Si accende a Macerata “La lanterna della nascita”, un piccolo barlume per il miracolo della vita. L’appuntamento è per domani alle 17,15 in piazza della Libertà. Si tratta di una luce che il reparto di ostetricia e ginecologia di Macerata, in accordo con il Comune, ha fatto installare e che si accenderà per dieci minuti ogni volta che nascerà un bambino in sala parto.
Il primario Mauro Pelagalli
Ad accenderla domani sarà proprio il primario dell’unità, Mauro Pelagalli, primo promotore dell’iniziativa. Poi, toccherà ai papà che assistono alla nascita del proprio figlio regalare un piccolo fascio di luce alla città, attraverso un meccanismo elettronico. «La lanterna – spiega Pelagalli – andrà ad illuminare le attività quotidiane o notturne dei cittadini, interrompendo il monotono procedere della routine con un vero e proprio inno alla vita. Sarà un segnale importante per Macerata: è nato un bambino, la vita prosegue e vince sulla morte. Questa luce è un nuovo inizio, una nuova vita, una nuova speranza».
(Gia. Ga.)
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Bellissima iniziativa, ma le lanterne inquinano... Non si potrebbe pensare x le prossime volte, che so, a piantare un albero x ogni bambino nato?
Chiara Moscarino sono fari al led
Bellissima iniziativa
a Bologna c'è, in piazza del Nettuno, e si accende ogni volta che all'ospedale Maggiore nasce un bimbo /a.
Magari se accendevano le luci di tutti i reparti maternità chiusi in questi anni, facevano più scena
Bellissima iniziativa !!!
Complimenti Mauro
Si arriva sempre dopo i fuochi... Macerata all’avanguardia!
Veramente c'è già dagli anni novanta una legge per cui i comuni devono piantare ogni anno un albero per ciascun nuovo nato. Quella della Lanterna è una bellissima usanza, che già da tempo esiste in altre realtà, e il suo significato è molto diverso.
Bellissima Iniziativa . X l'Ospedale di Macerata
Complimenti Dottor Pelagalli!!!
La luce della vita
considerando che in italia le nascite sono giustamente in calo continuo nel giro di qualche anno sarà buio pesto
Che bello ☺️
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A che serve?
Questo contrapporre vita e morte è di una puerilità, di una rozzezza…
Ma a noi maceratesi c’è stà qualche cosa che ce stà vè ! Sempre con la puzza sotto lu nasu, ma per favore. Un sereno Natale a tutti!!!!!!
La nascita di una vita mortale come può essere la vittoria sulla morte? Non a caso, festeggiare il Natale senza la Pasqua a che serve? “Benedetto Tu, Signore, che resusciti i morti”: così pregavano e pregano gli ebrei nell’ Amidah (senza voler confondere ebraismo e cristianesimo, naturalmente). Nell’esperienza cristiana, così come la vita eterna comincia quaggiù, così pure la morte non chiude e toglie ma apre e consente… Intanto, questi padri in sala parto, bella cosa per carità, che “assistono” appunto, sembrano dover certificare, immessi in una scena che non è la loro, la celebrazione di un rito femminile e materno di grazia e di potere, di dolore e di gioia, e se non basta la rivincita di quel pulsante esclusivo di luce pubblica, c’è sempre, prima o poi, una passeggiata trionfale e goffa verso la sala nido con quel caldo fagotto tra le mani, immagine del Signore di cui sopra e un po’ anche nostra, padri e maschi che siamo.