di Alessandra Pierini
«La Regione ha scelto la Ginecologia di Macerata per attivare un percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) per le donne affette da carcinoma dell’ovaio. Per noi è un onore e un importante riconoscimento del lavoro fatto in questi anni». Mauro Pelagalli, primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Macerata gioisce dopo la determina approvata nei giorni scorsi. «E’ un obiettivo che abbiamo inseguito per due anni e lo abbiamo ottenuto dimostrando la casistica e i risultati. Siamo stati scelti per la nostra expertise non solo chirurgica. Quello che abbiamo attivato è un percorso che si fa carico delle donne con questa patologia da ogni punto di vista e che le segue per anni, assicurandone la tutela e il benessere». Si tratta spesso di interventi complessi della durata di 4-6 ore che coinvolgono diversi professionisti e richiedono strumenti e attrezzature di livello.
Come funziona? Questa malattia spesso è complicata a causa della diagnosi tardiva. Nel momento in cui ad una donna viene diagnosticato una ovarica sospetta (dal pronto soccorso, o dal reparto di Medicina o da un medico curante) con una semplice telefonata alla capo sala del reparto, si attiva un percorso mutualistico completamente gratuito che garantisce un percorso a tutto tondo. Entro 7-10 giorni sarà convocata per uno screening completo che comprende la valutazione ecografica con personale specializzato e la valutazione clinica e al termine della mattinata avrà una diagnosi che consentirà di sapere se si tratta di una ciste benigna o maligna. «A questo punto – spiega Pelagalli – se il tumore è benigno si fisserà l’operazione nei tempi previsti. Se invece è maligno, sempre nella stessa giornata la paziente incontrerà la psiconcologa condivisa con l’Oncologia diretta dal dottor Battelli, che la sosterrà in questo momento delicato. Contemporaneamente si procederà con la valutazione integrata di ginecologo oncologo, oncologo medico e radioterapista che decideranno se la paziente è operabile o se necessita prima di un ciclo chemioterapico». La donna malata sarà seguita anche dall’ambulatorio per la tutela e il benessere femminile che si prenderà carico di tutti gli aspetti sia in caso di preparazione all’intervento che in caso di chemio terapia. «Dopo l’intervento – prosegue il primario – la paziente continuerà ad essere seguita sotto il profilo fisico, alimentare, sessuale ed amministrativo per 5 anni». In tutto questo c’è il valore aggiunto dell’accordo col policlinico Gemelli: «Abbiamo la possibilità – precisa Pelagalli – di confrontarci con gli esperti di tutta Italia e di decidere in streaming qual è il percorso migliore da intraprendere nei casi più complicati. Il riconoscimento del Pdta certifica il nostro ospedale e lo adegua ai più grandi centri d’Italia. Il buon approccio di equipe, inoltre, consente di portare la malattia a residuo zero e i nuovi farmaci danno buone possibilità di sopravvivenza».
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che dire..grande dottore.il
Grande Dott.!!!!!! The number one!!!!
Il numero uno !!! Bravissimo Mauro !!!!!
Perché lui è il numero 1 ♥️
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Grazie di ❤ ... n 1!!!
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Il miglior dottore conosciuto.
Un Dottore Speciale ed Attento alle Esigenze delle Pazienti!!
Dottore Speciale!!!!
Il numero uno <3
Sempre
Grande dottore
Un medico fantastico!
Mauro Pelagalli
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Pelagalli orgoglio nostro
Dott. Pelagalli top!!