Da sinistra: Gabriele Cinti, Andrea Corsalini, Mattia Orioli, Fabio Sebastianelli, Cristiana Di Stefano.
di Marco Ribechi
Eutanasia e suicidio assistito, temi caldi per il Nuovo Cdu e per il Popolo della Famiglia. Durante la mattinata nella sala congressi dell’hotel Claudiani di Macerata i rappresentanti dei due partiti si sono incontrati per analizzare il tema del fine vita, argomento su cui chiedono un maggiore dibattito per creare maggiore consapevolezza negli elettori. Al tavolo dei relatori Gabriele Cinti vicepresidente PdF Marche; Andrea Corsalini, presidente Medici Cattolici, Fabio Sebastianelli, presidente PdF Marche, Cristiana Di Stefano dirigente PdF Macerata. Ad introdurre il dibattito Mattia Orioli del Nuovo Cdu, circa 20 i presenti. «Quelli che affronteremo sono temi su cui non si dibatte molto – spiega Orioli – se non ci fossimo noi e il Popolo della Famiglia a portare avanti la battaglia forse non se ne parlerebbe affatto. Aborto, fine vita, eutanasia, famiglia naturale, tutte problematiche che si sono spostate sul piano politico».
Un momento del dibattito
Uno dei nodi fondamentali è sulla capacità di esercitare la propria libertà personale: «Una decisione presa trenta anni prima in condizioni di salute differenti può dirsi realmente consapevole? – chiede Fabio Sebastianelli -. Una persona gravemente malata che soffre è davvero nelle condizioni di decidere della sua vita? Se questa legge sull’eutanasia e sul suicidio assistito sarà approvata allora andremo incontro a una deriva difficile da fermare. Il suicidio è un business da 15mila euro a persona, c’è una industria che vuole guadagnare sugli omicidi assistiti. Questi si applicavano durante il regime nazista per eliminare quella parte della popolazione inattiva come disabili e anziani. Il diritto alla morte non esiste, esiste solo quello alla cura». Mentre per eutanasia si intende il causare la morte di un individuo gravemente malato, il suicidio assistito è la pratica per cui un soggetto, che ha scelto deliberatamente di morire, viene accompagnato in questo suo atto estremo anche se sarà lui stesso a compierlo in autonomia. «L’eutanasia non può essere una scelta solamente personale – aggiunge Corsalini – perché è sancito nella Costituzione che ogni cittadino ha diritto alle cure. La soppressione non è mai stato un principio della medicina Ippocratica che invece prevede la clinica, ovvero, dal latino, il curvarsi sul paziente per ascoltare e capire i suoi mali. E’ solo con questa spinta alla ricerca in cui il malato non si abbandona mai che la medicina ha potuto progredire».
Andrea Corsalini e Fabio Sebastianelli
«Sono temi che dividono anche il mondo cattolico – dice Brandi – è l’atto finale del processo di disumanizzazione dell’individuo, ci sono poteri che vogliono gli uomini produttivi e isolati e quindi uccidere chi ha bisogno di assistenza rientra nei loro progetti, sono spese improduttive. Noi dobbiamo agire senza fermarci facendo pressione affinché la legge non venga fatta e vengano aumentale le spese per le cure palliative». In conclusione anche l’intervento di Cristiana De Stefano che nel suo denso discorso ha ripetuto più volte “Viva la vita, la morte fa schifo”, il messaggio di auguri di Francesca D’Alessandro, assente per motivi di salute e la chiusura del consigliere regionale Luca Marconi che ha rafforzato l’intenzione di non fermare la battaglia.
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Principio liberale fondamentale: «Il solo aspetto della condotta per cui si è responsabili di fronte alla società è quello che concerne gli altri. Per l’aspetto che riguarda solo se stesso, l’indipendenza dell’individuo è, di diritto, assoluta. Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano» (J.Stuart Mill, Sulla libertà, Bompiani, Milano, 2000, p. 54. Prima edizione: 1859).
xVitolo. A meno che la sovranità su se stessi non sia la copertura della responsabilità verso gli altri di qualche altro individuo, il che violerebbe questo delicato principio.
Non riesco a pensare a qualcosa di più terribile di chi ha deciso di ammazzarsi e di non poterlo fare perché non riesce a prendere un tubetto di barbiturici o nessuno glieli dà, avvicinarsi ad un balcone sufficientemente alto o ad aprire la porta per vedere la tromba delle scale. Costoro ogni tanto se ne escono fuori con le loro non lo dico…. ma non è difficile immaginarlo, parlando a nome di chi???? ….. incommentabili, mostruosi, ma chi sono??? Anzi chi c….credono di essere??? Per tutta la vita ti rompono i cojoni e pure nella decisioni di togliersi dalla vista simili brutture continuano a farlo. Ma parlate della vostra vita e della vostra morte insieme a tutti quei medici che nessuno obbliga , preti, che ragionano per conto di altri che vedono solo loro e i soliti intellettualoidi ecc. che cercano visibilità e il decimo secondo di notorietà.
Eutanasia, fine vita, suicidio assistito paragonati all ‘aborto, tremendo! Morte e vita e pretendono di conoscere ciò che è meglio per un fratello, la morte fa parte della vita, quella qualitativamente accettabile, soddisfacente. Welby e Englaro hanno invitato i cittadini di ad andare sul sito di Luca Coscioni per scrivere il testamento biologico. Scegliere è prerogativa democratica e laica, la vostra è una forma di totalitarismo che obbliga le persone a sottostare a decisioni di estranei. La costituzione ci lascia la libertà di interrompere un eccesso, l accanimento terapeutico non è umano né rispettoso della persona e della sua famiglia.Il vero business è L’ACCANIMENTO TERAPEUTICO.