Dai colpi di fulmine
ai consigli sugli esami:
Spotted Unimc spopola

MACERATA - Una community con più di 6mila ragazzi nata su Instagram a colpi di "avvistamenti". E' stata fondata da un giovane che preferisce restare nell'anonimato: «Ho pensato a quanto sarebbe stato comodo un sistema per sapere il nome di una persona che hai intravisto in giro e che ti piacerebbe contattare. So per certo che almeno 7-8 coppie sono nate grazie alla mia pagina»

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La pagina “Spotted.Unimc” su Instagram

 

di Leonardo Giorgi

«Ciao Spò, spotto la ragazza bionda con la giacca di pelle che ieri sera beveva una birra davanti al Civico con le amiche, mi sono innamorato e vorrei conoscerla», «Ciao Spò, vorrei informazioni sull’esame di Storia contemporanea», «Qualcuno ha un passaggio per Teramo domani mattina?». Una pioggia di domande, una community di più di 6mila ragazzi, un solo punto riferimento: la pagina Instagram “Spotted.Unimc”. Fondata lo scorso febbraio da un maceratese che ci tiene a far rimanere segreta la sua identità, la pagina è diventata ben presto uno strumento utile per qualsiasi esigenza degli studenti dell’università, usata come bacheca per le richieste più assurde o i consigli più svariati. Tutto è iniziato a colpi di spottate, ovvero “avvistamenti”. «Era una domenica mattina, dopo una serata al Terminal – racconta al telefono “Spotted” – e stavo a letto pensando proprio a quanto sarebbe stato comodo un sistema a Macerata per sapere il nome di una persona che hai intravisto in giro e che ti piacerebbe contattare. In realtà avevo sentito tante persone con la stessa idea, allora così, dal nulla, ho deciso di aprire questa pagina». L’intenzione iniziale, quindi, era quella di offrire una piattaforma simile a un’app “per incontri”, ma il tutto svolto con molta più leggerezza e ironia. Il sistema era (ed è) molto semplice: si manda un messaggio alla pagina e il gestore lo ripubblica sulla sua bacheca oscurando l’identità del mittente. Una spottata a buon fine di solito risulta in qualche commento di amici e amiche della persona ricercata che segnalano il profilo all’anonimo che poi, in privato, ha la possibilità di contattare la persona in questione. Con il tempo però Spotted Unimc è diventato un vero e proprio servizio per gli studenti, portato avanti dalla comunità stessa. Tantissimi i ragazzi che riescono a risolvere dubbi e ad avere consigli di qualsiasi genere riguardo il mondo universitario in modo velocissimo e senza passare dai canali ufficiali dell’ateneo. Una bizzarra segreteria composta da migliaia di persone.

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Esempio di un messaggio inviato alla pagina

«Per me è incredibile avere questo successo e questa crescita. Sto cercando di accontentare tutti quelli che mi mandano messaggi e questa cosa sta prendendo sempre più piede. Tante persone si lamentavano della monotonia di Macerata, quindi sono stato anche contattato per sponsorizzare eventi, in particolare con il nuovo locale Photon club, con cui abbiamo già organizzato due feste negli ultimi mesi. Per capire che cosa volevano gli studenti residenti in città e i maceratesi in generale ho anche creato dei sondaggi con cui ho chiesto il parere dei miei follower su quali giorni fare festa». Una missione, quella di Spotted, che non è certo quella di sostituirsi ai già numerosi servizi ufficiali dedicati agli studenti di Unimc, ma di offrire un supporto e, come recita il motto della pagina, “#RipopolareMacerata”. «Mi piace il fatto che questa pagina sia stata e sia utile a tanti studenti, soprattutto a chi arriva da fuori e non conosce bene il posto. Per questo motivo ho anche creato due gruppi Telegram già numerosi, “Unimc Blablacar” e “Spotted ti dà una mano”, dedicati alle esigenze più specifiche, dai passaggi in auto agli scambi di appunti o il prestito di libri usati. Poi certo, l’ironia e l’assurdità non mancheranno mai alla pagina. Tramite i messaggi sulla mia bacheca qualche pazzo ha anche organizzato un flash mob in piazza Mazzini a tema Mulan». La piattaforma è utile anche per lanciare importanti campagne di sensibilizzazione. «La prima che ho fatto riguarda l’ambiente – racconta il fondatore della pagina – e mi sono ispirato all’iniziativa Fridays for future. Ho pensato a quale sarebbe potuto essere il simbolo di un cambiamento di mentalità riguardo ai temi dell’ambiente e dell’inquinamento. Mi è venuta in mente la borraccia, che ho fatto personalizzare con il logo di Spotted Unimc e che sto vendendo regolarmente tramite la pagina». Borracce che effettivamente sono state avvistate (anzi, spottate) già tra i banchi delle aule e delle biblioteche della città. Tra ambiente e servizi logistici però, lo scopo originale della pagina rimane ben saldo al centro di tutto. Qualcuno ha veramente portato a casa risultati importanti grazie a Spotted? «Beh sì. So per certo che almeno 7-8 coppie sono nate grazie alla mia pagina e chissà quante altre persone si sono incontrate tramite Spotted. Certo, non posso stare a seguire tutti, mi arrivano talmente tanti messaggi che alcuni neanche riesco a leggerli». Quel che è certo è che l’identità di Spotted Unimc rimarrà sempre nascosta, esclusa qualche eccezione. «Solo gli amici più stretti sanno che io sono Spotted. Ma sanno mantenere il segreto».

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Compaiono spesso segnalazioni di oggetti e indumenti smarriti

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