di Claudia Trecciola
Due noti imprenditori dell’Alto Maceratese, Nicola Rossi di Sefro, titolare dell’omonima azienda agricola di troticoltura e Alessio Ferri, titolare di una ditta edile di Pollenza, hanno saputo trasformare il dolore della perdita prematura di persone care in occasione per fare, in loro memoria, il bene a beneficio di un’intera collettività.
Così hanno deciso con grande generosità di mettere a disposizione le proprie risorse economiche a vantaggio dei rispettivi ospedali, l’uno di Camerino e l’altro di San Severino, e stamattina si è svolta una doppia cerimonia di inaugurazione nei due nosocomi, alla presenza del governatore delle Marche Luca Ceriscioli, del direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, del direttore sanitario Massimo Palazzo e di numerose autorità politiche intervenute tra cui il prorettore Unicam Andrea Spaterna, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, i consiglieri regionali Francesco Micucci e Sandro Bisonni e i sindaci di Camerino Sandro Sborgia, di Castelraimondo Renzo Marinelli e di Sefro Pietro Tapanelli. «Per volontà di mia figlia Silvia e nel suo ricordo ho donato con tutto il cuore questo ecografo di ultima generazione all’ospedale di Camerino – commenta Niccola Rossi – perché la nostra dolorosa vicenda familiare è nata da un’ecografia e il mio desiderio è che questo strumento possa aiutare le donne a curarsi con attrezzature di avanguardia tecnologica, nel migliore dei modi». Il noto imprenditore, che in passato per tanti anni è stato anche sindaco del Comune di Sefro, ha proseguito nel suo intervento inviando anche un messaggio politico agli amministratori presenti: «La mia famiglia – ha aggiunto – è disposta a replicare gesti di questo tipo per il futuro e siamo ben felici di sponsorizzare il presidio ospedaliero camerte di cui sono un grande tifoso, perché io credo nella sanità come un diritto di tutti, ricchi e non, ma vorrei che i sindaci superassero i campanilismi, tuttora esistenti, nella consapevolezza che un ospedale si difende insieme e uniti, a vantaggio di tutto un territorio».
Il nuovo responsabile della Radiologia di Camerino e San Severino Maurizio Lucarelli ha illustrato i requisiti tecnici dell’ecografo che consente ai professionisti di ottenere immagini ad elevata qualità diagnostica, ma in particolare la configurazione del macchinario, che include quattro sonde e che è mobile, lo rende adeguato ad essere utilizzato sia dal servizio di Radiodiagnostica che per l’attività ambulatoriale dei reparti dell’intero ospedale. Parole di sincero ringraziamento per la preziosa donazione sono state espresse anche dal direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni e dal primo cittadino di Camerino Sandro Sborgia che hanno ricordato come i Rossi sono da sempre una famiglia di grandi benefattori, attivi in tanti settori del tessuto sociale locale. A sua volta il sindaco Sborgia, che fin dal suo insediamento si è schierato in prima linea in difesa del presidio camerte, ha ringraziato pubblicamente il direttore Maccioni e il presidente Ceriscioli per la disponibilità dimostrata verso le necessità dell’ospedale e per la soluzione, soprattutto, di importanti questioni fra cui il ripristino del servizio h24 della Cardiologia, l’assunzione di nuovi medici e l’aver garantito, nell’attesa dell’espletamento delle relative procedure, la copertura dei turni anche con professionisti provenienti da Macerata e Civitanova. Ceriscioli ha sottolineato come il territorio maceratese si distingua in particolare per la generosità della sua gente, per il forte attaccamento e la vicinanza dei cittadini alle istituzioni «Su Camerino la Regione ha fatto una scelta forte e precisa – ha chiarito – perché ci teniamo ai nostri presidi montani, dove vive una popolazione già ferita dal terremoto, e lavoriamo per potenziare e migliorare i servizi, non certo per smantellarli».
Il taglio del nastro a San Severino
Da Camerino si è passati a San Severino, dove questa volta la donazione di Alessio Ferri, titolare dell’omonima ditta di edilizia, restauri e costruzioni di Pollenza, è consistita nei lavori di restauro effettuati all’Hospice di San Severino, dove si è provveduto alla tinteggiatura di tutto il reparto e all’eliminazione di un’infiltrazione di acqua presente nel vano scala, così da rendere la struttura più accogliente per i pazienti e il personale. «Il mio piccolo gesto – ha dichiarato l’imprenditore – è un sentimento di profonda gratitudine e riconoscenza nei confronti dell’equipe medica dell’Hospice, guidata dal dottor Sergio Giorgetti, per l’encomiabile lavoro che quotidianamente svolgono e che posso testimoniare durante il periodo di tempo in cui ho assistito mia sorella Valeria, prematuramente venuta a mancare. La mia donazione vuole essere un modo per accendere i riflettori sull’importanza di questa struttura a San Severino, per sottolineare l’efficienza di questo prezioso reparto che in una fase delicata, quale quella terminale della vita, garantisce al malato e alle rispettive famiglie la cura di medici competenti e di grande umanità, che li aiutano ad affrontare il dolore con dignità e amore». Alessio Ferri è anche un socio del Rotary Club di Tolentino e la sua presidente Carla Passacantando ha impegnato anche il sodalizio rotariano nel progetto di donazione, elargendo un’ulteriore somma a favore del reparto. L’Hospice dell’ospedale settempedano, attivato nel marzo 2009 e dotato di 12 posti letto, rappresenta un’eccellenza per il nostro territorio per come è strutturato e in particolare per tutte le attività collaterali e i servizi erogati al di là della semplice assistenza, che garantiscono un’accoglienza a 360° del paziente e delle famiglie. L’attività di sostegno alle famiglie dei degenti è svolta avvalendosi della collaborazione con la fondazione “Anello della Vita”, rappresentata oggi dal suo presidente Francesco Rapaccioni, che è sorta a San Severino nel 2004 per sostenere i pazienti oncologici e le cure palliative. Infatti è grazie alla fondazione che vengono attivate terapie di supporto quali la musicoterapia, l’aromaterapia, oltre all’attività di donazione di apparecchiature e all’assistenza attraverso i volontari che la stessa garantisce da sempre. L’Hospice di San Severino si caratterizza, in particolare, per essere l’unico della Regione Marche e tra i pochissimi in Italia ad avvalersi di consulenze di Bioetica, attraverso la dott.ssa Nunzia Cannovo, in collaborazione con il locale Servizio di Medicina Legale.
Quando c'è da fare la passerella ci sta sempre ha privatizzato tutto toccherà morì pure a pagamento.fra un po
Anna Maria Falcioni veramente già è così!!! La legge regionale che autorizza la creazione di sale del commiato o case funerarie, serve per poter eliminare gli obitori cioè un servizio pubblico quindi alle pompe Funebri non si pagherà più solo il funerale....
In effetti gli ospedali funzionano ,tutto a pagamento per una moc bisogna aspettare 2 anni che schifo
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