Aggiornamento – Il servizio completo al termine del consiglio dei docenti (leggi l’articolo).
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di Federica Nardi (foto/video Fabio Falcioni)
Oltre 100 studenti in protesta davanti alla sede principale del liceo scientifico Galilei di Macerata chiedono che la succursale di Palazzo degli studi non sia trasferita. Il picchetto è iniziato alle 15 sulle scale dell’istituto di via Manzoni, in contemporanea con un collegio docenti prima sospeso dal preside e poi preteso di forza dagli insegnanti. “O tutti o nessuno non siamo pedine”, “Non siamo studenti di serie B” “Noi non molliamo”, “Non toglieteci la nostra identità”, recitano alcuni degli striscioni esposti dagli studenti. Il preside Pierfrancesco Castiglioni si è affacciato brevemente tra i fischi prima di rientrare.
La protesta nasce dall’improvvisa notizia del trasferimento della sede succursale dello scientifico in centro storico per fare posto al liceo linguistico, che fa riferimento al Leopardi di Macerata. Già venerdì erano apparsi dei cartelli degli studenti, poi rimossi, in via Matteotti. Molti cori contro Antonio Pettinari, presidenti della Provincia, dato che le scuole superiori sono di sua competenza. L’idea è di spostare alcune sezioni nella sede di Ragioneria in via Cioci, ma agli studenti e agli insegnanti non sta bene. E nemmeno ai genitori. Lo Scientifico a palazzo degli studi aveva anche completato da poco i laboratori, mentre ora sembra che con lo “sfratto” già da lunedì bisognerà traslocare tutto.
Solo che a Ragioneria non ci sarebbe abbastanza spazio. Daniele Moretti, 18 anni e studente del quarto anno spiega: «Non vogliamo che la scuola si trasferisca per mischiare istituti che non hanno motivo per convivere e vogliamo anche mantenere la dignità della scuola. Non si può sbattere la scuola da un’altra parte, a questo punto si costruisca un unico edificio. Se dividono le sezioni è un problema anche per i professori e forse dovremmo anche cambiare alcuni docenti».
Daniele Moretti e Chiara Della Ceca
Chiara della Ceca, 18 anni e anche lei studente a palazzo degli studi insiste sul punto. «A Ragioneria – aggiunge – non ci sono nemmeno i laboratori. È una sede molto piccola e non c’è spazio. E poi che senso ha metterci solo due sezioni?». Anna Maria Cuccinella e Francesca Principi sono le rappresentanti dei genitori nel Consiglio d’istituto e restano in piedi davanti al picchetto degli studenti. «Restiamo qui – dicono – finché non capiamo cosa stanno decidendo. Per noi è ora di smetterla con le soluzioni provvisorie e di metterli tutti in un’unica sede». Nel Consiglio dei docenti in corso c’è anche la vicesindaca Stefania Monteverde che insegna nell’istituto. Diverse persone all’esterno invece solidarizzano con gli studenti, tra di loro anche la docente universitaria Ines Corti.
Il servizio completo:
Rivolta allo Scientifico, la protesta rallenta lo “sfratto” «Chiediamo sede unica»
Scientifico via da Palazzo degli Studi, la protesta degli studenti
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…vogliamo mantenere la dignità della scuola”!! Quindi secondo questi studenti, o chi sta dietro a loro, ragioneria non rappresenta la loro “dignità”!? Bene, probabilmente certa “sinistra” colpisce ancora!! gv
quando ho visto la foto della Monteverde ho capito tutto.