Marcello Cocci
A Fiastra dopo la gaffe scoperta dal candidato sindaco Giancarlo Ricottini per alcune particelle di terreno (tra cui i giardini comunali), affittate a pascolo ma per cui, spiega oggi il Comune, è stato commesso un «banale errore materiale che verrà corretto nei contratti d’affitto e che nulla cambia per gli usi civici», c’è un altro “errore” nel mirino: il documento unico di programmazione 2019-2020 (il cosiddetto Dup). Il provvedimento infatti, sottolinea la lista “Fiastra domani” che candida a sindaco Marcello Cocci, sarebbe stato copiato quasi integralmente da quello di un comune piemontese: Cassano Spinola, in provincia di Alessandria. Comune che si è fuso con quello di Gavazzana (a Fiastra la fusione è avvenuta con Acquacanina). Entrambi i nomi dei comuni compaiono infatti nel capitolo dedicato alla politica tributaria di Fiastra, facendo così sospettare un copia e incolla. Ma la lista porta anche altri “indizi”.
«L’era digitale cui la politica locale non si adegua, gioca però brutti scherzi, e dagli di taglio, dagli di colla, finisce che nella parte che parla delle tasse il Dup fiastrano resta contaminato da un corsivo che fa riferimento alla politica tributaria seguita “dagli originari comuni di Cassano Spinola e Gavazzana” – dice la lista “Fiastra domani” – Ci si poteva francamente aspettare che nessuno avrebbe letto quel documento. E tanto meno che fosse andato a leggere anche il Dup di Cassano Spinola. Vedi un po’: uguale. Il capitolo dedicato a “La politica tributaria e tariffaria” dell’amministrazione di Fiastra, scritto il 27 marzo del 2019 alla vigilia delle elezioni, è pari pari a quello vergato di pugno dal sindaco di Cassano, Alessandro Busseti, a fine luglio del 2018. Una bella pagina da leggere per scoprire che, come i nostri amici piemontesi, a Fiastra soffriamo ad esser diventati null’altro che esattori dello Stato e dell’incapacità di riscuotere le imposte, dato l’impoverimento della popolazione (che poi da noi ci sia stato il terremoto e che lo Stato rimborsi l’Imu sospesa è solo un dettaglio). E che abbiamo gli stessi orientamenti anche per quanto riguarda la politica della spesa (e pure qui i problemi non è che siano gli stessi)». La lista è critica anche sugli impegni programmatici contenuti nel Dup che vengono ritenuti contraddittori: «Al primo punto, le “Opportunità di sviluppo”, si legge testualmente: “Agevolazione e riduzione della tassazione locale, per la durata della legislatura, per chi avvia nuove attività. Riduzione della tassazione comunale per i primi cinque anni alle nuove residenze con particolare attenzione alle giovani coppie (sospensione addizionali comunali). Incentivazione edilizia con riduzione degli oneri di urbanizzazione e abolizione della tassa occupazione suolo pubblico. Abolizione e/o riduzione Tasi per gli esercizi commerciali nuovi ed esistenti e per tutte le abitazioni. Un’orgia di sgravi fiscali, anche se nello stesso documento si sottolinea che per il 2019 sono state confermate tutte le aliquote vigenti dei tributi locali, Imu, Tosap e addizionali. Nel capitolo copia e incolla “La politica tributaria e tariffaria” la tabella, che almeno è cambiata rispetto a quella di Cassano Spinola, spiega che le entrate tributarie di competenza del 2018, quindi le tasse vere e proprie, sono ammontate a 496mila euro. Mentre quelle del 2019 sono stimate a 553 mila euro, l’11,4% in più. Dovevano scendere, ma chissà. Resta il fatto che a dispetto dei proclami il gettito atteso dall’Imu resta di 337 mila euro nel 2019, 2020 e 2021. Così come quello della Tari, 87 mila euro l’anno nel triennio, dell’addizionale Irpef, 37 mila euro, dell’imposta sulla pubblicità, 1.100 euro, della Tosap, 8.124 euro. A meno che non si immagini l’arrivo in massa di giovani coppie a Fiastra, una ricostruzione fulminea, o la scoperta del petrolio, questi numeri proprio non quadrano. E magari da parte dell’amministrazione uscente che si ricandida alla viglia delle elezioni ci sarebbe voluto uno sforzo in più del copia e incolla. Più cura, forse». Capitolo a sé la parte del Dup in cui si parla di una nuova Unione montana che la lista non ha mai sentito nominare: «Che vuol dire – chiedono -, quello che c’è scritto a pagina sette del famigerato Dup? “Il nostro obiettivo è quello di integrare, realizzare, qualificare e rendere efficiente l’offerta dei servizi ai cittadini, in una logica di contenimento dei costi, per questo analizzeremo, nell’interesse della collettività, con un sì o con un no, la partecipazione nella nuova Unione montana, che con la L.35/13 la Regione Marche ne ha deliberato la nascita, in sostituzione delle attuali Comunità montane. Dove l’avete trovata, questa?».
Il Dup di Fiastra, con evidenziati i nomi dei Comuni piemontesi
«Terreni affittati per i pascoli: ai giardini e al monumento dei Caduti arriveranno le mucche»
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