di Mauro Giustozzi (foto di Edo Fanini)
Gioisce l’Atletico Ascoli, stagione finita per la Maceratese che esce battuta dal campo dei piceni in 9 uomini. Ennesimo playoff negativo per i colori biancorossi. Tutto si risolve nel primo tempo e la prestazione della squadra di Moriconi è lo specchio di una stagione deludente. Rata molle, mentalmente assente e sempre in balia degli avversari che chiudono i giochi nei primi 45 minuti con due gol e sfiorandone altri. Dei biancorossi resta l’immagine dell’espulsione di Severoni e di non aver mai calciato verso la porta dell’Atletico. Nel secondo tempo si è giocato per onor di firma. Letale Giovannini, il migliore in campo, che ha trascinato i suoi ad un successo meritato. Hr Maceratese che dovrà imparare dai tanti sbagli fatti in questa annata che coinvolgono tutti: società, allenatore e giocatori incapaci di invertire il trend negativo con cui è partito il campionato. La riflessione spetta al presidente Crocioni anche sul futuro che si dovrà dare ad un club che non può vegetare anonimamente come in questa stagione in Promozione. L’Atletico Piceno attenderà ora in casa la finalista che uscirà dalla sfida di domani tra Civitanovese e Azzurra Colli di domani.
Nutrita la presenza di sportivi da Macerata per questo spareggio, tra i quali il sindaco Carancini e il consigliere comunale Valentini. Mister Moriconi rivoluziona la sua Hr Maceratese: c’è il ritorno di Severoni che gioca con una protezione al volto dopo il grave infortunio (con operazione successiva) avvenuto col Montecosaro. In difesa torna Piccioni sulla fascia mentre davanti nel trio offensivo c’è Massini come under. Nelle file dei piceni assente lo squalificato Filiaggi. Squadre in campo con identico assetto tattico. Atletico Ascoli che parte subito gettandosi nella metà campo biancorossa: Mariani si fa luce in area ma la sua conclusione è sbilenca lontana dai pali di Tomba.E’ ancora l’esterno di attacco degli azzurri di casa a farsi pericoloso nell’area piccola maceratese, con una conclusione che chiama alla respinta coi pugni Tomba. Da un’azione di attacco della Rata parte un contropiede quasi letale dell’Atletico Ascoli: in tre contro uno i ragazzi di Filippini non sfruttano fino in fondo l’occasione con una conclusione di Giovannini di poco alta sulla traversa. Hr Maceratese che soffre questo veemente inizio avversario e non trova le giuste contromisure. Troppo passiva la squadra di Moriconi. Al 13’ percussione di Giovannini in area, correndo all’indietro cade Arcolai che tocca la sfera con la mano: l’arbitro vicinissimo non ha esitazioni e fischia il rigore. Si incarica della trasformazione Coccia che tira alla sinistra di Tomba che intuisce ma non riesce a deviare la palla. Piceni in vantaggio dopo un quarto d’ora di dominio nella metà campo biancorossa. Partita subito in salita per la Rata ala quale ora servono almeno due gol per vincere la gara. Ci prova Mongiello a dare una scossa ai suoi al 17’ ma la sua deviazione sotto misura è debole non crea pericoli ad Albertini. Alla mezzora finisce la partita di Severoni che incappa nel secondo giallo in appena dieci minuti, stavolta per fallo su Iachini a centrocampo: espulso il centrocampista per l’Hr Maceratese la situazione diventa disperata, mentre per l’Atletico Ascoli la partita ora è completamente in discesa.
Forse azzardata la mossa di Moriconi di forzare il recupero a tutti i costi di Severoni per una gara così importante, col centrocampista incappato in una gravissima e forse decisiva ingenuità. Nessun segnale da parte dei biancorossi e così sul finire del tempo c’è uno slalom di Giovannini che salta tre difensori come birilli e dentro l’area va alla conclusione che Tomba respinge coi pugni. E’ il preludio al raddoppio della squadra di Filippini che arriva al 43’: conclusione dalla distanza di Mariani, ancora una volta Tomba respinge coi pugni, il più lesto sulla ribattuta è Giovannini che di testa insacca per il 2-0 degli azzurri. Mettendo in cassaforte la qualificazione, se non la vittoria. Squadre che rientrano negli spogliatoi battibeccando tra i giocatori e con Moriconi che pure inveisce verso qualcuno. In avvio di ripresa De Marco al 4’ sfiora il 3-0 mentre pochi minuti dopo occasione per Bigoni salvata da Albertini. La gara diventa accademica, con i biancorossi che provano ad alleviare il punteggio ed i locali che controllano sfruttando qualche ripartenza. Alla mezzora acuto di Mongiello che crossa in area per Suwareh che a porta vuota realizza il 2-1 per la Rata il gol della bandiera prima dell’espulsione di Arcolai che fa calare i titoli di coda sulla partita.
ATLETICO ASCOLI – HR MACERATESE 2-1
ATLETICO ASCOLI (4-3-3): Albertini 6; Serafini 6,5, Gibbs 7, Sosi 6, Fabi Cannella 6,5; Iachini 6,5 (dal 38’ s.t. Santoni 6), Coccia 7, Tedeschi 6,5 (dal 45’ s.t. Tarli s.v.); Mariani E, 6 (dal 24’ s.t. Gassama 5), De Marco 6, Giovannini 7,5. (Spinelli, Di Silvestre, Castellana, Funari, Mariani M., Felicetti). All. Filippini 7.
HR MACERATESE (4-3-3): Tomba 7; Piccioni 5 (dal 12’ s.t. Girotti 5,5), Arcolai 4, Capparuccia 5,5 (dal 49’ s.t. Brugiapaglia s.v.), Bigoni 6,5; Campana 5, Severoni 4, Moriconi 5; Ridolfi 4,5, Mongiello 5,5, Massini 5 (dal 12’ s.t. Suwareh 6). (Farroni, Argalia, Brugiapaglia, Milanesi, Agostinelli, Cervigni, Andreucci). All. Moriconi 4.
ARBITRO: Racchi di Ancona 6. Assistenti: Allievi di San Benedetto e Chirico di Ancona.
MARCATORI: Coccia (A) su rigore al 14’ , Giovannini (A) al 43’p.t.; Suwareh (M) al 30’ s.t.
NOTE: spettatori 500 circa. Espulso Severoni (M) al 30’ p.t. e l’allenatore in seconda Mazzieri al 18’ e Arcolai al 35’ s.t.. Ammoniti Piccioni, Severoni, Iachini, Mariani E., Ridolfi, Arcolai, Gassama, Bigoni. Angoli 4-1.
Carancini uomo che porta sfiga.
Basta dire Maceratese, quella è Villa Potenza
Senza parole ! Speriamo che il pellegrinaggio rimette tutto come stava . LA RATA SI AMA !!!???
Il sindaco ha spiento per attribuire alla HR una carta di identità che non le apparteneva.... Condivido quello che ha scritto Gabriele.... Non la chiamate maceratese
Basta dire Maceratese,quella è Villa Potenza
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Villa Potenza in Maceratese.
Ivo Ottaviani,piantala di dire stupidaggini,quando abbiamo vinto il campionato chi era il sindaco? Squadra costruita male e giocatori alla frutta,ma de che parli?
Non poteva andare diversamente… Adesso però risparmiamo… C’è il campetto di collevario.. Basta e avanza…..
Magari se vinceva era Maceratese…..
Ma finitela… non si può tifare e supportare la squadra e la società solo in “certe” partite, senza l’Helvia Recina anche nel 2018/2019 Macerata non sarebbe esistita nel calcio! Guardate piuttosto alla realtà dei fatti che vede la totale mancanza di imprenditori di un certo livello disposti a supportare un progetto sportivo del capoluogo di provincia.Ingeneroso e qualunquista non riconoscere l’impegno e l’onere dell’attuale società, anche con i limiti e le mancate aspettative di risultati.
A Macerata ormai non piu’ nulla da vedere, siamo diventati dei Fontamaresi al 100%.
Ci sono tantissime realtà minori da andare a vedere ed aiutare.
Oh quante belle foto Madama Dorè… sono belle e me le tengo a imperitura memoria di una stagione calcistica HR Maceratese disastrosa.
Carissimo Ferramondo sei veramente un provocatore, anche se si chiama HR Maceratese e’ sempre Maceratese che ha i colori biancorossi.
Purtroppo si è verificato quanto pareva inevitabile.
Se vincere aiuta a vincere, perdere aiuta a perdere!
Nell’ultima parte del girone la squadra invece di trovare un ritmo vincente si è abituata, in alcuni casi, secondo le chiacchiere, anche volontariamente a perdere.
La verità è che la squadra è stata costruita male, i tentativi di rinforzarla a gennaio non hanno avuto gli esiti sperati e l’allenatore più che risolvere i problemi è stato uno dei problemi.
Ho sempre detto che quest’anno, comunque fosse andata, sarebbe servito alla società per capire meglio quello che comporta chiamarsi HR Maceratese.
Le figure più importanti per l’aspetto tecnico, un direttore sportivo che conosca bene la categoria e non ti faccia buttare i soldi inutilmente, ed un allenatore che si sappia far rispettare ed abbia le idee chiare su come vuole giocare, quest’anno sono completamente mancate.
Ciò non toglie che comunque, che che ne dica Gabriele, Crocioni va solo che ringraziato così come tutti quelli che lo aiutano in società, e la HR Maceratese è l’unica Maceratese che esiste e che può dare un futuro al calcio cittadino.
Del resto se non ricordo male il mio amico Ferramondo, negli ultimi periodi, non apprezzava molto neanche la Maceratese della Tardella.
Per quanto riguarda il nome poi, mi pare che Macerata nella “carta di identità” ce l’abbiano anche altre apprezzate società calcistiche della città quali ad esempio la Vigor Macerata e l’Atletico Macerata.
Del resto Villa Potenza è parte del Comune di Macerata ed Helvia Recina è il nome anche del principale stadio cittadino, da sempre teatro delle gesta sportive della Maceratese.
Le critiche sono più che meritate, ma cerchiamo di farle costruttive, sperando che aiutino a migliorare in vista del prossimo campionato.
Forza HR Maceratese, Forza Prescia e Forza Moro.