I soccorsi alla Lanterna Azzurra
Strage di Corinaldo, Sfera Ebbasta affida a Instagram il pensiero su quanto accaduto quasi due settimane fa alla Lanterna Azzurra, dove era atteso per esibirsi sul palco. Il trapper ha scritto un lungo post comparso nel primo pomeriggio di oggi sul suo profilo ufficiale.
Sfera Ebbasta
Ecco le sue parole: «Sono stati giorni di silenzio e riflessione, anche per me. Non è facile trovare le parole giuste, non esistono parole giuste per descrivere il dolore che questa tragedia ha creato. Tutto quello che è successo mi ha stravolto, sapere che tutte quelle persone erano lì per me, per divertirsi insieme a me, non mi dà pace. In questi giorni ne ho sentite di ogni, anche contro di me, ma non è mia intenzione esprimermi sulle cattiverie che ho dovuto ascoltare, purtroppo si commentano da sole. Tutto ciò che ho provato e che provo, tutto quello che sto facendo e che ho in mente di fare rimarrà privato. Porterò per sempre nel cuore e sulla mia pelle il ricordo di queste persone. Ci tengo a ringraziare la mia famiglia, i miei amici e tutti i fan che mi sono stati vicini in questi giorni. Il 2018 è stato un anno pieno di emozioni per me e tutto questo non sarebbe stato possibile senza di voi, grazie davvero. Ci si vede ai concerti in giro per l’Italia, sono pronto per affrontare questo 2019 con ancora più grinta e passione di prima».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
E mi raccomando…
anche nelle prossime rime mettici un po’ di storie di soldi ,auto grosse,donne facili e droga libera e per gradire una bella bottiglia di vodka da scolarsi …
cog.lione
Questo signore bisognerebbe rinchiuderlo in una casa di correzione. E ha la faccia tosta di definirsi cantante !Avete letto,per caso quelle belle parole e quelle frasi sconvolgenti che escono dalla sua bocca ? Sentitelo Sentitelo e meditate .
…poverino..tutti ce l’hanno con lui perché canta e..basta, è un’ingiustizia però!! gv
Bisognerebbe intanto cominciare ad esigere che vengano rispettati gli orari di inizio dei concerti e che le discoteche chiudano in orari decenti.
Io sono assolutamente contro il linguaggio usato da questo giovane che si fa chiamare “cantante”, soprattutto per i testi che non sono assolutamente degni di essere trasmessi su canali come youtube dove tutti possono ascoltare liberamente senza censure o limitazioni.
Per Consoli. Sarebbe bene che la scuola (in generale) stigmatizzasse quei testi esercitando la funzione, quella educativa, che le è propria. Prima viene la scuola, poi la discoteca: in altri Paesi è così.
questo cantante e coloro che lo seguono sono il prodotto di questi genitori, della nostra scuola, della nostra società e dei partiti che ci hanno governato. Lo slogan “tutti i diritti e niente doveri” ha causato la distruzione della nostra società. Dobbiamo rimettere la censura e il reato di plagio per rimettere ordine?