di Gianluca Ginella
La provincia di Macerata peggio quelle di Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino per il numero di associazione per delinquere in base ai residenti. Emerge dalla classifica del Sole 24 ore in cui Macerata è al 56esimo posto nel complesso dei reati consumati ne 2018. La peggiore delle Marche: Ascoli è un gradino più sotto, Ancona è al 65esimo posto, Fermo al 79esimo e Pesaro all’81esimo. Una classifica che si basa sul numero di reati denunciati: nella nostra provincia sono state 10.132 le denunce nel 2018, in aumento del 2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Nel 2016 e 2015 erano comunque state di più perché avevano sempre superato le 11mila. Dove le cose vanno peggio è per gli scippi, saliti, dice la classifica, del 73% rispetto all’anno precedente, con 52 denunce. In questo caso Macerata è al 34esimo posto in Italia. Crescono del 23% i furti con destrezza: in questo caso Macerata è al 63esimo posto, dietro ad Ancona (46), Pesaro (47), Ascoli (62). In aumento anche i furti di auto (più 15percento). E’ invece in calo uno dei reati che per anni è stato la piaga (insieme allo spaccio di droga) della provincia: i furti in abitazione. In questo caso le denunce di ladri che sono entrati dentro case a rubare sono scese del 17% (850 i furti). Sono state 59 le rapine, in calo del 2%. Trentadue le estorsioni denunciate. Scendono i furti nei negozi: meno 12%, sono stati 345. Macerata è invece al 22esimo posto per numero di associazioni per delinquere in base agli abitanti residenti: cinque. Nessuna di natura mafiosa. In questa classifica al quarto posto c’è Ancona (13), Fermo è al 58esimo posto, Pesaro al 60esimo mentre ad Ascoli non risultano nuove associazioni nel 2018. Macerata e Ancona precedono le grandi città italiane da Torino, a Bologna, a Napoli, Milano e Roma. Reato del 21esimo secolo, le frodi informatiche: 822 nel Maceratese con una crescita del 14%. Ascoli in questa classifica è la peggiore delle Marche al 28esimo posto, mentre il nostro capoluogo è 52esimo, Ancona segue al 64esimo posto. Nella classifica non si parla di droga, ma vengono presi in considerazione anche omicidi e tentati omicidi. A Macerata c’è stato il caso di Pamela Mastropietro (30 gennaio scorso), ma i sei tentati omicidi di Luca Traini (3 febbraio) non rientrano probabilmente nella classifica perché il reato contestato è strage. Per quanto riguarda le violenze sessuali, il dato relativo al 2017. Macerata è al 55esimo posto in Italia, con 21 denunce e un aumento del 75 percento rispetto al 2016.
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Causa principale un’accoglienza incontrollata del comune di Macerata che ha sconvolto la tranquilla vita della città. Mafie e commercio e spaccio di droga a cui sono seguite violenze di ogni tipo. Un affare dell’accoglienza in cui ci sono rinvii a giudizio in corso. Le responsabilità politiche di vari sindaci sono evidenti. A Macerata la politica del sindaco Carancini coadiuvato in particolare dall’assessore Monteverde sono i principali responsabili? I cittadini daranno la risposta alle prossime elezioni amministrative anche se in parte nelle scorse elezioni politiche già si è visto un’orientano chiaro nella bocciatura dei partiti cui sono ispirati (PD e sinistra in generale).
Ma a che servono queste statistiche-classifiche? Secondo me a poco.
niente ma.fia solo sodalizi…
siamo gki ultimi in tutto nella provincia di Macerata!!!!!
complimenti sinceri ai nostri politicanti sempre vigili, laboriosi, sensibili e sopratutto sempre disposti ad ascoltare i cittadini.
No, Pasquaré, secondo me non è affatto così. Roma da poco ha avuto, parafrasando Gadda, ‘Quer pasticciaccio brutto de Mafia Capitale’, Macerata grazie a Dio no. Checché dicano le classifiche.
Basta leggere quello che succede in questa provincia per capire che la gestione politica del territorio è fallimentare.
per il Sig. Iacobini, io intendevo dire che Macerata è l’ultima provincia delle Marche.
Lasciamo perdere per favore la mafia di Roma Capirale!!!!!
Complimenti sig. Meschini,qualsiasi cosa di grave succede a Macerata x lei colpa dell’amministrazione,i suoi commenti sono dettati dalla sua fede politica,non fanno più testo. Vorrei farle presente che ordine pubblico,sicurezza dei cittadini e lotta alla criminalità,aspettano alla Questura,Polizia e Carabinieri.
Ferramondo, non vorrei urtare la sua suscettibilità, ma la questura è un ufficio della P.S., della polizia. In sostanza la Polizia include la questura.
Per il Pactum sceleris locuzione latina che ha la definizione letterale di “patto di scelleratezza” o “patto per il delitto”, consiste nell’accordo tra due o più soggetti finalizzato a commettere una o più azioni delittuose. Il patto, in pratica, costituisce l’associazione a delinquere (internet). L’associazione a delinquere, diciamo pura, parte dall’incontro di almeno tre persone che decidono di commettere una “scelēritas “. A questo punto tra chi fa il Pactum sceleris a due e a tre e più, secondo me danno un bel numero maggiore del cinque del Sole 24 Ore. Non bisogna fare però confusione in quanto come spiegato in una recente intervista del Procuratore Generale di Ancona non bisogna intrecciare il discorso con le Mafie che verrebbe quasi automaticamente in mente. Quindi come dice Pavoni, si tratta di sodalizi. Che poi siano di nigeriani, foggiani,albanesi, italiani non di Foggia, (sempre dall’intervista al Procuratore ) o di altra fattezza, non possiamo parlare di Mafie. Quindi tutto sommato non siamo messi proprio tanto male. Certo che andare a spasso per Milano, Napoli, Palermo od altre città dove esistono le Mafie sia più salutare che a Macerata o a Montecanepino, a Civitanova o a Casette d’Ete mi suona male. Ma tant’è, questo passa il convento e quindi nel nostro piccolo di luoghi soggetti al nĕfandum, accontentiamoci. Dare la colpa a Carancini per l’origine di queste bande mi sembra eccessivo. Talaltro lui se non fosse stato per Pamela e Traini, e quando se ne accorgeva? Certo che ne siamo proprio tanti di perfidi cattivoni.
Iacobini con questo?
serve il mago Otelma per capire che l’amministrazione comunale e’ la causa principale di tutto quello che e’ avvenuto a Macerata e con cui stiamo combattendo ogni giorno.Ma ricordiamoci anche che tali soggetti politici erano quelli che fino al giorno prima del fattaccio di Via Spalato nonostante i cittadini protestassero e lanciassero grida di allarme affermavano senza alcuna remora o dobbia moralita’ che non vi era alcun tipo di problema…Pinocchio in confronto era proprio un santo…