Diossina nel terreno della Pieve, Ciarapica: «E’ l’occasione per Ceriscioli di fissare un incontro con i sette sindaci». Carotaggi positivi a diverse sostanze inquinanti nel terreno di Macerata sul quale dovrebbe sorgere il nuovo ospedale unico, il sindaco di Civitanova torna a richiedere al governatore delle Marche un incontro con lui e con i sette colleghi del territorio (Potenza Picena, Montecosaro, Morrovalle, Monte San Giusto, Porto Recanati e Montelupone) per rivedere la possibilità di trovare una nuova location. L’incontro era già stato richiesto alla segreteria di Ceriscioli subito dopo il consiglio comunale aperto durante il quale il presidente della Regione si era mostrato possibilista all’idea di rivedere la collocazione se la conferenza dei sindaci fosse stata d’accordo. «Dopo più di un mese però siamo ancora in attesa di ricevere un seppur minimo segnale di vita da parte del governatore che al momento non ha dato alcun cenno di apertura, sebbene il bacino di utenza rappresentato sia molto ampio – scrive oggi Ciarapica – durante il consiglio comunale aperto, Ceriscioli, non era obbligato a rivedere le proprie posizioni, avrebbe però dovuto confermare pubblicamente la sua decisione. Alla luce delle notizie che emergono dai carotaggi effettuati alla Pieve si impone a tutti noi una riflessione rispetto ai tempi, qualora la pericolosità della zona fosse accertata. Riflessione che non può mancare trattandosi della salute dei cittadini. Questo esito, infatti comporterà dei ritardi sulla tabella di marcia e la verità è che il tempo stringe e non possiamo più attendere. Poiché il governatore si era impegnato a rivalutare altre soluzioni quale occasione migliore di questa per fissare una data. Sollecito quindi, anche a nome dei miei colleghi, un veloce e urgente riscontro che ci dia modo di capire qual è lo stato dell’arte, quali sono le vie realmente percorribili del nostro territorio. Sette comuni e oltre 100mila cittadini stanno aspettando una risposta dalla Regione. Nessuno – conclude Ciarapica – intende riaprire un percorso che dura da anni, ma vogliamo che, almeno, vengano rispettate le scelte dei luoghi individuati inizialmente. Attendiamo ora una qualche risposta dal governatore, interpellato parecchio tempo fa».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Se portano giù anche l’ospedale unico, avremo : Villa Pini, Santo Stefano e Ospedale unico in un’area di neanche un terzo della popolazione provinciale (Macerata provincia fa 330.000 abitanti), senza escludere l’ospedale di Fermo a meno di 20 km. E’ possibile tutto ciò? Qualche politico risponda. Grazie
Mi permetto di dire che un Ospedale unico, per essere servizio utile e rispettoso del cittadino malato, dovrebbe necessariamente trovarsi in pianura e raggiungibile da strade e bretelle funzionali, con percorsi i più dolci possibili delle ambulanze, senza salite e discese che costringono a frenare e riaccelerare creando ulteriore disagio al paziente e ritardi. Altro punto, importantissimo, è la necessità di avere ampi parcheggi – gratuiti- che non costringano le persone, già provate dal dover assistere i propri cari malati, nei casi più gravi, a doversi pure svenare economicamente, dopo tutte le tasse dirette e indirette che si pagano. Infine, se permettete, si dovrebbe pure pensare alla qualità dei pasti… Se di civiltà di un popolo si deve parlare, non può non essere misurata anche da queste semplici cose.
Strappare la legge Lorenzin sarebbe la prima cosa da fare. Depauperare la sanità così come si sta prodigando a fare Ceriscioli è una vergogna assoluta anche senza considerare che lui è proiettato verso la sanità privata e con due anni ancora da stravolgere di danni ne farà ancora tanti ma non solo nella sanità. Chi non si è accorto che non abbiamo una persona vera chiamata ad aiutare i suoi amministrati è meglio che fra due anni se ne vada con lui. Se si può essere certi nella maniera più assoluta che domani mattina dopo la notte sorgerà il sole, coperto o no sul cielo di Civitanova così si può essere certi che Ceriscioli non sarà più il grossolano decisore delle politiche marchigiane alle prossime elezioni. Certo potrà rimanere in politica, a Civitanova ne abbiamo di esempi di gente che invece di andarsi a nascondere ancora si fa fotografare e pubblicare su testate giornalistiche che se le impiegassero per metterci della pubblicità almeno guadagnerebbero qualcosa. Io se ho sentore che aprendo un giornale, corro il rischio di rivedere certa gente non lo comprerei mai, poi ognuno è libero di fare quello che vuole. Nemmeno su facebook sono iscritto per non incorrere nelle loro dicerie deliranti, sempre discoste da un qualcosa di reale o veramente significativo per chi legge. Ciance, solo ciance, fortissimamente ciance e quando amministravano e quando invece di guardare ed imparare, danno fiato ai tromboni pensando così di fare più rumore. Ma dove vai se la voce non ce l’hai? Mi sto perdendo in chiacchere. Tutti a Macerata sapevano non solo che la Pieve stava sopra una discarica pluridecennale ma che oltre tutto c’è anche un’altra discarica non molto distante dal luogo scelto dal software come baricentro di tutte le discariche diffuse in Provincia. Saranno assolutamente equidistanti se qualcuno non ha barato. Anche il più ingenuo dei truffatori si metterebbe le mani nei capelli allo scoprire di una tentata truffa di così bassa lega. Pertanto, credo che continuare a parlare di Macerata come baricentro, non sia più il caso, magari tirando fuori adesso Valle Verde che già c’era, con qualche lavoro già avviato per non so quale necessità e non chiacchierato come coperchio di discarica. Si passi ad altro se proprio si vuole continuare a parlare di ospedale unico. Finora solo l’idea di quest’ospedale unico ha portato alla chiusura di vari ospedali, qualcuno trasformato in ospizio altri probabilmente in ambulatori che però non mi sembra che abbiano diminuito le code per le visite. Ma parlate con la gente e chiedete loro se vogliono o rivogliono un ospedale facilmente raggiungibile e funzionante come cure e non come cambio di pannoloni, reparti questi che si possono sempre aggiungere se ci fossero veramente seri e sani interventi sulla sanità, o un ospedale lontano a quaranta chilometri di distanza raggiungibile dopo una comoda strada tutte curve per essere poi posteggiato nel ospedale da guerra di cui i pochissimi pronti soccorsi che hanno anche medici di supporto, sono tutti provvisti nei corridoi, negli anfratti insomma in ogni fessura in cui si può mettere una barella a mo’ di letto. Togliete Macerata di mezzo e chissà che tutto il discorso non si riapra, ma tutto. Non facciamo i politici che si sputtanano in ogni dove e poi credono di rifarsi con un fantomatico ospedale unico che vista la conformazione della provincia maceratese non ha né baricentro e né infrastrutture stradali. Fra qualche decennio, quando andranno tutti con macchine volanti, allora certo che sarà possibile fare un o.u. anche in cima al Monte Porche.
Sarà il caso di ocuparsi seriamente della Viabilità, prima di costruire Centri o Servizi Sociali..??!! come esempio quel campo sportivo di Villa Potenza, mi risulta con collaudo, ma ancora da definire l’accesso…!!!? Perlomeno prendere qualche esempio dall’imperi Romani che costruivano strade prima di Centri Sociali.! L’esperienza mi insegna che “La Viabilità è Sviluppo..!!” E La Valle del Potenza, oltre alla scarsa Viabilità.., a quanto vedo e sento, Isoleremo, ancor di più i CONTRIBUENTI…. dai Servi SOCIALI Indispensabili…!!!!!