Da sinistra Romano Mari, Marco Simonacci ed Emanuele Giacobini
di Federica Nardi
(foto di Fabio Falcioni)
Basta un controllo regolare, a volte, per salvarsi la vita. Per questo oggi, all’ospedale di Macerata, l’equipe di Dermatologia guidata dal primario Marco Simonacci ha aperto gratuitamente le porte per tutta la mattina. Oltre 100 le persone in fila, dalle 9 alle 13, per il controllo dei nei e quindi la prevenzione del melanoma.
Romano Mari
Uno dei tumori più letali per uomini e donne. Ma anche uno dei più visibili. Perché, come ricorda il presidente dell’ordine dei medici Romano Mari, «la pelle è l’organo più ampio del nostro organismo ed è quello che possiamo vedere. Per cui un’osservazione attenta porta alla prevenzione. La visita – spiega Mari – avviene con una speciale lampada che ci permette di evidenziare da subito se questi nei stanno cambiando. Giornate come questa sono importantissime perché il melanoma può essere prevenuto». La giornata è stata possibile anche grazie alla collaborazione organizzativa di Alessandro Maccioni, direttore di Area vasta 3. A spiegare nel dettaglio come si previene il melanoma è lo stesso Simonacci.
Marco Simonacci durante un controllo
Le persone sono consapevoli del problema?
«Osserviamo molti melanomi, le campagne di prevenzione vengono fatte ogni anno quindi la popolazione è a conoscenza del problema. Il melanoma nell’ultimo decennio è decuplicato, nel senso che è stato stimato che ogni anno, in Italia, aumenta del 3% l’incidenza del melanoma. E’ il secondo tumore maligno in età giovanile per gli uomini e il terzo per le donne. L’età si è molto abbassata. Noi vediamo melanomi anche in giovani purtroppo: 17, 18 o 20 anni. Quindi è diventato un problema sociale. Fortunatamente noi riusciamo attraverso le visite di prevenzione e di routine a cogliere i melanomi in fase iniziale. Quindi consideriamo che il 90% dei melanomi che togliamo guariscono nel momento in cui viene effettuato l’intervento. Stando sulla pelle, se uno controlla la pelle che è a vista, è ovvio che si riesce a tenerlo sotto controllo».
Dipende solo dal sole?
«Sicuramente incidono le modifiche dell’ambiente, il modo di esporsi. Ma non è solo il sole la causa, come comunemente si crede. C’entra anche l’inquinamento, la plastica, gli idrocarburi, i diserbanti, quello che mangiamo. Sicuramente il sole ha un ruolo ma non agisce da solo».
Consigli per proteggersi ora che è arrivata la bella stagione?
«Sono importanti i primi giorni di esposizione, quelli delle scottature. Dopo la pelle si abitua, produce pigmento, melanina, si difende e arriva la protezione naturale. I primi giorni è fondamentale esporsi poco, poche ore e magari con l’aiuto di creme e filtri protettivi, occhiali da sole e cappellino. Soprattutto per i bambini. Tutti gli studi a livello mondiale hanno confermato che le ustioni prese in età pediatrica determinano l’insorgenza precoce di processi cancerogeni sulla pelle. Quindi è fondamentale la prevenzione in età pediatrica. Non si può portare sulla spiaggia bambini di 2 o 3 anni che girano tutte le mattine nudi sulla spiaggia. Quello è un danno che noi facciamo ai nostri figli che poi si ripercuoterà nel futuro».
Come si prenota un controllo al di fuori di queste giornate di prevenzione?
«Abbiamo un ambulatorio per il controllo delle lesioni cutanee sospette e per il controllo dei nei che lavora quasi tutti i giorni. Ci si può prenotare tramite cup. La richiesta è talmente satura che purtroppo c’è da attendere. Bisogna entrare nell’ottica che annualmente o periodicamente, in relazione al tipo di carnagione, si deve fare un controllo. Soprattutto chi ha la carnagione chiara, chi ha i capelli rossi, biondi e gli occhi chiari perché sono soggetti più a rischio di scottarsi e quindi più a rischio di degenerazione della pelle. Poi però se si nota una lesione sospetta o qualcosa che cambia sulla pelle, noi lo vediamo in tempo reale. E’ sufficiente che il medico di base ci segnali una visita urgente e noi in massimo 3 giorni visitiamo uscendo fuori dalle prenotazioni ordinarie».
Da sinistra Marco Simonacci, Elisabetta Francucci, Rossella Ceschini, Marco Sigona, Fabiana Mochi e Daniele Dusi
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