Smantellata “psico setta” macrobiotica:
prometteva miracoli per curare malattie

L'OPERAZIONE è stata condotta dagli agenti delle Squadre mobili di Ancona e Forlì e ha permesso di arrivare ad individuare tutti i componenti del gruppo. A capo dell’organizzazione c'è Mario Pianesi, fondatore del “Punto Macrobiotico”. Oltre a lui sono iscritti nel registro degli indagati: la moglie, Loredana Volpi, Giovanni Bargnesi e il vice segretario (entrambi della segreteria centrale di Upm). Per alcuni, le ipotesi di reato sono l'associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattamenti, lesioni aggravate ed evasione fiscale

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Da sinistra: Carlo Pinto dirigente della squadra mobile, il questore Oreste Capocasa e il dirigente della Mobile di Forlì Mario Paternoster durante la conferenza stampa alla questura di Ancona

AGGIORNAMENTO – Il Gip del tribunale di Ancona il 22 luglio 2021 ha archiviato le posizioni del vice segretario e di Giovanni Bargnesi in merito a tutte le accuse che venivano loro contestate. In seguito a ciò per entrambi la vicenda giudiziaria si è dunque conclusa senza che siano emersi elementi di responsabilità alcuna.

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AGGIORNAMENTO con il servizio completo: (leggi l’articolo). 

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Una setta che operava nel campo dell’alimentazione macrobiotica e che avrebbe manipolato persone ridotte persino in schiavitù attraverso il rigido controllo dell’alimentazione. A capo, secondo gli inquirenti, c’era Mario Pianesi, padre di Un punto macrobiotico. La polizia ha concluso una lunga e articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Ancona, che ha permesso smantellare la presunta “psico-setta” operante tra le Marche e l’Emilia Romagna. Le indagini, condotte dai poliziotti delle Squadre mobili di Ancona e Forlì e supportate dalla Squadra anti sette del Servizio centrale operativo, hanno avuto inizio nel 2013 grazie alla denuncia di una ragazza, in passato vittima della setta, che ha raccontato ai poliziotti di aver creduto ai racconti sui benefici “miracolosi” della dieta elaborata dal capo della setta che, a suo dire, sarebbe stata in grado di guarire malattie incurabili per la medicina ufficiale. Quattro in tutto gli indagati, a capo dell’associazione, secondo gli investigatori ci sarebbe il noto imprenditore maceratese del settore macrobiotico Mario Pianesi. Oltre a lui sono indagati: la moglie, Loredana Volpi, Giovanni Bargnesi e il vice segretario (entrambi della segreteria centrale di Upm). Da quanto emerge ad alcuni membri sono stati contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattamenti, lesioni aggravate ed evasione fiscale.

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Mario Pianesi

Le indagini della polizia hanno accertato che il rigido stile di vita imposto attraverso le cosiddette diete Ma. Pi., (dallo stesso nome di Pianesi), divise in 5 classi (gradualmente sempre più ristrette e severe) e le lunghe “conferenze” da lui tenute, durante le quali si parlava per ore della forza salvifica della sua dottrina alimentare, erano volte a plasmare un asservimento totale delle vittime.

Tutta la loro vita era gestita dal maestro Ma. Pi., che si avvaleva dei suoi collaboratori prescelti, facenti parte della “segreteria”, che attraverso “capizona” e “capicentri”, dislocati in varie parti d’Italia, all’interno dei “Punti Macrobiotici”, riusciva a manovrare a suo piacimento il mondo macrobiotico.

Gli adepti venivano convinti ad abbandonare il loro lavoro e in genere ad abiurare la precedente vita e a “lavorare” per l’associazione quale ringraziamento per il messaggio salvifico ricevuto; di fatto si trattava di sfruttamento, costretti a lavorare per molte ore e, nella migliore delle ipotesi, sottopagati.

I dettagli sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa. (LEGGI L’ARTICOLO).

 

Mario Pianesi, il guru della macrobiotica Da Tara Gandhi a Fidel Castro premi e attestati in tutto il mondo

Denutriti e costretti a vendersi la casa, i casi choc delle vittime della setta



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