Mario Morgoni
«Ovviamente un percorso unitario si realizza se vi è la volontà di confrontarsi ad un tavolo sgombro da ipotesi pregiudiziali, proposte preconfezionate o imposizioni del tipo “prendere o lasciare”». Inizia così l’appello che il senatore dem Mario Morgoni rivolge alla deputata Irene Manzi e all’assessore regionale Angelo Sciapichetti in nome «della coerenza e della serietà». Sul piatto ci sono le prossime scadenze congressuali. «Da loro è venuto un forte richiamo all’unità del partito – continua Morgoni – perché si realizzino le condizioni migliori per affrontare le sfide difficili che abbiamo di fronte a partire da quella della ricostruzione. Confermando una posizione già espressa, voglio ribadire a nome dei renziani della provincia che condividiamo pienamente questa esigenza e questo obiettivo. Così come riteniamo importante che da questo percorso unitario non vengano esclusi gli amministratori locali, troppo spesso ai margini dei processi partecipativi e decisionali del nostro partito». Ma la preoccupazione di Morgoni è che in realtà ci siano già scelte preconfenzionate. «I renziani sono pronti. – continua il senatore – ma fino ad oggi i segnali in tal senso non sono affatto confortanti e fanno pensare ad una candidatura , quella di Francesco Vitali , già individuata da una parte e sulla quale non vi è alcuna possibilità di discussione. Per questo chiediamo ad Irene e ad Angelo parole chiare. Se in realtà risultasse evidente che questo intento unitario rappresenta una pura enunciazione verbale senza alcun seguito coerente, andremmo ad un congresso dove si confronteranno diverse proposte programmatiche e candidature, ma almeno a quel punto nessuno potrà usare impropriamente il valore dell’ unità come un’arma contro gli altri e ci affideremmo alle regole della democrazia interna per decidere la linea politica e la classe dirigente che sarà chiamata ad attuarla».
Congresso Pd, 4 renziani contro Morgoni: ‘Vitali è il segretario unitario’
La paura fa 90,
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Morgoni, io alle prossime elezioni non solo prenderei le distanze dal Pd del Maceratese dove bazzicano, Comi, Sciabichetti, Silenzi Giannini ma anche da Cerescioli seppur extracomunitario dai comuni del Maceratese. Mi proporrei nelle liste elettorali di Bolzano, prenderei un leggero accento sudtirolese ( tedesken ) e farei proprio finta di non conoscerli. Ma poi non capisco che cosa si vuole mettere insieme. Il Pd è un partito di zombie che vogliono continuare per forza ad esistere. Purtroppo non siete come i vampiri, in senso stretto, sennò bastava un rametto di frassino e il problema era risolto. Per distruggervi, l’unica arma è la crocetta sulla scheda elettorale, messa in qualsiasi punto che non sia il Pd, partiti amici che potrebbero darvi sacche di sangue avariato per tenervi ancora in vita e continuare a sfasciare quel poco che è rimasto se è rimasto. Poi potete continuare a riempire l’Italia di extracomunitari che renderanno molto difficile la vita ai tuoi nipoti con cui divideranno le ” miserie ” che state piantando e che stanno già germogliando. Buona Giornata Senatore Morgoni.
Quindi, come extrema ratio, all’interno del Partito Democratico provinciale ci si potrebbe affidare addirittura alle regole della democrazia?
Non so cosa sara’ policamente parlando il meglio(?) per questa regione/paese ma veramente,basta mettere quella crocetta ovunque,ma dico ovunque,schivando il simbolo,se ce l’ha, del partito di Alfano,poi vada come vada
Fra cui la Sua, di candidatura, Morgoni, quale mestierante in politica : o no? O si riconosce in un alto livello politico? Speriamo no, se è vero come ci è arrivato: cioè, per il rotto della cuffia, da un ripescaggio, almeno da quanto mi risulti agli atti di cronaca dell’ ultime elezioni. Ma se è in diritto e potere di farlo….oh! ci mancherebbe! smentisca pure la mia disinfornazione, hè?
Ma di chi, e a chi, sta parlando, Morgoni? Irene…Angelo… e cioè, chi? a tutti i nominati come lui? ahahahahah: ma che è una barzelletta? Piuttosto. Siccome sono alquanto pignola, sono andata a verificare se la mia memoria non mi inganni sul percorso elettorale del Sen. Morgoni, e dunque, siccome no, appunto, ripropongo a tutti i lettori di Cronache il suo personale iter elettorale a partire dalle parole di un dem quale Giulio Silenzi nei suoi confronti, ma così, tanto per ricordare come non serve essere anti PD come me per contrastare certi personaggi autoimpostisi, in quanto, sanno benissimo scavarsi la fossa da soli e fra di loro.
Per nostra fortuna!
https://www.cronachemaceratesi.it/2014/02/20/silenzi-morgoni-senatore-per-cavillo-e-battaglia-nel-pd/433079/
Tamara sono andato a vedere l’articolo da te indicato e che riportava chiaramente quel che tu affermi nel commento. Ma è stato veramente divertente rileggere i commenti dell’uomo che secondo me prenderà il posto di Silenzi nel Partito ossia Gian Berdini alias Gazzosa. Poi tra tutti i commenti chiaramente ostili al solito Silenzi, da rileggere golosamente i commenti a favore del Silenzi scritti da lui medesimo sotto lo pseudonimo di Salva- tore. Beh lui si gratificava così. Ed eravamo solo al 2014, figuriamoci arrivando al 2017, le possibilità che aveva il Professore di portare il Pd alla vittoria. Berdini che poi si rifiuta di rispondere ad una semplice domanda di cui tutti sapevano la risposta e al quale i cittadini di Civitanova, hanno dato loro con le crocette la risposta giusta. Pensavo, che quell’inciucio sul appalto dello spazzamento aveva fatto perdere almeno il 10% dei consensi al Partito di Gian Berdini e di Silenzi, ma rileggendo quei commenti, apporto una piccola aggiunta di un altro 10%. Grazie Tamara.