Il dibattito precongressuale del Pd provinciale si anima con contrapposizioni anche all’interno dei filorenziani nel territorio. Andrea Caprodossi (Camerino), Stefano Cardinali (Montecosaro), Alessia Scoccianti (Macerata) e Stefano Siroti (Loro Piceno) intervengono dopo il botta e risposta tra il senatore Mario Morgoni e il consigliere regionale Francesco Micucci sposando la tesi di quest’ultimo. “In tanti abbiamo sostenuto fin dal primo momento Matteo Renzi – scrivono i quattro esponenti Pd – convinti dalla sua tenacia rinnovatrice e da allora non abbiamo mai smesso di credere nella politica intesa come coraggio e verità. Sono passati gli anni e Renzi è cresciuto, ha dato prova di tenacia, coraggio, forza, autonomia. In questi anni sono aumentati i suoi detrattori ma anche i suoi sostenitori. La sua intelligenza è stata sempre quella di non chiudersi in un recinto, di superare i pregiudizi, di anticipare e sperimentare spazi nuovi e sconosciuti. L’ultimo congresso nazionale evoca in modo eloquente e simbolico la sua capacità di apertura e innovazione. Tantissime sono le persone che lo hanno sostenuto con entusiasmo, pur partendo da posizioni originarie differenti. Evocare oggi la purezza della prima adesione è un errore e maschera un disegno diverso e divisivo ovvero un mero disegno correntizio che lo stesso Renzi non riconosce. Non basta alzare la bandiera del rinnovamento per allontanare da se stessi l’esame autentico di innovatore. Il rinnovamento è nei contenuti non nelle parole. Ed oggi più che mai rinnovare significa camminare tutti insieme nella stessa direzione. Perché la politica è coraggio, il coraggio di concorrere insieme a raggiungere la stessa meta, cercando le ragioni comuni che uniscono piuttosto che quelle che dividono”.
I quattro poi si schierano senza incertezze per la conferma di Vitali alla segreteria: “L’appello di Manzi, Sciapichetti e Micucci va in questa direzione e sarebbe bene accoglierlo senza pregiudizio. Per questo, ancor più nella fase così delicata che attraversa la nostra provincia, respingiamo la politica degli insulti, delle reciproche accuse e recriminazioni, degli attacchi sulla stampa, delle insinuazioni. Pensiamo che i cittadini maceratesi in questa fase attendano non ulteriori divisioni o polemiche, ma risposte concrete ai problemi della ricostruzione e dell’emergenza post sisma. Proprio per questo siamo convinti del valore dell’unità all’interno del nostro partito per la quale continueremo a impegnarci e riteniamo che Francesco Vitali, affiancato da una segreteria operativa e motivata a lavorare al servizio del territorio provinciale, possa continuare ad interpretare, come ha già fatto in passato, questa aspirazione unitaria. Ci dispiace che Mario Morgoni voglia respingere questa proposta per la quale continueremo a lavorare, avendo davanti l’obiettivo dell’unità, del cambiamento e del rafforzamento del partito nel nostro territorio”.
Morgoni a Micucci: “Nel Pd ci sono crepe profonde, via ipocrisia e prepotenza”
Non votate PD !!!!!!!
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Devo rileggere alcuni commenti che ho fatto su Morgoni. Non dico che dovrò ravvedermi ma leggendo quest’articolo e le cose dette su Renzi mi dà da pensare. O non capisco che cosa credono di ottenere sostenendo il cresciuto Renzi (sì ma di stazza ),o non capiscono loro quello che vanno farfugliando. Qui non si tratta di difendere l’indifendibile ma di prendersi, contenti loro, a martellate sui denti. Politicamente, Morgoni più si distacca da costoro e più ne ha da guadagnare anche come persona.. Non so a che cosa è dovuto questo cambiamento del senatore come lottare in Parlamento contro la presunta malavita locale, rivedere Renzi sotto l’unica luce possibile, e qualche altro piccolo segnale sul ritrovamento della ragione.
Cosí giovani e già maestri di politichese…non ci capisco niente delle correnti del PD ma istintivamente mi terrei alla larga da questi giovani burocrati
il giorno che sparirete dall’Italia e dalla faccia della terra sarà sempre troppo tardi. Avete ridotto la nazione ad una situazione di non ritorno,avete cancellato il futuro in patria ai nostri figli e nipoti.
Ma presto pagherete per tutto ciò,statene certi!
Alcuni hanno vissuto per pensare e altri non hanno potuto farlo per essere stati costretti alla sola incombenza di sopravvivere.
In Renzi a convincere è soprattutto il fatto che ogni volta che s’è portati a pensare che gli crescerà il naso egli, da supremo innovatore, riesce invece a crescere tutto.
Rileggendo l’articolo, mi sono accorto che non c’è assolutamente niente di vero. I complimenti fatti a Renzi, io li vedo come precise accuse di fallimento, di aver riportato indietro decenni di lotte fatte dai lavoratori, di aver portato come innovazione la vecchia politica della Dc tanto amica della Confindustria, Banche e tasse. Non so come sta messo con i preti. Se è tanto bravo, possibile che gli italiani non se ne accorgono o non se ne sono accorti. Non dovrebbe avere detrattori dal momento che ha migliorato il nostro modo di vivere anche culturalmente, naturalmente parlo per noi pezzenti che ci immedesimiamo in lui perché la sua politica ci ha premiato facendoci diventare più pezzenti ancora tanto che molti di noi invidiano gli extracomunitari di cui è difficile calcolare la percentuale di quanti di loro, molti lo sono già, moltissimi sono destinati a diventarlo , faranno parte anche loro delle nuove brigate pezzenti Renziani, e quando riassalteremo i forni come nei Promessi Sposi, Renzi se ha l’accortezza di mettere da parte qualcosa, potrà passare il resto della sua vita in una clinica specializzata in cure dimagranti. Se invece preferirà rimanere a contatto con la realtà che sta creando, non dica in giro in quale bunker si nasconde in attesa della fine della guerra d’indipendenza tra i bianchi e i neri per la conquista dell’Italia. Ma mandateci a votare, solo per far finire il Pd. Certo che è dura, ma gli anziani del Pci, prima o poi cambieranno idea loro malgrado perché se è vero che la vita si allunga non è detto che il cervello si mantenga sano anzi a vedere in giro è vero che viviamo di più ma una buona parte credo che neanche se ne accorga. Per quel che riguarda le generazioni più giovani le state istruendo dicendogli che il Pd non è il partito dei lavoratori ma il partito in cui bisogna prima mantenere un numero che permetta di sedersi al Parlamento portando o meglio convincendo che è cosa buona e giusta e poi è chiaro che al Parlamento sederanno i giovani virgulti come quelli qui in fotografia. Naturalmente sono vostre fantasie anzi mie, perché alle prossime elezioni Renzi con tutti i Renziani se veramente vogliono salvare l’Italia, andassero a fare tutti quei lavori che gli italiani non vogliono fare più, quelli che in minima parte fanno adesso i neri e quelli che tutto il resto degli extra non faranno mai.
Per commentare questo pezzo della redazione occorre prendere in prestito da Antonio Di Pietro la famosa espressione “ke ci azzecca” !
Infatti ke ci azzecca l’intelligenza di Renzi, o l’osservanza renziani della prima ora e seconda ora con la stagione dei congressi di livello locale del PD?
Si suggerisce l’unità in Vitali per raggiungere tutti assieme la meta! Ma di quale meta si tratti nessuno ne parla, anzi traspare che la sola meta è l’unità dei “gruppo dirigente” nei circoli e nel provinciale, taumaturgico, al pieno del suo significato di straordinaria efficacia per indurre al voto favorevole al PD da parte dei cittadini del territorio maceratese.
La verità che l’unità è di facciata, indotta dalle alte sfere del PD preoccupate per il calo dei consensi del PD nei nostri territori, l’unità al servizio della composizione delle candidature alle prossime stornate elettorali.
Da quello che è dato di sapere l’unità di fatto dovrebbe annullare tutte le are e le sensibilità interne del PD in un unico listone, tanto caro alle dittature di ogni colore e ogni era.
Ma oltre la soppressione delle aree e sensibilità interna, ci vogliono far credere che ci sarà una sola visione del territorio, dei suoi malanni e dei rimedi proposti per risollevare il nostro territorio devastato da un a lunga crisi economica e dal recente sisma. La stessa visione su sanità, ambiente, cultura.
La stessa visione sulle politiche/non politiche dell’ATA in materia di rifiuti.
Il tutto reso ancor più difficili da una latenza degli organismi dirigenti del territorio in tema di organizzazione del congresso, ad oggi non vi sono direttive certe su come si debbano svolgere i congressi, i circoli brancolano nel buio essendo.
Il solo dibattito che esce dai centri del pensamento provinciale è SILENZI NUOVO COMMISSARIO SISMA? Dibattito sterile nato da una indiscrezione, e finalizzato all’irrigidimento della fazione interne in vista e forse alla ricerca di visibilità dello stesso Silenzi, che ha necessità di riemergere e riempire le prime pagine.
Chi andrà a Roma è la maggiore delle preoccupazioni, e Sanità Sisma , ambiente , economia del territorio vengono dopo l’esito del voto.