Approderà in Consiglio comunale il prossimo 20 luglio la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria alla vice presidente dell’Argentina Marta Gabriela Michetti. L’alta carica dello Stato argentino, su invito del sindaco Romano Carancini, sarà a Macerata in occasione delle prime delle opere Turandot e Butterfly all’arena Sferisterio. Michetti è molto legata a Macerata dove affondano le radici della famiglia paterna. Venerdì alle 17,30 in piazza della Libertà verrà officiata la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria. Ma non tutti sono d’accordo su questa decisione come i consiglieri del Movimento 5 stelle: “Non basta una dichiarazione d’amore per la città per avere la cittadinanza onoraria”.
“La scelta vuole essere un apprezzamento per il significativo traguardo raggiunto da Marta Gabriela Michetti che incarna uno dei pochi esempi di discendenza pura i suoi nonni e bisnonni sono tutti italiani e metà del suo sangue è maceratese – dichiara l’amministrazione – E la vice presidente, nello svolgimento delle sue funzioni istituzionali, nelle occasioni pubbliche e private, non manca mai di ricordare con orgoglio le sue origini italiane e maceratesi. Grazie a lei, al suo amore per la sua terra di origine, il nome della città attraversa l’oceano, rinsaldando i legami di amicizia e di fratellanza che da sempre legano Macerata all’Argentina”. Dopo aver ricoperto l’incarico di vice-sindaco di Buenos Aires dal 2007, dal 2009 è stata eletta al Senato. In occasione delle elezioni presidenziali del 2015 che hanno sancito la vittoria del Presidente Mauricio Macri, Michetti è stata chiamata a ricoprire la carica di vice presidente del Paese che in passato ha accolto tanti italiani e maceratesi.
“Il conferimento della cittadinanza vuole rappresentare non solo un sentito riconoscimento verso la persona che tiene care le sue origini maceratesi – afferma il sindaco Romano Carancini – ma soprattutto una testimonianza di rispetto verso l’Istituzione e il senso di responsabilità con cui Marta Gabriela Michetti adempie alle sue funzioni. Un incarico assunto con rispetto profondo di un intero Paese che ha un legame profondo con la nostra terra e Macerata in particolare. D’altro canto le Marche ospitano oggi molti immigrati argentini con relativi discendenti”. Un riconoscimento che intende anche sancire anche un percorso di sintonia istituzionale finalizzato al processo di internazionalizzazione che coinvolge su più fronti Macerata. “Si aspira a rafforzare i rapporti tra i vari enti, le Università e le aziende che producono eccellenze – sottolinea il sindaco Carancini – In prospettiva futura questo può permettere di incrementare significative azioni di sviluppo reciproco avvalendosi della presenza di un testimonial maceratese d’eccezione in terra argentina. Una cittadinanza che è il primo mattone di un ponte di opportunità. Come favorire eventuali partnership, patti di gemellaggio con una municipalità della città di Buenos Aires,instaurare rapporti di amicizia e programmare azioni di collaborazione finalizzate allo sviluppo reciproco delle rispettive economie, allo scambio delle eccellenze e all’intreccio delle culture”.
Fortemente contrari i consiglieri comunali 5stelle che in una nota spiegano le ragioni del no alla cittadinanza onoraria: “Pur reputando Michetti persona rispettabile per il suo percorso personale e per le cariche assunte in Argentina, crediamo che il suo profilo non risponda ai requisiti adatti per una cittadinanza onoraria dato che non ha vissuto la città nemmeno un minuto. Non basta una dichiarazione d’amore per Macerata. Dare la cittadinanza onoraria significa consegnare simbolicamente le chiavi della città e francamente noi non consegneremmo mai le chiavi della città a chi prima di oggi non ci è mai stato. Crediamo anche altamente scorretto forzare un’operazione che per prassi richiederebbe l’unanimità del consiglio comunale, tanto più se la contrarietà arriva da un gruppo consiliare che rappresenta una buona fetta di cittadini. È evidente che il nostro dissenso alla cittadinanza onoraria non assume connotazioni politiche, ma non possiamo certo non evidenziare l’attuale situazione Argentina che vede al Governo una coalizione di destra fortemente conservatrice”.
Da Buenos Aires allo Sferisterio: la vice presidente dell’Argentina prenota un posto all’opera
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
il nostro comunicato stampa integrale:
Non possiamo non evidenziare che la Cittadinanza onoraria, come da tanti regolamenti/statuti comunali previsto, costituisce un riconoscimento onorifico nei confronti dei cittadini italiani o stranieri che si siano particolarmente distinti per il loro impegno morale, civile, culturale, sportivo e religioso e che abbiano instaurato rapporti con la città ed i suoi abitanti, dando lustro alla stessa e/o favorendo la conoscenza del territorio e del suo patrimonio storico, artistico, culturale ed ambientale a livello nazionale ed internazionale.
Pur reputando la Signora Michetti persona rispettabile per il suo percorso personale e per le cariche assunte in Argentina, crediamo che il suo profilo non risponda ai requisiti sopra elencati.
Precedenti cittadinanze onorarie riconosciute per esempio a Dante Ferretti ed al Cardinale Ersilio Tonini testimoniano che di tale riconoscimento è giustamente insignito chi ha un trascorso importante.
Non può essere ovviamente sufficiente per un riconoscimento così alto una dichiarazione di amore per la città, non avendo la Signora Michetti mai vissuto la città stessa neanche per un minuto.
Dare la cittadinanza onoraria significa consegnare simbolicamente le chiavi della città e francamente noi non consegneremmo mai le chiavi della città a chi prima di oggi non ci è mai stato.
Potrebbe essere un riconoscimento che potremmo dare tra qualche anno dopo scambi ed arricchimenti reciproci, ma non ora.
La motivazione di un così importante riconoscimento non può contenere un generico riferimento all’impegno della Vice Presidente su temi che investono il lavoro di qualunque Parlamento del mondo, ma che a quanto ci risulta, non vedono la Michetti coinvolta se non come Vice Presidente della Repubblica e Presidente del Senato.
L’impegno sui temi sociali è tale, se vede in prima linea una persona, dal ruolo pubblico o professionale che ricopre; in questo caso non vi è traccia del fatto che alcuna delle iniziative citate siano state portate avanti dalla candidata alla cittadinanza.
Per rinsaldare le relazioni tra due Paesi o una città ed un’altra non è necessaria una cittadinanza onoraria a un Vice Presidente che oggi c’è e domani chissà, ma sono necessari: accordi vincolanti su questioni specifiche che vanno oltre la carriera di un singolo e l’impegno comune su alcune questioni sensibili che interessano entrambi, l’azione comune su alcune questioni sensibili che interessano entrambi o che possono andare a beneficio dei cittadini da questa e quell’altra parte.
E’ ovvio che la nostra contrarietà non è nei confronti della persona, degna di stima, ma ad un operazione per noi condotta più per un vezzo personale che per un reale bisogno.
Crediamo altresì altamente scorretto forzare un’operazione che per prassi richiederebbe l’unanimità del consiglio comunale, tanto più se la contrarietà arriva da un gruppo consigliare che rappresenta una buona fetta di cittadini.
E’ evidente che il nostro dissenso alla cittadinanza onoraria non assume connotazioni politiche, ma non possiamo certo non evidenziare l’attuale situazione Argentina che vede al Governo una coalizione di destra fortemente conservatrice.
Molto curioso che un’ amministrazione di centro sinistra attribuisca un’onorificenza alla componente di un governo accusato pesantemente per:
-far piangere economicamente l’Argentina agevolando i più ricchi a discapito dei più deboli http://m.espresso.repubblica.it/plus/articoli/2016/06/09/news/mauricio-macri-il-presidente-italiano-fa-piangere-l-argentina-1.270765)
-assumere un atteggiamento respingente verso l’immigrazione e le popolazioni indigene https://left.it/2017/02/01/argentina-la-tripla-stretta-di-macri-migranti-minori-e-mapuche/
-avere tagliato i fondi per la ricerca tanto da far partire proteste importanti http://www.repubblica.it/scienze/2017/06/29/news/argentina_contro_i_tagli_ricercatori_cantano_nuova_versione_di_despacito-169467989/
http://www.farodiroma.it/2017/01/23/argentina-drammatici-tagli-alla-ricerca-pubblica-da-parte-del-governo-macri/
-dare di fatto l’impunità ai militari della dittatura degli anni 70 http://www.osservatoriorepressione.info/argentina-torna-limpunita-militari-della-dittatura-degli-anni-70/
-reprimere con la violenza le proteste http://www.labottegadelbarbieri.org/argentina-macrismo-e-repressione/
Speriamo davvero che non siano vere le voci che dicono che i rappresentanti in consiglio comunale di quella sinistra che non c’è più non si presenteranno al consiglio comunale del 20 luglio, perché sarebbe un atto vile e di totale asservimento.
Già pregustiamo un sindaco di Macerata in versione tanguero pasional.
un approfondimento di un esperto di America latina
http://www.gennarocarotenuto.it/28228-gabriela-michetti/