«Se pensa ci siano irregolarità perché Ciarapica non si rivolge agli enti preposti? La destra non può continuare a fare insinuazioni utilizzando mezze verità o dati del tutto falsi». Dura replica del presidente e dell’amministratore di Atac Francesco Mantella e Sergio Cognigni che rispondono alle dichiarazioni del candidato sindaco che parlava di consulenze a pioggia da parte di Atac e Civita.s verso studi legali maceratesi (leggi l’articolo). I vertici di Atac ricordano i dati relativi al bilancio: «I numeri parlano ed hanno la testa dura – scrivono in una nota – i nostri dicono che con Ciarapica ed alcuni dei suoi candidati (Giuseppe Baioni candidato con Forza Italia è stato presidente Atac ndr) l’Atac riversava sulla città perdite pari a 487.398 euro nel 2008 e 478.172 euro nel 2009. Dalla nostra nomina tutti gli anni abbiamo offerto al giudizio dei civitanovesi utili interessanti, addirittura per il 2016 un importo pari 331mila euro senza ancora aver contabilizzato i benefici del ricavato della vendita di Gas Marca».
Secondo Mantella e Cognigni le esternazioni sono un “disperato tentativo di accaparrarsi qualche voto”. «Ciarapica dovrebbe licenziare il suo consigliere economico che continua a fargli fare delle magre figure fornendogli dati privi di fondamento e del tutto errati. Ci si contesta trasparenza nell’affidamento degli incarichi ma vorremmo ricordare al “difensore della legalità” che mai come sotto il nostro mandato la trasparenza ha avuto un posto in prima fila in ogni nostra azione. Il nostro sito offre in evidenza, come previsto dalla legge, il link “società trasparente”. Basta aprirlo e si può constatare che lo stesso è maniacalmente aggiornato e per il 2016 riporta un puntuale elenco di professionisti a cui l’Atac ha erogato un totale di 203.882 euro. Di questa somma 74mila sono stati rimborsati totalmente dalla società che si è aggiudicata le quote della Gas Marca Srl, 48 mila sono stati erogati a diversi professionisti di Civitanova con un così ampio coinvolgimento di figure che non ha pari se rapportato ai tempi – pur lunghi – in cui Ciarapica era consigliere comunale prima ed assessore poi. Ed infine 54mila sono relativi ad affidamenti determinati dalla specificità della competenza del professionista per svolgere un determinato incarico. Ricordiamo le dure critiche e le velenose insinuazioni sollevate da qualche pur qualificato rappresentante del centrodestra dopo la pubblicazione del bando di vendita della Gas marca ed alle quali si associava la minaccia di ricorsi, denunce ed esposti. Ad oggi ci ritroviamo senza un ricorso sulla gara e con gli oltre 12milioni di euro pagati e da pagare per le quote di Gas marca».
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