di Laura Boccanera
(foto Federico De Marco)
Primo confronto fra sindaci, ma manca Corvatta. Comincia nel segno della polemica il clou della campagna elettorale. A meno di 30 giorni dal voto inizia a scaldarsi l’atmosfera senza esclusione di colpi. Il primo spunto lo offre il confronto organizzato dall’associazione extralberghiera di Civitanova. Il tema era legato al turismo e alla promozione del territorio, temi cari all’associazione che riunisce gran parte dei b&b della città. Ma già ieri sera Corvatta aveva diffuso una nota nella quale annunciava che non avrebbe preso parte al confronto. Una posizione che era emersa già giorni fa quando il sindaco aveva contattato anche gli altri candidati invitando a disertare l’incontro dal momento che non era garantita la terzietà del moderatore. La presidente della Gea infatti, Vitaliana Acciarri, organizzatrice dell’incontro è candidata nella civica del candidato Ghio sebbene a porre le domande ai candidati sia stato Gianfranco Trillini socio Gea. «E’ indubbio che le tematiche sollecitate, inerenti misure di valorizzazione turistica, promozione ed organizzazione eventi, siano argomenti di interesse con i quali la prossima Amministrazione comunale dovrà misurarsi. Ritengo però che le occasioni di confronto con i candidati sindaci alle prossime elezioni amministrative andrebbero regolamentate in modo tale da garantire due elementi. Il primo è una trattazione più ampia delle tematiche riguardanti la nostra città e non incentrata su un solo settore, il secondo è una garanzia di terzietà, perché trovo poco opportuno che tali incontri siano promossi da chi risulta direttamente impegnato nella prossima tornata elettorale». Così il sindaco ha motivato la sua assenza tanto che ieri sera ha organizzato in sala consiliare un incontro con tutti i candidati consiglieri della sua coalizione: “Una buona occasione per conoscerci meglio e motivarci a vicenda” – ha scritto Corvatta nell’invito postato su Facebook.
Ma la location diventa occasione per un’ulteriore polemica. A innescare la miccia è Pierpaolo Rossi, ex alleato e ora capolista di Civitanova cambia con Ghio che addirittura sostiene una delle tesi principe di un suo recente avversario come Ivo Costamagna sulla modifica del dna della coalizione. Il biasimo arriva per l’utilizzo di un luogo istituzionale per fare campagna elettorale: «Probabilmente ha ragione chi ha detto che il Dna di questa amministrazione è cambiato se il Sindaco Corvatta, con tanta naturalezza, annuncia su Facebook che userà per incontrare tutti i candidati della sua coalizione l’aula del Consiglio Comunale – afferma Rossi – è diventato normale anche per lui usare il luogo istituzionalmente più significativo per i propri interessi: tanto normale da avere l’impudicizia di dirlo pubblicamente. Eppure il candidato Sindaco Corvatta ha una sua sede elettorale ed anche i suoi alleati ne hanno una loro, allora perché usare i banchi dei consiglieri comunali eletti per conoscersi meglio e motivarsi a vicenda? La mia sensibilità per l’uso privatistico della cosa pubblica mi porta a notare questi atteggiamenti ma sono sicuro che questa volta se ne siano accorti in molti. se anche le altre coalizioni chiedessero l’aula consiliare per i propri raduni? Chissà come risponderebbe il nostro Sindaco?».
Il confronto fra candidati non ha riservato grosse sorprese, nessuno spunto inedito e anche i candidati hanno trovato numerosi punti in comune sulle misure per la promozione turistica da mettere in atto. Erano presenti Stefano Mei per il Movimento 5 stelle, Fabrizio Ciarapica per il centrodestra, Giovanna Capodarca di Civitanoi, Dimitri Papiri per Kleos il glorioso, Stefano Ghio per i civici. Tutti d’accordo sul no al sottopasso, sulla valorizzazione delle piste ciclabili, sul recupero di Civitanova Alta (anche se con alcune distinzioni e progetti diversi), sul no al crematorio. Preparato sul tema, giocando quasi in casa Stefano Mei che sbaraglia gli avversari parlando di Ota, di promozione web, di travel blogger. Presenza fuori dal coro, quasi co conduttore della serata e commentatore dei progetti altrui Dimitri Papiri che consapevole di essere una piccola lista gioca la carta della simpatia. Impostata Giovanna Capodarca, è l’unica donna e si infiamma parlando di soldi pubblici che “ci sono, ma che vengono dirottati altrove” e della necessità di pedonalizzare Civitanova Alta. Il dibattito se lo gioca Fabrizio Ciarapica e Stefano Ghio. Il leader di Vince Civitanova prova a realizzare lo scacco matto parlando di forno crematorio e suggerendo che Ghio è a favore. Mesi fa infatti era emerso un presunto conflitto di interessa dal momento che Ghio era stato il legale della ditta che aveva sottoposto il progetto per il forno crematorio e lo stesso Ghio aveva ipotizzato si sottoporre la questione ai cittadini con un referendum qualora vi fosse stato un interesse da parte di privati, una posizione poi raddrizzata in corsa dal candidato che replica: «non mistifichiamo la realtà. Nel mio programma non c’è una riga sul forno crematorio. Io non ho mai detto di voler realizzare il crematorio». Una cortesia che viene ripagata con la stessa moneta quando Ghio afferma che Civitanova Alta da decenni versa nell’abbandono, lasciando intendere anche le responsabilità del centrodestra di Mobili. Ma Ciarapica controbatte: «non corrisponde a verità, noi abbiamo recuperato san Francesco, Sant’Agostino, portato l’università, Tuttoingioco e Popsophia».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Su su coraggio, so che sarà dura non vedere più Corvatta neanche in fotografia dopo le elezioni ma dovete farvi forza. Ci ha regalato cinque anni di vera felicità, fatto chi ci ha portato tutti a conoscerlo ed è per questo che dai centomila cartelloni attaccati dappertutto ci invita a votarlo perché la sua parola d’ordine è: ” Ti puoi fidare “. Non mi metto a ridere per non rischiare di slogarmi le mascelle pensando a come possa essergli venuta in mente una frase del genere dopo cinque anni di lamentele continue da quasi tutti i cittadini di Civitanova, fatta eccezione per quei quattro gatti che hanno la loro convenienza economica a votare il Pd ( copio e incollo) [….] e quelli che sento spesso chiamare Pdioti e finalmente ho capito perché. Sono quelli che continuano a votare Pd senza sapere che non è più il Pci, ma neanche il Pds che già già, ma adesso oltre a non essere più il partito che più di ogni altro rappresentava i lavoratori, è diventato, sempre del Pd sto parlando, il partito delle banche e della confindustria. Non si è presentato e ha fatto bene, del resto lui è contrario a tutto quello su cui sono quasi d’accordo tutti gli altri, quindi che ci veniva a fare?La solita figuraccia come quelle che ha già fatto in tutti gli incontri ” partecipati ” rischiando anche reazioni poco ortodosse. Non piangetelo, anzi informatevi un po’ se poteva usare la sala consiliare per festini privati. Silenzi? Ma è sottinteso!!