Da sinistra Monica Pierdomenico, Beatrice Sabbatini e Giuseppe Bruozzi
di Emanuela Addario
Duecento terremotati ospiti al Natural village di Porto Potenza messi alla porta: da lunedì la protezione civile inizierà il booking per trasferirli. Il clima è rovente: «non siamo bestie, non ci spostiamo». Il senatore Pd Mario Morgoni invita le famiglie a non muoversi dal camping.
Doccia gelata per i 200 ospiti rimasti al Natural Village. Giovedì è stato comunicato loro che dovranno fare i bagagli e lasciare il camping entro il 31 maggio. Da lunedì la protezione civile allestirà un gazebo per iniziare a prendere i nominativi degli ospiti (il cosiddetto booking) in vista del loro trasferimento con probabile destinazione Sarnano. Una decisione che ha creato tensioni e rabbia tra gli sfollati. «Non è possibile andare avanti così – dicono Monica Pierdomenico, di Ussita, Giuseppe Bruozzi, di Castelsantangelo e Beatrice Sabbatini di Visso, tutti ospiti del Natural village –. Qui si sta facendo terrorismo psicologico. Viviamo con il terrore del 31 maggio, giorno ultimo indicato per andare via. Un paio di giorni fa è venuto il funzionario della Protezione civile, che ci ha detto che dovevamo andarcene. Noi gli abbiamo risposto di no. Da lunedì verranno per iniziare a spostarci, senza se e senza ma. Ma noi non ci spostiamo né tantomeno abbiamo intenzione di pagare il soggiorno, dopo il 31 maggio, come ci è stato intimato». Gli sfollati lamentano il modo in cui li stanno trattando: «Non siamo bestie, le pecore della nostra montagna hanno più dignità delle istituzioni».
Beatrice Sabbatini, 21 anni, fa un appello a Matteo Renzi. «Renzi dice che le maglie gialle vengono per ascoltare e aiutare. Lui deve venire qui e sentire con le sue orecchie come vengono trattati anziani e famiglie con bambini piccoli che sono rimasti senza nulla – dice Beatrice –. Deve venire, e con lui anche tutte le istituzioni della Regione a dialogare con noi trattandoci da esseri umani e non da bestiame». Dalla parte degli sfollati si è schierato il senatore Pd, Mario Morgoni, portopotentino: «Faccio un appello alla Regione affinché trovi una formula che non passi sopra la dignità delle persone. Chiedo che l’azienda Rubner (proprietaria del Natural village, ndr), che ha beneficiato negli anni di condizioni che gli hanno permesso di trarre dal territorio potentino ottimi guadagni, sia rispettosa delle tradizioni della comunità potentina basate sull’accoglienza. Non credo che durante i mesi di giugno e luglio la struttura sia piena, e per agosto non mi sembra una cosa impossibile lasciare il 10% della struttura agli sfollati. La Regione e il presidente Ceriscioli devono interloquire con la proprietà, è una responsabilità sociale alla quale fa capo anche l’amministratore delegato della struttura ricettiva. È un dovere per le istituzioni garantire una sistemazione idonea a queste famiglie, altrimenti devono lasciarle nel villaggio. Voglio vedere chi assumerà iniziative contro chi ha subito un trauma del genere. Sarò presente in prima persona al fianco di queste persone, voglio vedere chi avrà il coraggio di mandarli via» conclude Morgoni.
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Povera gente,ma lasciateli stare in pace,sono alla mercé dell’ immobilismo istituzionale.
Caro senatore , sono i rappresentanti del tuo partito, a mandarli via … in qsti 8 mesi si è visto cosa hanno fatto x qsta gente.. e non sono certo io a dirlo ma i fatti. …o meglio i non fatti che avete fatto… solo tante passerelle e parole….
vorrei anche sapere se lo stato paga regolarmente gli affitti, quella è una struttura privata non un ente assistenziale non sarebbe il primo a dover chiudere i battenti perchè lo stato non paga le spese
Ma Morgoni proprio non si vergogna per niente?
Ma ancora parla Morgo’? Non muovete un dito avete ospitato 24 extracomunitari a Potenza picena in una mega casa, iniziate a mandare via quelli e metterci quei povereretti che hanno perso tutto (casa lavoro dignità …..)
Siete un branco di chiachieroni che in certe circostanze non perdete modo di tenere la bocca chiusa dimostrando tutta la vostra grande stupidità! (Mi limito a dire stupidita)
Mah… certo che anche il Camping ha le sue esigenze, ma credo che sia stato un bel guadagno restare in funzione per mesi d’inverno considerando che ogni “sfollato” ha portato un’entrata di 1.200 euro al mese… ed ora occupare un 10% dei posti non credo sia un dramma. Una famiglia media di 3 persone dà un’entrata di 3.600 euro al mese al camping! Oppure danno fastidio all’estetica del villaggio chic? Piuttosto mi chiedo se non costerebbe meno ( anche in termini sociali e umani)accelerare la ricostruzione e far tornare queste persone a casa loro. La dignità umana non si calpesta… E non mi sento di criticre un politico che ha il coraggio di schierarsi in modo netto e solidale. Anche contro il proprio partito! In bocca al lupo a chi vive un momento tanto difficile.