Il commissario Vasco Errani
“Detesto la deriva in cui questo partito è entrato”. Con queste parole Vasco Errani oggi pomeriggio ha ufficializzato la sua decisione di lasciare il Pd. Lo ha fatto durante l’assemblea dei democrat della sezione di Ravenna. Il motivo dell’addio del commissario alla Ricostruzione al partito è il “virus autoreferenziale che non ci permette di capire costa sta succedendo. Parliamo di noi, tra di noi, e spesso non ci ascoltiamo, e questo è un problema serio. Il Pd è nato nel 2007. Il problema era quello di costruire una nuova cultura politica, la capacità di vedere un Paese e un mondo che cambiavano radicalmente. Non siamo riusciti a farlo”.
Errani si è concesso solo questa occasione dalla sua nomina a settembre come commissario per la Ricostruzione per tornare a parlare apertamente di politica. Una parentesi che si apre e chiude a Ravenna. Errani, fa sapere il suo portavoce, “terrà strettamente separati il suo ruolo nella ricostruzione e l’uscita dal Pd. Da domani azzererà ogni sua posizione politica”. Per ora nessuna reazione da Palazzo Chigi. Il premier Paolo Gentiloni aveva già detto che un’eventuale uscita dal Pd di Errani non avrebbe avuto nessuna ripercussione per il suo incarico da commissario alla Ricostruzione. Ieri, quando già la scelta di campo di Errani si stava delinenando, alcuni sindaci del Maceratese avevano espresso la volontà che la fase post emergenza fosse gestita a livello regionale o locale.
(Servizio aggiornato alle 18,24)
(Fe. Nar.)
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A questo punto non vedo motivi per cui debba continuare a ricoprire un ruolo per il quale non ha nessuna competenza tecnica …
…”terrà strettamente separati il suo ruolo nella ricostruzione e l’uscita dal PD”, Come dire, ostacolerà ogni provvedimento, a cominciare dalla rimozione delle macerie, come ha fatto finora.