di Carlo Cambi
Mentre consiglio al direttore mio buon amico Matteo Zallocco di mutare almeno per un decennio – tanto, preparatevi, durerà la ricostruzione – la testata di questo benedetto (in senso letterale) giornale in Cronache Macerie-tesi provo a fare domande a chi in teoria dovrebbe stare dalla parte dei cittadini. Ho infatti il vago sentore che l’opposizione al regime marchigiano non ci sia, né che si possa pensare che questo si sostanzi a Roma dove ormai siamo al bassissimo impero. Ho posto qualche questione a Vasco Errani e a Luca Ceriscioli. Non hanno accusato ricevuta. Eppure domandare è lecito, soprattutto a chi campa sulle spalle dei contribuenti, e rispondere sarebbe cortesia. Ma evidentemente né l’uno né l’altro conoscono il Galateo. Abbiamo però conosciuto – per vie traverse – lo stipendio di Errani: ci consola sapere che risparmieremo 50mila euro, la parte del suo salario legata ai risultati (leggi).
Il buon Commissario che più straordinario di così non si può al terremoto cosa non ha fatto ce lo ha spiegato in un’ intervista di ben 9 minuti a Uno Mattina. Un sermoncino in cui non ha detto nulla e nel corso del quale nulla gli è stato chiesto. E ora sorge spontanea una domanda. Ma noi il canone alla Rai che lo paghiamo a fare se il servizio pubblico fa da megafono all’ incompetenza di Stato? Altre cose sono successe. Abbiamo saputo che il Governatore dell’Abruzzo ha un’inchiesta addosso per appalti del post-terremoto, che i danni stimati sono solo nelle Marche pari a dieci miliardi, che la Regione ha disdetto l’appalto delle stalle che non ha mai montato, che albergatori della Riviera non sono stati pagati e che non riescono più a ospitare gli sfollati, ma siccome non ci sono prenotazioni per l’estate forse se li tengono perché meglio un uovo domani che una gallina turistica mai. Sì lo avete capito: i terremotati nella logica imprenditoriale sono associati ai migranti perché il ragionamento dell’albergatore – e come dargli torto? – è “se non viene nessuno quest’estate, meglio sperare nel contributo della Regione che prima o poi arriverà”.
Abbiamo anche saputo che non è arrivato un euro per la ricostruzione, che i vari decreti emanati dal Governo non hanno le norme di attuazione e i soldi promessi non ci sono. Abbiamo appreso con nostra gaudio che le casette se va bene le montano tra settembre e novembre – dopo un anno dal terremoto – ma sono quelle alla moda: collezione autunno inverno. In cambio però a dicembre ci chiederanno in una botta sola tutti i soldi delle tasse sospese. Insomma è un caos. Al quale Errani e Ceriscioli non danno risposte. Oddio c’è da capirli: sono terremotati anche loro. Per starci vicino hanno deciso di far venire le convulsioni al Pd (che è partito democratico, ma non si sa dove arriva) in preda a movimenti ondulatori e sussultori. In tanto sisma i due hanno paura di perdere la poltrona e perciò tacciono. Si è dato alla latitanza anche il Capo supremo della Protezione (?) Civile Fabrizio Curcio, ma in compenso stra-parla il suo omologo marchigiano Cesare Spuri che dopo una brillante carriera all’ufficio del personale della Provincia di Macerata si è ritrovato a guidare “i nostri” con la divisa da sciagura. Spuri ha detto cose che voi umani non avete mai udito. Elenchiamole.
La prima: le casette sono da evitare, chi può scelga l’autonoma sistemazione (leggi). E bravo Spuri, così il costo del terremoto ce lo paghiamo per intero noi visto che la Regione non ha ancora dato un euro di contributo a chi sta in autonoma sistemazione.
La seconda: in Regione sono arrivati solo nove progetti per le case e 5 per le imprese per la ricostruzione, i tecnici si buttino. E ribravo Spuri: siccome ai tecnici chiedete la perizia giurata e voi emanate di continuo norme incomprensibili che se la piglino loro la responsabilità se ci sono errori. Così magari lo Stato trova un cavillo e non paga. Pardon, abbiamo saputo che lo Stato non paga comunque visto che il contributo lo darà come credito d’imposta e noi soldi dobbiamo pigliarli a prestito in banca. Tra cittadini e Montepaschi (dove sono allocati i soldi delle donazioni che sono nella disponibilità di Errani che però non ha ancora avviato nessuna procedura per investirli) si sa chi sceglie il Governo.
La terza: se mancano le squadre Fast che si facciano avanti i tecnici privati e facciano loro le perizie giurate. Spuri, ma per chi ci ha preso? Lo sa che sono passati sei mesi dalle prime scosse tre da quelle devastanti e ancora siamo a chiedere ai tecnici di fare i sopralluoghi?
La quarta: per i danni non lievi ci stiamo attrezzando. Saprete a breve. Ma sappiate che non c’è un problema economico perché lo Stato rimborsa tramite credito d’imposta. Qui siamo alla farsa. Non solo non sanno come stimare e pagare i danni non lievi ,ma dicono ai privati metteteci i soldi che poi lo Stato provvede. Il meccanismo è questo: se avete il danno voi v’indebitate con la banca che poi si rivale sullo Stato. A queste condizioni la ricostruzione non decollerà mai.
Anche perché le affermazioni del capo della Protezione Civile regionale s’inscrivono in un quadro di caos totale. Ce lo ha fatto sapere l’ex datore di lavoro di Spuri, il presidente della Provincia – ente nel pieno del suo diritto costituzionale, ma che Del Rio travolto da un fuorionda ha smontato senza valutare le nefaste conseguenze – Antonio Pettinari che testualmente ha dichiarato: “La situazione è tragica, lo Stato è cieco e sordo”. E’ lo stesso Stato che secondo Spuri dovrebbe ricostruire perché “non ci sono problemi di soldi”.
Ma che dire della Regione che affida al 19 febbraio ai Consorzi di Bonifica pagando 3 milioni di euro i lavori per fare 360 piazzole per le stalle di emergenza? Si dà il caso che il vicepresidente della Regione sia Anna Casini, assessore all’agricoltura. Qualcuno le vuole spiegare che tra una quindicina di giorni gli animali stanno bradi al pascolo? Le stalle cara Casini servivano per l’inverno, quando lei aveva detto che erano pronte per essere in-stallate (è il caso di dirlo). Non è finita: abbiamo saputo che il decreto fiscale che sospende le tasse prevede che a dicembre pagheremo tutto e tutto insieme. Sarà la botta finale, sarà quello il vero terremoto (ci tornerò nei prossimi giorni).
Infine abbiamo saputo dal Governo che le casette provvisorie arriveranno tra settembre e novembre. Pare che ci vogliano dare le più moderne: quelle della collezione autunno-inverno! E’ evidente che noi terremotati siamo vittime di balle spaziali e di uno stato di confusione mentale del Governo e dei suoi accoliti. Ora è vero che il Pd è stato travolto dalla valanga di Rignano (fa rima con Rigopiano solo che quella è stata una tragedia vera con morti veri anche se l’inchiesta langue e non si capisce perché quando ci sono di mezzo prefetti e politici del Pd i magistrati vanno piano piano) e che i capibastone delle correnti sembrano i polli di Renzi: si beccano non sapendo che stanno per sparire (perciò Errrani e Ceriscioli si danno alla macchia non potendo più stare nei Boschi), ma pare che il terremoto abbia travolto nelle macerie dell’incapacità anche le opposizioni. Le quali nelle Marche si sono segnalate solo per una mozione di sfiducia (dall’esito scontato perciò irrilevante) contro la vicepresidente Anna Casini che non si è occupata delle vacche terremotate. Insomma quello dei partiti di minoranza è stato un muggito dei conigli!
La Visione della croce è un affresco della scuola di Raffaello Sanzio, databile al 1520-1524 e situato nella Sala di Costantino, una delle Stanze Vaticane (dettaglio)
Eppure tra gli oppositori ci sono i pentastellati che dicono di voler fare politica da cittadini per i cittadini. Eppure per ciò che resta di Forza Italia, della Lega Nord, di Fratelli d’Italia, della Sinistra c’è un’occasione unica per dimostrare che chi ci governa ad Ancona come a Roma sul terremoto ci prende in giro. Leggessero la storia saprebbero che Costantino quando mosse guerra all’autoproclamatosi imperatore Massenzio (ebbe tratti caratteriali non molto diversi da Matteo Renzi) per liberare i romani dalla tirannia degli incapaci ebbe un’illuminazione: vide una croce di fuoco che in nome del Cristo lo invitava a riportare a Roma la giustizia sulla quale campeggiava un monito “in hoc signo vinces”. Ora care opposizioni si può sapere che fine avete fatto? Non sentite che noi terremotati siamo vittime della tirannia degli incapaci? Non percepite che montano disagio e protesta e che solo per civiltà e antica abitudine alla sopportazione non ci sono rivolte in piazza? Lo capite, anche tatticamente, che potreste “in hoc sisma vinces” se solo deste segno di esistenza in vita sostenendo le buone ragioni di noi terremotati? O il consociativismo è tale che volete stare anche voi all’ombra dell’Errani errante che erra?
Ho fatto domande a tutti in questi mesi, le faccio anche a voi. Eccovele.
1) Se è vero com’è vero che il decreto fiscale sospende le tasse solo fino a dicembre quando sarà chiesto il saldo in un’unica soluzione perché non sostenete il disegno di legge per la creazione di una no tax area per tre anni nelle zone terremotate? E qualora vi fossero proteste dei cittadini a dicembre quali impegni prendete per sostenerli?
2) Perché non denunciate alla Corte dei Conti lo spreco di denaro pubblico attuato con la faccenda delle stalle dalla Regione Marche?
3) Perché non presentate in Parlamento e al Consiglio Regionale un’interpellanza al giorno per chiedere lo stato di avanzamento degli interventi sulla ricostruzione?
4) Perché non chiedete le dimissioni di Vasco Errani per manifesta incapacità poiché nulla ha fatto e di Cesare Spuri perché nelle Marche lo ha coperto e soprattutto perché vuole applicare il modello Emilia per la ricostruzione a un’economia che è fatta di agricoltura, beni culturali e turismo e non di capannoni?
5) Perché non denunciate alla Procura della Repubblica la spoliazione delle opere d’arte dei nostri territori che si configura come appropriazione indebita?
6) Perché se – come dicono i 5 Stelle – siete cittadini che si muovono per i cittadini non convocate un’assemblea pubblica di tutte le popolazioni terremotate per far sentire la protesta? E perché se siete cittadini tra i cittadini non stilate un libro nero delle inefficienze post-terremoto raccogliendo le testimonianze della gente?
7) Perché non sollecitate inchieste nei diversi uffici tecnici – della Protezione Civile del Commissariato, regionali e comunali – per omissione di atti d’ufficio sulla mancata certificazione dei danni e i mancati accertamenti d’inagibilità oltre al mancato versamento dei contributi per le temporanee sistemazioni e il mancato pagamento delle fatture agli albergatori che per legge deve avvenire entro e non oltre i 60 giorni?
8) Perché non avete esercitato controllo politico-amministrativo sugli atti (non) compiuti dal Commissario di Governo che contraddicendosi hanno impedito di fatto ai cittadini di accedere alla procedura di accertamento e ristoro dei danni?
9) Perché non avete presentato in Parlamento e in Regione iniziative di legge per il ristoro immediato dei danni e per una riforma complessiva della Protezione Civile a cominciare dal fatto che gli uffici sono rimasti a Rieti senza nessuna accessibilità da parte dei marchigiani?
10) Perché avete lasciato soli i sindaci e il presidente della Provincia di Macerata nella protesta istituzionale?
Ecco forse stavolta qualcuno risponderà, diversamente sapremo che abbiamo costruito la nostra società civile sulla palude del consociativismo e dunque non c’è da scomodare gli scienziati per sapere come mai il terremoto ci ha travolto. I politici farebbero bene a considerare che è molto pericoloso costruire sulle macerie, reali e morali, di una società civile. La democrazia richiede fondamenta solide.
Con ossequi.
Noi terremotati come scudi umani, il Governo ci usa contro l’Europa Dieci domande a Ceriscioli
Errani humanum est Perseverare autem diabolicum Dieci domande a Vasco
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Carlo Cambi forse Errani non risponde perchè è uno scissionista ?
È davvero scandaloso che la Provincia non sia messa in condizione di produrre caos a pieno regime anche lei, come sarebbe invece suo pieno diritto costituzionale.
Vorrei anche chiedere per quale motivo, in tutti i paesi del cratere, tutti i cittadini hanno diritto a prestazioni sanitarie e medicine gratis, tranne che a Macerata. Qui sono esenti solo gli sfollati (scelta opportuna, ma allora perché negli altri paesi del cratere possono giovarsene tutti?) e la pubblica amministrazione, che così può andare in deroga al Patto di Stabilità. O perlomeno così mi hanno detto alcuni addetti ai lavori.
Le domande credo siano per tutti non solo per l’opposizione…non si vedono segni di miglioramento e del fatto che non si protesti in piazza non è per civiltâ ma per codarderia ! Tutti buoni solo a scrivere su fb…cmq ad ogni riga che leggevo mi saliva il nervoso. Da soli non si è nessuno ma tante voci fanno un coro ! È ora di farsi sentire !!!
in questi giorni il presidente del parlamento europeo ha visitato le zone del cratere, il presidente della regione Marche non si è visto ….
Da troppo tempo si perde tempo in chiacchiere da tutte le parti. Cambi, lei scrive, in tanti commentiamo per ritrovarci sempre al punto di partenza. La No Tax Area che ha tanti padri, ma non ha una madre che la partorisca è veramente emblematica, non è stato sempre il contrario? Meglio restituire le tasse sospese a cominciare con un bonifico da 4000 euro a dicembre 2012? Oramai tutti i tentativi che si potevano fare sono stati fatti. Si potrebbe forse continuare con qualche manifestazione meno garbata, con il rischio che giovani poliziotti mal pagati rischiano di prenderle o di darle, le bastonate, perché devono servire uno stato che quasi nemmeno li paga. Del suo articolo voglio prendere quel passaggio sulla lentezza dei magistrati quando si tratta di prefetti o di Pd e anche di qualcun altro come Corvatta, pseudo sindaco di Civitanova Marche, quindi un politico, per me una mammoletta che con il braccio alzato, l’aria particolarmente confusa, quasi preoccupante, abbastanza distaccata, salutava con gesto impacciato, quasi difficoltoso un immaginario pubblico con un grosso punto interrogativo comparso in fronte, come per dire: ” E mo questo che dé “. Insomma questo signore e non è il solo, come risulta dal verbale fatto dall’Anac, preciso, dovizioso, da un bel pezzo dovrebbe essere stato rinviato a giudizio. Per i prefetti, non mi ricordo se volevano togliere il ” Sua Eccellenza ” o proprio loro. Per quello che so io del nostro prefetto, gli ho scritto e non mi ha risposto. La vedo andare in giro sempre elegante con scarponcini adatti a camminare ” nel cratere ” accompagnando tutti i carciofi che vengono da queste parti per una passeggiatina. Immagino che per il nostro prefetto la passeggiatina, una volta a Palazzo, la costringa ad estenuanti pediluvi con sali orientali, che gli portano via il poco tempo a disposizione rimasto per svolgere quelle attività di Prefetto, come passeggiatine, tagli di nastri, inviti a cene di lavoro ( quale? ) o di rappresentanza. Quindi, chiarito che per me, istituzioni, politici vicini e lontani appartenenti all’attuale governo con figli e figliastri non fanno e non valgono niente non vedo altra soluzione. Tornare ai vecchi sistemi, dove romantici anarchici, amanti della libertà, che immaginando politici, despoti, re, regine ed imperatori convinti di avere sangue blu, che seduti sulla tazza del cesso o posizionati sulla classica turca, erano uguali a tutti e come tutti sgradevoli alla vista, non avevano diritto ad avere né più e né meno diritti degli altri . E loro che capivano che l’unico sistema di spiegar loro che le cose del mondo non è così che dovrebbero andare, se ne sceglievano uno o più e agivano. Qualche guerra è stata fatta per questo motivo, ma quante se ne potevano evitare se altri piani avessero funzionato. Comunque quello che voglio dire e che ci sia qualcuno che si assuma le sua e le responsabilità di chi non può difendersi e su questi personaggi lasci attorno agli occhi nere auree di speranza.
Si sa di paesi del cratere dove, se ti sei sempre comportato bene con le persone giuste, in quanto residente nel cratere queste ti fanno riavere indietro i tuoi vent’anni, la tua seicento e una ragazza che tu sai. Così non va bene, non è democratico. Le opposizioni facciano qualcosa, chiù pilu pi tutti!
Alle ineccepibili considerazioni di Cambi aggiungo che la situazione di caos totale prodotta dalla burocrazia e dalle istituzioni nazionali e regionali porterà inevitabilmente, almeno per chi ha i mezzi economici per farlo, alla ricerca di soluzioni individuali. E qui si aprirà un’autostrada per le organizzazioni mafiose, già presenti e ben radicate nelle Marche, come più volte sottolineato con vivo allarme dalla Procura Generale di Ancona.
Nel suo ultimo libro, “Padrini e padroni”, scritto insieme ad Antonio Nicaso, Nicola Gratteri, così si esprime a pag. 5: “Agli appetiti mafiosi non sono sfuggite nemmeno le tragedie. Nell’Emilia che crollava per il terremoto, la ‘ndrangheta è arrivata ancora prima dei soccorsi. O almeno in contemporanea, come scrive il GIP di Bologna, riferendosi ad una conversazione intercettata il 29 maggio 2012…”.
La mossa dell’usare l’invenduto per ospitare gli sfollati è geniale: non si risolverà il problema di chi ha perso casa (che magari vuole tornare a Castelsantangelo a rifare casa sua, piuttosto che alloggiare in una casa chissà se sicura a San Severino), ma intanto si risolverà il problema degli appaltatori amici con tanto invenduto sul groppone.
L’opposizione: la Terzoni fa quel che può, ma è sola. Il movimento che ha dietro non è un partito, e si vede. Il suo capo in regione non lo conosce nemmeno un marchigiano su cinque, e chi dice di conoscerlo probabilmente si confonde con qualcun altro. Il centrodestra si è liquefatto da anni, non trovando di meglio che presentare un notabile del PD in regione. Il PD stesso si era già suicidato con veleno lento, quando ha deciso che quella quasi metà dei voti andati alle primarie a Marcolini, maceratese e ottimo conoscitore dei Sibillini, dovesse essere nascosta per non fare ombra al non molto luminoso Ceriscioli. E così sono rimasti solo con i giovani rottamatori, che, in attesa di procurarsi un posto in lista alle prossime elezioni nazionali, di contestare i vertici con un guizzo d’orgoglio proprio non ci pensano.
Ah questa mafia, chissà come mai ronza sempre intorno a noi italiani!
Cleptocrazia:
Il termine, che sembra essere apparso per la prima volta intorno al 1819 in riferimento alla situazione politica spagnola, tornò in uso alla fine degli anni 1960 nelle critiche mosse al regime zairese di Mobutu Sese Seko, considerato un caso classico di cleptocrazia e più recentemente nelle opere del saggista statunitense Jared Diamond.
Generalmente in una cleptocrazia i governanti e i loro sodali usano meccanismi di governo volti alla spoliazione sistematica di risorse del Paese amministrato: impongono quindi pesanti regimi di tassazione allo scopo di ammassare ingenti fortune personali.
Le cleptocrazie tendono a essere “stabilmente instabili” mediante un sistema costituito sulla successione di “ladri” che si alternano scalzando i predecessori senza però adoperarsi per risolvere i bisogni della popolazione. Inoltre, poiché ogni sistema costruito sulla corruzione sistematica impone una tassazione sulle imprese e persone che non viene restituita sotto forma di servizi per i cittadini e le imprese, le cleptocrazie tendono inevitabilmente a generare un sistema economico inefficiente. I cleptocrati comprendono che possono ottenere di più da una grossa fetta di una torta che si riduce, piuttosto che da una piccola fetta di una torta che si espande, perciò prosperano e aumentano in numero quando lo Stato è molto ricco ma in decadenza.
Generalmente, i governi di tipo cleptocratico ignorano i problemi economici e sociali dello Stato interessato, perché principalmente impegnati nella ricerca del benessere e del potere personale e difficilmente hanno possibilità di costruire un sistema repressivo avanzato per timore di subire un colpo di Stato: per questi motivi tali governi sono spesso impotenti di fronte alle crisi sociali più acute e accade quindi che i paesi da essi governati sprofondino nella guerra civile e nel caos civile o che cadano in situazioni di indebitamento pubblico eccezionale.
Gentile Dr.Cambi, le rispondo velocemente impegnandomi poi a produrle documentazione in risposta alle sue domande.
Noi del M5S di Macerata abbiamo pensato fosse rispettoso restare in silenzio nelle settimane seguenti il terremoto di ottobre. Insieme ai consiglieri regionali abbiamo visitato situazioni di difficoltà, senza fare passerelle, solo per sentire le esigenze e le problematiche. Abbiamo dato tanti piccolissimi aiuti ma non vorrei che lei dimenticasse che gli unici soldi che sono arrivati nelle casse dei comuni terremotati sono i 100mila euro donati dal M5S regionale al Comune di Arquata. Sono i soldi che i nostri consiglieri regionali restituiscono ogni mese e che hanno donato senza esitazioni al Sindaco di Arquata. La invito a vedere questo video del Sindaco https://www.youtube.com/watch?v=Ly1UGd74NmQ
Sia a Roma che in regione sono state fatte gran parte delle cose che lei ci dice di fare, ma è comunque sempre poco perchè l’inadeguatezza dei responsabili è imbarazzante.
Defiscalizzare quella zona per aziende che volessero insediarsi e per quelle che ancora sopravvivono sarebbe il minimo, ma qui non è andata bene una sola cosa fatta.
A Macerata abbiamo raccolto la protesta di tantissima gente che non riceve la visita dei tecnici e dopo interrogazioni ed accessi agli atti abbiamo evidenziato l’arretratezza di Macerata nei controlli, con un recente articolo su Cronache Maceratesi. Poco dirà lei ed ha ragione…ma le assicuro che ci spendiamo in ogni modo, avendo anche un lavoro da portare avanti.
Personalmente credo che sia stato assurdo portare tutti sulla costa perchè i giovani non torneranno più in montagna potendosi creare più facilmente opportunità vicino alla costa.
Assurdo anche escludere quasi totalmente i sindaci dalle decisioni, con il cerchio magico intorno ad Errani che pensava di replicare il lavoro fatto in Emilia, in una zona completamente diversa.
Le sue parole sono di stimolo e le assicuro che abbiamo dato lavoro alle procure in quanto Macerata ha una gestione pessima del Piano di Protezione Civile Comunale, tra l’altro fatto con sette anni di ritardo solo perchè il M5S di Macerata ha chiesto le dimissioni dell’assessore competente.
La aggiornerò presto sui lavori fatti in parlamento, in regione ed a Macerata.
bene Cherubini, speriamo sia di stimolo anche per altri 5 stelle come lei, negli altri territori che languono di risposte simili.
P.S.
mi sento di incorniciare questo articolo del dr. Cambi.
al momento la situazione è semplicemente disastrosa.
e leggere di morandi ennesimo turista buonista nelle nostre zone mi fa soffrire