Coldiretti: “Pittore assediato dai cinghiali,
rischi per cittadini e coltivazioni”

CINGOLI - L'artista Ivo Batocco, residente in località Borgo San Lorenzo, ha recentemente notato una decina di esemplari che vagano intorno la sua proprietà. L'associazione: "Un problema che costa ogni anno 6 milioni di euro tra incidenti stradali, danni alle colture, a greggi e mandrie"
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Il pittore Ivo Batocco

Il pittore Ivo Batocco

 

Un’invasione di cinghiali attorno casa, con la paura, ogni sera, di trovarsi faccia a faccia con un vero e proprio branco. É l’allarme lanciato da Ivo Batocco, pittore residente a Cingoli e che fino a poco fa si trovava in Lussemburgo per presentare una sua opera appena acquistata dall’ambasciata italiana. Tornato a casa in località Borgo San Lorenzo dopo il viaggio di qualche giorno, l’artista ha notato (come già tante altre volte in passato) una decina di cinghiali di diverse dimensioni che vagano intorno alla sua proprietà. Per spaventare gli “ospiti” indesiderati, Batocco ha lanciato due petardi. «Il caso del pittore Batocco che si è trovato un branco di cinghiali fuori di casa – ha affermato questa mattina la Coldiretti Macerata attraverso una nota stampa – testimonia la necessità di accelerare la soluzione di un problema che costa ogni anno ad imprese e cittadini 6 milioni di euro tra danni alle colture e alle greggi e mandrie e incidenti stradali».

Cinghiale (foto d'archivio)

Cinghiale (foto d’archivio)

Un fenomeno che è causa di continui e gravissimi danni alle coltivazioni, scoraggiando notevolmente gli stessi contadini e allevatori. «Gli agricoltori stanno iniziando a non denunciare nemmeno più, vista la perdurante incertezza sulla possibilità di vedersi risarcire le colture distrutte, mentre resta elevato l’allarme per la sicurezza sulle strade – spiegano Francesco Fucili, presidente di Coldiretti Macerata, e il direttore Giordano Nasini -. Ma i cinghiali hanno un impatto negativo anche sull’ambiente, alterando la composizione chimica del terreno a causa dell’attività continua di scavo profondo alla ricerca delle radici. Una pressione che porta a fenomeni di erosione dei terreni». In tutto questo si aggiunge il problema che i risarcimenti alle aziende maceratesi che hanno avuto danni a causa degli animali selvatici «sono ancora bloccati – sostiene la Coldiretti – a causa del fatto che gli Ambiti territoriali di caccia (Atc) non hanno avviato le procedure di pagamento».

(Leo. Gi.)

 



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