Il sindaco Tommaso Corvatta e Mattucci al Cuore Adriatico
di Marina Verdenelli
L’impronta della ‘ndrangheta a Civitanova, c’è allarme e preoccupazione tra i politici della città ma tutto viene rimesso nelle mani della magistratura. Dopo l’inchiesta fatta dall’avvocato Giuseppe Bommarito su Cronache Maceratesi, rispondono sindaco, consiglieri e attivisti della politica cittadina. «Che c’entriamo noi con Cerolini? – commenta il primo cittadino Tommaso Corvatta – ce ne siamo subito distanziati. I contatti che abbiamo con l’imprenditore (arrestato a luglio per una maxi frode fiscale, ndr) sono solo di contrasto. Abbiamo una causa aperta per riprendere le palazzine liberty del Lido Cluana (dove la società di Cerolini è morosa per affitti non pagati all’ente, ndr). Inoltre non abbiamo affidato alla Civitanovese calcio la gestione degli impianti sportivi dello stadio per prendere le distanze dal suo patron. Abbiamo bloccato anche il contributo». Sulla commissione consiliare d’inchiesta avviata dall’amministrazione, rivolta alle numerose aperture di centri commerciali e supermercati a Civitanova, risponde l’ex presidente del consiglio comunale Ivo Costamagna che l’aveva istituita.
Giuseppe Cerolini
«E’ attiva da meno di un anno – spiega Costamagna – e si è riunita più volte. Non c’è ancora un documento finale perché doveva riprendere dopo la pausa estiva ma forse verrà cambiato il presidente perché ha degli imprevisti familiari e quindi non può seguirla assiduamente». La commissione è presieduta da Claudio Morresi, capogruppo di Insieme per Civitanova, e ne fanno parte, per l’opposizione, anche Giovanni Corallini. Gli altri componenti sono lo stesso Costamagna, la capogruppo Pd Mariella Franco e Paolo Rachiglia del’Idv.
LA COMMISSIONE – «Da parte nostra c’è attenzione – continua Costamagna – il resto è compito della magistratura. Ho scritto al presidente Morresi se intendo o meno riconvocare a breve la commissione, chiesta per verificare le modalità di apertura delle grandi strutture commerciali e se il territorio ne aveva bisogno, o se dobbiamo nominare un nuovo presidente. Come cittadino e politico sono preoccupato dei legami del territorio con esponenti legati alle organizzazioni criminali ma di più che potremmo fare?
L’inchiesta di Bommarito
Su una possibile radicalizzazione della criminalità organizzata credo che se c’è a Civitanova questa non sia il solo caso ma bisognerebbe guardare a tutta la provincia. A noi, come Comune, non risultano casi di imprenditori o commercianti taglieggiati. Cerolini? E’ una vicenda che deve essere seguita dalla magistratura, non possiamo sostituirci ad essa».
LE REAZIONI – Il sindaco Tommaso Corvatta commenta la vicenda Mattucci, sul caso Civita Park, e sottolinea: «Dal punto di vista del Palas il Comune non è stato afflitto dai problemi di Mattucci, abbiamo realizzato un palazzetto con costi bassissimi». In seno al Pd arrivano le critiche dell’ex consigliere comunale ed ex segretario cittadino Giorgio Berdini. «Che fanno sindaco, assessori e consiglieri – dice Berdini – sarebbe ora che rispondano e facciano chiarezza sui rapporti avuti con personaggi come Cerolini e Mattucci. Per il primo fu fatto anche uno striscione per ringraziarlo per il salvataggio della Civitanovese. Faccio mia la richiesta dell’avvocato Bommarito e interpello anche il segretario del Pd Mirella Franco. E’ una storiaccia e gli amministratori continuano a tacere».
Il vicesindaco Silenzi con Mattucci e Costamagna
Per l’attivista dei grillini Fabio Bottiglieri «il Comune ha accolto certi personaggi con troppa leggerezza e questo è preoccupante. Sulla Civita Park siamo stati noi a chiedere una certificazione antimafia, mai chiesta da chi ha assegnato i lavori. Nel 2014 il Movimento 5 Stelle si è fatto anche promotore, in parlamento, di una interrogazione sulle associazioni criminali a Civitanova. Chiediamo le dimissioni di massa di chi governa Civitanova anche se a breve si riandrà al voto». Giovanni Corallini, membro della commissione consiliare d’inchiesta preferisce non commentare in questa fase e si limita a dire: «E’ preoccupante tutto ciò per Civitanova ma fenomeni di questo tipo è dagli anni ’90 che accadono».
Intanto ad ottobre, il 17, Macerata ospiterà un incontro dibattito sulla sicurezza urbana e rischio criminalità organizzata nelle Marche. Teatro dell’incontro l’hotel Claudiani (alle 21). Introdurrà l’onorevole Piergiorgio Carrescia, presidente Associazione “Adesso Marche”. Previsti interventi del criminologo Stefano Padovano e dell’avvocato Giuseppe Bommarito.
La ‘ndrangheta a Civitanova e dintorni: le mani dei crotonesi sulla costa
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Cerolini, Mattucci, chi sono? Chi li conosce, mai visti ne sentiti. Se in qualche fotografia sembra che si è tutti assieme è perché di nascosto mi sono messi dietro per farsi riprendere e far credere che tra me e loro ci sia chissà quale amicizia. Io sindaco integerrimo che da quando sono stato eletto, ho portato avanti tutti i punti della propaganda pre elettorale. Ho cambiato volto alla città, ho tolto tutto quello che c’era di buono e l’ho cambiato anche culturalmente. Vuoi mettere 1000 studentelli di lingue a una decina di laureati che hanno scelto di prender un master inutile a Civitanova, risparmiando un sacco di soldi non recandosi in America od altrove dove lì i Master possono davvero sbloccare il mondo del lavoro. La prima cosa che ho fatto è stata eliminare Missi ItaliA. Certo CHE QUELLA MANIFESTAZIONE FACEVA PARLARE DI cIVITANOVA IN TUTTA iTALIA, MA LI ABBIAMO SOSTITUITi con 80 eventi in 60 giorni, che ci hanno fatto conoscere anche a Corridonia, Macerata forse un po’ meno, a Monte S. Giusto e anche da fuori provincia, a cominciare da P. S. Elpidio, Casette d’Ete ed altri centri che senza Silenzi non avrebbero nemmeno saputo che a Civitanova c’è il mare, chiacchierato sì, ma c’è. Potrei scrivere per ore di tutti gli altri benefici portati come il Crematorio, ah quello no perché c’era qualche rischio tecnico scheletrico, beh però l’ ecologa e aperta partecipazione dell’Area Ceccotti con i suoi parchi, ah, i parchi sono sull’Area Cecchetti e ma cassius, Cecchetti, Ceccotti, e chiamateli in maniera diversa. Insomma da Ceccotti che abbiamo fatto, abbiamo ricostruito la Premiata Fornace, ah no, beh passiamo avanti altrimenti perdo il filo. Abbiamo continuato il successo di Popsophia, anzi adesso si chiama Futura ed è proiettata, non lo so, chiedetelo a Silenzi, è lui l’intellettuale, il verdivendolo, l’ornatore, il bilanciante, il turistico, l’addetto ai rifiuti gialli, verdi e blu, ma se è tutto lui io chi sono? Qualcuno mi porti la carta d’Identità. Allora Corvatta, nato a Recanati, residente a Porto Recanati, ma questo non sono io, portatemi la Carta d’identità del sindaco di Civitanova. AH è questa. Bisogna che riveda questi assessorati, talaltro non li conosco nemmeno. Con” Wonderfull live o life”. L’ho fatta diventare una delle dieci spiagge più belle d’Italia al pari di Tropea, Sciacca, Maratea ecc. fino a dieci. Sara stato Santo Maro o che ne so, se non ci credete : https://www.cronachemaceratesi.it/2016/05/11/civitanova-e-potenza-picena-si-tingono-di-blu-porto-recanati-senza-bandiera/805715/
Ah, questo è un mistero che prima del prossimo maggio voglio dipanare, anche se lo dico per scaramanzia, se non votate per me per chi votate? Ah certo potrei continuare per ore, il popolo mi ama e mi ascolta e ogni volta che danno fuoco alla fiera, se guardate sul tetto del comune ci sono io che suono la Cetra cantando a squarciagola “ Bella Ciao “ che dedico a questa meravigliosa, placida, cittadina che ho forgiato con le mie idee. E poi, visto, non parlo di politica locale, un po’ perché non la capisco e un po’ perché ogni volta che parla Costamagna mi mette in difficoltà perché non lo capisco. Lui propone, fa, disfa, dice, non dice però insinua il dubbio nel dubbio, insomma non ho ancora capito che cosa viene a fare al comune. Un bacione a tutti meno a che Sauro, a cui sto cercando di togliergli la casa e metterlo in mezzo alla strada. Speriamo non sia un tipo vendicativo. Ciao ciao, io domenica vado a Gardaland, voi dove andate a godervi l’ultimo raggio di sole? AHHH AHHHHHHHHHH AHHHHHHHHHHHHHHH AHHHHHHHHHHHHHHHHHHH. Mi raccomando tenetevi leggeri, un panino con una “ brancia “ di insalata in mezzo e vai col tango. AHHHHHH AHHHHHHHHHHHH AHHHHHHHHHHHHHHH, uhh uhh u u ,scusate ma mi sto strozzando.
“Che centriamo” oppure “Che c’entriamo”? Analfabetismo di ritorno oppure all’andata?
Corvatta-Silenzi-Costamagna: il gioco delle tre scimmie… (ndr non vedo, non sento, non parlo)
Riecco Bommarito con i suoi farneticanti accostamenti tra gli amministratori del Comune e la criminalità. Lo aveva già fatto a luglio e gli avevo risposto (in calce riporto la risposta che ho già dato a Bommarito il 26 luglio 2016). Imperterrito e, soprattutto senza nessun elemento un minimo compromettente, Bommarito continua ad accostare malevolmente Cerolini all’amministrazione comunale. Per quanto riguarda Mattucci, gli ricordo, che al nostro insediamento abbiamo trovato convenzioni già firmate tra la sua/e società e il Comune. Convenzioni fatte molti anni prima quando io e il sindaco non eravamo presenti neanche in consiglio comunale. Le vicende giudiziarie di Mattucci, da quello che abbiamo letto sui giornali, riguardano le attività abruzzesi e non il palazzetto. Con Mattucci perciò nessuna compromissione, di nessun tipo.
La lotta alla criminalità, alle infiltrazioni malavitose, ci hanno visto in prima fila fin dai tempi del Pci. E lo siamo ancora, offrendo la massima collaborazione, quando richiesta, alle forze dell’ordine e con comportamenti di contrasto per quello che gli amministratori comunali possono fare su un terreno di competenza della magistratura e delle forze dell’ordine. Ogni illazione è solo un esercizio giustizialista, basato sul nulla, frutto di rancore politico di cui si nutre Bommarito. Ma, su questo terreno, nessuno può darci lezioni, tanto è irreprensibile il nostro comportamento e i valori su cui si fonda.
Non abbiamo interessi personali ne’ diretti ne’ indiretti, non abbiamo interessi familiari ne’ diretti ne’ indiretti.
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Commento di Giulio Silenzi pubblicato il 26 luglio 2016 alle 10:56:
Bommarito dice cose non vere nei confronti sia dell’Amministrazione Comunale che miei e parla addirittura di collusione facendo accostamenti deliranti, frutto di un rancore politico sconfinato e che finisce per distorcere i fatti amministrativi di Civitanova nei confronti di Cerolini.
Andiamo per ordine:
1 – L’Amministrazione Comunale non ha mai posto veti a nessuno in merito alla partecipazione a dibattiti, ci mancherebbe altro, e Bommarito ha partecipato ad un incontro sul tema della droga organizzato e finanziato anche dall’Amministrazione Comunale.
2. Bommarito non dice la verità quando riporta un mio intervento nel corso di una fantomatica riunione di un comitato federale e voglio ricordare all’avvocato che i comitati federali non esistono più e che è rimasto ai tempi in cui militavamo nel PCI e facevamo parte dei comitati federali del PCI e lui ne aveva diritto (se ricordo bene) come segretario del PCI di Macerata. Quanta confusione si fa quando a prevalere è il livore!
3. Con Cerolini non abbiamo nessunissima compromissione. Al contrario, l’Amministrazione Comunale ha in essere una causa contro il “gruppo Cerolini” per la questione degli affitti non pagati per le palazzine del Lido Cluana.
4. Per quanto mi riguarda, non ho mai incontrato, ne’ parlato, ne’ conosco il signor Cerolini, del quale sarà la magistratura ad individuarne le eventuali responsabilità. È inaccettabile che si facciano teoremi inventati, perché tali sono, pur di coinvolgere l’Amministrazione Comunale che è del tutto estranea.
5. Sul tema della droga, cerchiamo di essere presenti per quanto possiamo fare come amministratori, non sottovalutando assolutamente la problematica sapendo però che ci sono funzioni specifiche. A Bommarito ricordo anche che questa amministrazione e il Pd sono stati i pochi ad allinearsi all’allarme sull’emergenza traffico e consumo di droga in città lanciato dal procuratore di Macerata mentre per altri il problema sicurezza che affligge Civitanova erano e restano altre questioni.
“Non abbiamo interessi personali ne’ diretti ne’ indiretti, non abbiamo interessi familiari ne’ diretti ne’ indiretti”. Ho spostato il punto, perché è giusto essere precisi come l’autore della frase su riportata, copiata dal Vangelo apocrifo secondo July con l’accento sulla i, da non confondere con quelli apocrifi come ad esempio di Giovanni, Giuda ( forse la scoperta più recente, ne ho sentito parlare su Focus, quindi da prendere con le dovute attenzioni ), Tommaso ecc. Questa frase si commenta da sola, scritta per colpire in profondità, per suscitare un dolore che traspare sempre leggendo l’avvocato. Solo una persona con poco senno la scriverebbe, perché anche se avesse ragione nel dichiarare la sua ” purezza che fa ridere pure li porci ” con questa frase si squalificherebbe a tal punto che ormai la sua ” prossima beatificazione ” che già era in pieno processo di canonizzazione. ( Si prega di non confondere questo tipo di processo con quelli che abitualmente si tengono nei Tribunali dove vengono giudicati gli uomini e non i santi ( quelli morti ), qui ci troviamo di fronte ad un “ santo “ancora in vita ma in Vaticano se non l’hanno già fatto studieranno come superare questo scoglio ). Quindi questo commento maligno, cattivo , pieno di livore, rancore politico sconfinato ( ma sto usando le stesse parole del “ Santo “, quindi ne aggiungo una all’uopo, così nessuno se ne accorge )idiota ma proprio tanto idiota, come dicevo è auto-commentabile, sembra addirittura che parli da solo.
Passiamo invece alla frase successiva, così colma di tenerezza, sincerità, innocenza infantile a cui anche San Francesco si inchinerebbe davanti a questo pezzo di Santo così buono da trascinare tra i beati anche Corvatta. ( Su quest’ultimo che ha troppo peccato d’orgoglio però la vedo dura, e poi a differenza dell’altro sono solo quattro anni che benefica con le sue virtù il suo popolo mentre l’altro lo fa da quarantanni /42/43/44, forse da sempre e ieri ho letto che se Corvatta rinuncia, forse avremo la fortuna di una sua candidatura a sindaco di Civitanova, evento veramente auspicabile così dopo le elezioni potrà dedicarsi completamente a costruirsi la sua personale Croce . Dopo aver messo noi in “ croce per tanti anni, sarebbe pure ora che anche lui, con lunghi chiodi di ferro e arrugginiti, perché le cose fanno fatte per bene, ci dia tregua e poi non dimentichiamo che si sta parlando di una pellaccia dura che per ammorbidirla bisognerebbe farle lo stesso trattamento che si usa per la pelle di coccodrillo, rettile che lui ama cacciare alla foce del Chienti, però ormai ne ha fatti fuori così tanti che c’è rimasto solo lui.
Ecco la frase, odo già cori di voci bianche di giovani eunuchi, ad annunciarla, mentre nell’aria si spandono le note di un quartetto di Mozart e grossi somari carichi di rami di palme stanno cercando il “ Santo “ per fargliene dono. Si vedono anche serpenti, maiali, grossi tacchini, fagiani, animali a lui cari seguiti dai suoi fedeli che in processione , cantando “ Sei tu il mio Assessore, nulla ti può mancare nei tuoi pascoli “, gli si fanno incontro per ascoltare la prima frase della parabola. E il Santo, quando oramai tutti, ommini e bestie lo hanno circondato, alza le braccia al cielo e dalla sua bocca detta della verità, escono le sante e soprattutto vere parole: “Nessuno può darci lezioni, tanto è irreprensibile il nostro comportamento e i valori su cui si fonda.” Detto ciò un silenzio che già si era fatto per ascoltare il Beato divento ancora più silenzioso, fatta eccezione per una mosca che si sentiva ronzare attorno al Virtuoso. I fedeli sembravano impietriti, le bestie lo guardavano in modo animalesco nel senso che non era umano. Poi piano piano il gregge, tutto, comincio ad ondeggiare e piano, proprio un sussurro comincio a levarsi, dapprima quasi insonorizzato e incomprensibile, ma che prima divento un brusio poi una specie di tosse come se tutti si fossero messi a raschiarsi la gola e il suono da incomprensibile gradualmente aumentava fino a diventare un orribile ,sgraziata, orrenda, raccapricciante, insomma una poco elegante e fragorosa risata. Il Santo subito fu felice di vedere tanta ilarità suscitata dalle sue genuine parole, ma poi noto che il sorriso pian piano scompariva dai volti dei fedeli che cominciavano ad avere più espressioni da infedeli e piano piano si stringevano a lui. Fu colto , da un dubbio: “ Si avvicinano a me per farmi sentire il loro amore o hanno ben altra intenzione ? “. Poi un urlo echeggio lugubre, i maiali si misero a grugnire nervosamente, i somari scalciavano e ragliavano e tutti gli altri si dibattevano scompostamente. Il Santo che anche per questo è santo, capì immediatamente la situazione e librandosi in volo facendo loro il segno dell’ombrello (Il gesto dell’ombrello è un gesto volgare e offensivo fatto piegando a L un braccio e colpendo con l’altra mano il lato interno del gomito ) si dileguò con la velocità di un Santo, aoh,se è un santo è un santo. A questo punto, ci si immaginerebbe la didascalia finale ( E nessuno senti più parlare di lui )… col cavolo il giorno dopo stava già su CM ad ammorbare nuovamente i lettori, sia ommini che bestie.