Angelo Sciapichetti, assessore regionale all’Ambiente, e Claudio Netti, presidente del Consorzio di bonifica delle Marche
Il viadotto lesionato sul lago di Castreccioni
di Leonardo Giorgi
Danni al ponte del lago di Castreccioni, «il Comune ha ricevuto 4 milioni e mezzo di euro in 10 anni per la manutenzione». Lo sostiene l’assessore regionale all’Ambiente, Angelo Sciapichetti. «Invito il sindaco Filippo Saltamartini a ritirare le dichiarazioni degli ultimi giorni a proposito dei rischi legati al viadotto di Cingoli, altrimenti sarò pronto a denunciarlo per procurato allarme». Sciapichetti risponde così agli appelli mediatici del primo cittadino di Cingoli riguardo al pilone danneggiato del ponte che sovrasta il lago di Castreccioni e collega il borgo maceratese alla frazione di Moscosi (leggi l’articolo). «Saltamartini – sottolinea l’assessore – continua a dire che la Regione l’ha lasciato solo, ma io stesso ho contattato il comune di Cingoli anche ieri. Lui fa il sindaco dal 2009 e sa benissimo che il suo Comune ha percepito dall’Ato 3 (l’Autorità di ambito territoriale ottimale per la gestione dell’acqua del centro Marche, ndr) negli ultimi dieci anni circa 4 milioni e mezzo di euro per le operazioni di manutenzione straordinaria dell’invaso di Castreccioni». Spese aggiuntive che, secondo un documento diffuso dallo stesso Sciapichetti, il comune di Cingoli aveva segnalato all’Ato nel 2006 e che erano state successivamente riconosciute in un’assemblea con i rappresentanti degli enti il cui servizio idrico era gestito dalla stessa Autorità di ambito. L’assemblea, che si era tenuta il 24 novembre del 2006, stabilì che dal 2006 al 2024 Cingoli avrebbe ricevuto una somma totale di circa 7 milioni e mezzo di euro. «Il viadotto di Castreccioni, che è proprietà del Comune di Cingoli dal 1991 – continua l’assessore Sciapichetti – sarebbe già dovuto essere terminato usando i fondi che il Comune ha ricevuto per anni e continuerà a ricevere. Una corretta manutenzione della struttura avrebbe probabilmente impedito il formarsi delle lesioni e il loro peggioramento». Dura la critica dell’assessore regionale alle dichiarazioni degli ultimi giorni di Saltamartini alle tv nazionali. «L’operazione che il sindaco di Cingoli ha fatto nelle televisioni italiane – conclude Sciapichetti – è stata inqualificabile. Non avrebbe dovuto creare una psicosi del genere. Se lì c’è qualcuno che doveva veramente intervenire è lo stesso Comune, che ha preso anche soldi per farlo».
L’avvocato Claudio Netti mostra una possibile viabilità “panoramica” alternativa al viadotto
Filippo Saltamartini, sindaco di Cingoli, in barca nelle vicinanze del viadotto danneggiato
Dello stesso parere anche l’avvocato Claudio Netti, presidente del Consorzio di bonifica delle Marche. «I milioni di euro ricevuti dal Comune di Cingoli negli ultimi dieci anni – sottolinea più volte l’avvocato – non so come sono stati spesi, dato che non ho visto grandi opere dal 2006 ad oggi lungo il tratto comunale dell’invaso di Castreccioni. Per questo motivo chiedo ufficialmente alla Regione di approfondire gli aspetti legati alle spese di queste somme». Netti scende poi nel dettaglio dei problemi strutturali del ponte, la cui viabilità, secondo il presidente del Consorzio «non è compromessa, come sarà dimostrato dalla prossima prova di carico sul viadotto. Su quel ponte – continua – sono state fatte centinaia di indagini e la quantità di cemento usata nel calcestruzzo è addirittura eccedente in qualche caso. Si dice siano stati montati al contrario 13 dispersori sismici (gli appoggi tra il viadotto e i piloni, ndr). Se fossero stati sostituiti in tempo non ci sarebbero state lesioni». Dispersori sismici che all’epoca della costruzione del ponte erano una novità assoluta. «Proprio per la loro avanguardia – spiega Netti – probabilmente i tecnici della dita Toto hanno commesso un errore in fase di installazione. Ai tempi comunque, il Consorzio aveva avvertito più volte il Comune di Cingoli di non costruire nell’acqua e allestire una viabilità panoramica sulle rive del lago». Tanto che secondo Netti «il ponte rappresenta una bruttura estetica per il territorio e andrebbe demolito».
Viadotto in prima serata su Rete 4, sms di Delrio al sindaco Saltamartini
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10 anni ma guarda un po che strano caso
Visto che Saltamartini è sindaco dal 2009, non può essere ritenuto responsabile dell’ideazione, della progettazione e della realizzazione, ma eventualmente della manutenzione, appunto, dal 2009. Chi c’era prima di Saltamartini?
Ma Sciapichetti si è chiesto: “e se per caso il sindaco avesse ragione?”..
Ho seguito una trasmissione televisiva sul ponte, da come e’ stata presentata sembra che Moscosi sia una un’isola che senza questo benedetto ponte possa essere raggiunta solo a nuoto o con la barca a remi.Ricordiamo che il lago e’ attraversato addirittura da 4 ponti. In questo momento difficile per il territorio dell’alto maceratese causa danni terremoto prima di pensare ai ponti ci sono altre priorità quali : .a) Istruzione (scuole) , .b) Posti lavoro da salvaguardare (stalle, laboratori artigiani, piccole imprese ). . .c) Case (abitazioni da mettere in sicurezza o ricostruire) .poi se ci avanzano soldi pensiamo al ponte oppure si abbatte mi sembra , a mio modesto parere , un’opera inutile e costosa .
Il suo Inutile commento nn merita neanche una risposta però una cosa gliela voglio dire: se chiudono il ponte lei sa quante imprese con sede a moscosi sarebbero costrette a chiudere e quante persone perderebbero il lavoro?!??!!
Immagino nn lo sappia
È facile parlare quando nn si è coinvolti in prima persona !!!
Abbattere il ponte???
Deve essere sicuramente una persone con un intelligenza fuori dal comune per fare un affermazione del genere !!!!
Poveri noi….come siamo messi…..
…mi scusi, ma quale e quante imprese ci sono a Moscosi??…io conosco solo un maglificio…ma poi vogliamo parlare dei soldi che sono stati stanziati per il mantenimento..
E non si sa che fine hanno fatto??? Il sindaco fa tana ora…aggrappandosi al terremoto…non mi sembra che in passato abbia mai lamentato ol problema !!..
Solo per chiarire:
1) i problemi del ponte ( e quindi per le riparazioni) sono emersi perchè è stato costruito con dei difetti genetici (hanno invertito gli appoggi dei piloni). Chi deve rispondere di questo sperpero di fondi pubblici? Il Comune o l’Ente che lo ha realizzato ? Chi deve chiedere il risarcimento dei danni per conto del popolo italiano ?
2) se questo Ponte ha questi difetti strutturali certificati da Autorità statali e regionali di protezione civile che danno un rischio dell’84% (una stabilità del 16%) è o meno un problema di protezione civile ?
3) c’è un diritto dopo il terremoto di veder verificata la stabilità del ponte costruito molti anni fa o è una colpa ?
4) il Comune ha inviato carte e documenti alla Regione (ho personalmente incontrato Assessori e dirigenti vari) per chiedere il finanziamento delle riparazioni del Ponte come è stato fatto in altri Comuni della regione, senza MAI avere una risposta scritta.E’ questo un comportamento corretto a livello di cooperazione istituzionale ?
5) i contributi che il Comune ha ricevuto sono stati corrisposti a seguito di una transazione, che è un contratto che conchiude una lite giudiziaria. Queste somme sono impegate annualmente per la manutenzione ordinaria e ogni anno rendicontate. Possiamo mettere in discussione i bilancio del Comune di anni ?
6) il Consorzio di Bonifica delle Marche che vende l’acqua di Castreccioni anche agli utenti del Comune di Cingoli (cessione ad Acquambiente) incassando circa 420.000 euro l’anno, può pensare che Cingoli abbia a suo carico le spese di manutenzione straordinaria dei diversi ponti ?
7) il Comune di Cingoli che ha avuto diversi danni da terremoto ha tutte le sue Scuole nuove e a norma. A seguito del sisma non ci sono stati danni in nessuna scuola comunale. Il Costo è una rata di mutui molto alta per i cittadini. Noi non cerchiamo assolutamente nulla di più. Abbiamo chiesto un tavolo di concertazione per approfondire i vari aspetti, tra cui la proprietà del ponte e sopratutto in base all’attuale ripartizione delle funzioni legislative e amministrative a chi spetta l’onere di intervenire sulle grandi opere come i Viadotti che sono complessivamente lunghi più di 1 km.
8) andiamo a vedere negli ultimi 10 anni, quanti Miliardi di euro ha gestito la Regione Marche. E poi controlliamo bene come sono stati spesi. Cingoli non ha nulla da nascondere perchè i bilanci sono pubblici e trasparenti.
Ma tutto questo fumo tende a nascondere delle responsabilità vere: chi deve pagare per un Viadotto che ha gravissimi difetti di costruzione ?
X ROMBI : Gentile Signora si faccia un giro nella zona di Visso , Castelsantangelo , Ussita, Bolognola, Sarnano , Gualdo ,Penna San Giovanni ed altri, ( per restare nel maceratese), potrà osservare che ci sono decine e decine di stalle lesionate con la disperazione degli agricoltori e dei pastori che non sanno piu’ dove sistemare gli animali con temperature, soprattutto di notte, che si stanno sensibilmente abbassando , le decine e decine di piccole attivita’ artigiane , laboratori familiari, bar, trattorie , piccoli negozi , pensioni, agriturismi che sommati insieme danno lavoro a centinaia e centinaia di collaboratori che tra l’altro non potranno mai accedere alla cassa integrazione . Ad esempio avra’ letto da CM che Gualdo ha iniziato la scuola sotto un tendone , (pensi allo choc che puo’ subire un bimbo della materna) . Segnalo che Penna San Giovanni ha ancora una strada su una frazione ancora interrotta al traffico . Siccome ormai il terremoto va scemando nell’interesse dei media , e’ piu’ “televisiso” parlare di un ponte a rischio crollo su un bellissimo lago, porta fatturato alla emittente tv e lauti compensi al conduttore della trasmissione. Mi sembra che Casteccioni e Moscosi sia una “penisola” , senza ponte i collegamenti ci sono lo stesso . ( Dimentivo ci sono altri 3 ponti). Come il buon padre di famiglia prima c’e’ da pensare alle urgenze vitali di sopravvivenza , come ho descritto nel mio primo intervento, poi possiamo interessarci di tutto il resto.
Un ponte con gli scaricatori sismici al contrario? In fase di costruzione l impresa sapeva cosa stava facendo? Seguiva un progetto? Lo sapeva leggere ed interpretare? Il progettista e direttore dei lavori dove era? L ente finanziatrice si doveva accorgere come venivano spesi fondi pubblici.un ponte con un tale difetto di costruzione andava riparato subito ma in fondo siamo in Italia e di vicende come queste fatte di leggerezze incompetenze e menefreghismo sono pane quotidiano.
Soldi dati a pioggia senza verificare le reali esigenze, senza un progetto, una verifica delle assegnazioni, un riscontro di fatture. Vergognoso.
Da sempre, attorno alle vie di comunicazioni più strategiche, vedi ad esempio il Canale di Suez, si sviluppano questioni molto complicate che talora infiammano i rapporti tra i grandi del mondo.
Allora la colpa delle crepe del pilone, secondo Sciapichetti sarebbe di Saltamartini e non del terremoto già sotto accusa e imputato di aver fatto tremare il pilone. Il pilone non essendo stato adeguatamente vezzeggiato e coccolato, ha manifestato malesseri dovuti alla scarsa attenzione ricevuta. Curiosità, viva curiosità per la prossima risposta del sindaco a Sciapichetti già suffragato dal parere di un avvocato.
Per Giorgi. In realtà sarebbe interessante sapere chi fu il politico che benedì l’idea del ponte.
Iacobini, forse al comune cittadino dovrebbe interessare di più – oltre, naturalmente, alla messa in sicurezza dell’infrastruttura – la messa in cantiere d’un raddoppio di essa, per snellire il traffico nelle ore di punta. Per limitare al massimo l’impatto paesaggistico si potrebbe raddoppiare con un tunnel subacqueo.
Gentile signora ….forse ha fatto un giro nel paese sbagliato….o ha un ricordo sbagiato
Le chiedo scusa se ha capito che le ho dato dell ignorante ma le assicuro che nn era mia intenzione.
Lei non conosce la mia realtà ( come è normale che sia) come io nn conosco la sua ma nn per questo mi sento ignorante….è cosi …..nn si può conoscere tutto
Con questo le auguro buona giornata
Forse scriverò una stupidaggine, ma Netti mi sembra che sia il legale che ha seguito la ristrutturazione del ponte di Villa Potenza ai tempi di Silenzi. Con la sua parcella si poteva costruire un nuovo ospedale !!!!!.