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Pd nella bufera, Novelli si dimette:
60 amministratori chiedono
la verifica della maggioranza regionale

LO STRAPPO - Il responsabile provinciale rimette l'incarico nelle mani della segreteria. Si va al congresso. In una lettera consiglieri e sindaci accusano alcuni colleghi "che avevano acclamato senza distinguo la scelta di Formica ma che poi sono stati protagonisti di defezioni". Critiche all'alleanza di supporto a Ceriscioli: "Tonino Pettinari segretario regionale dell'Udc, alleata del Pd nel governo regionale, diventa presidente dell'area vasta di Macerata contro il Pd"

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In alto il segretario dimissionario Settimio Novelli. In basso i sindaci Andrea Gentili, Leonardo Catena e Osvaldo Messi

In alto il segretario dimissionario Settimio Novelli. In basso i sindaci Andrea Gentili, Leonardo Catena e Osvaldo Messi

 

di Claudio Ricci

E’ crisi nera nel Pd provinciale dopo le elezioni di Area vasta. All’indomani delle dimissioni irrevocabili – si va quindi verso un congresso – presentate dal segretario Settimio Novelli (annunciate da Cm subito dopo il  risultato elettorale) che lunedì sera arriveranno sul tavolo del direttivo, viene alla luce una lettera firmata da circa 60 tra amministratori (40 consiglieri e 4 sindaci) e coordinatori dei circoli locali che accusa di alto tradimento alcuni esponenti regionali del partito, sindaci e consiglieri ritenuti colpevoli della sconfitta di Ornella Formica contro Antonio Pettinari. Tra i firmatari diversi protagonisti della corsa elettorale come i sindaci di Monte San Giusto Andrea Gentili (individuato in un primo momento come il candidato alle provinciali) e di Montecassiano Leonardo Catena e i primi cittadini di Appignano Osvaldo Messi e di Ripe San Ginesio Paolo Teodori. 

ELEZIONI PETTINARI FORMICA

Antonio Pettinari eletto presidente di Area vasta contro Ornella Formica candidata del Pd

«Ci sentiamo di stigmatizzare e condannare l’atteggiamento ancora più grave tenuto da alcuni sindaci e amministratori del Pd – si legge nella lettera che sta circolando tra tutti gli amministratori Pd – che avevano acclamato senza distinguo la scelta di Ornella ma che poi sono stati protagonisti di defezioni, indice di mero calcolo politico, volto ad anteporre  la salvaguardia delle carriere personali al perseguimento dell’interesse pubblico.». Strategie che secondo i consiglieri democrat della provincia compromettono l’alleanza di governo regionale creando non pochi problemi al segretario Francesco Comi: «Appare inevitabile una seria verifica della maggioranza regionale perché si apre un problema tutto politico. Tonino Pettinari segretario regionale dell’Udc, alleata del Pd nel governo regionale, diventa presidente dell’area vasta di Macerata contro il Pd. E’ evidente una clamorosa contraddizione a meno che non si voglia teorizzare che ogni posizione è legittima purché garantisca dei benefici». Le accuse non risparmiano gli alleati: «Alcuni alleati – continua il documento – pur dichiarando lealtà e sostegno alla Formica in realtà come nelle peggiori pagine della vecchia politica si preparavano a consumare un tradimento che è sotto gli occhi di tutti. Questa vicenda ci insegna che non si può sopportare oltre questo teatrino della politica e noi vogliamo denunciare questo scandalo a fare la nostra parte per cancellare dalla politica comportamenti che la rendono ogni giorno più insopportabile, alimentando il consenso di forze anti-sistema. Riteniamo sia giunto e non più rinviabile il momento di mettere al bando questa politica. Per cambiare bisogna fermare questo agire sconsiderato da parte di chivive questo impegno più come opportunità personale che non come servizio».

Sotto il fuoco degli amministratori democrat anche i colleghi di centrodestra: «Abbiamo assistito alla presentazione di liste senza indicazione sul candidato presidente confluire poi massicciamente e furbescamente su Pettinari. Un centrodestra che vota contro e non per, non propone un candidato ma si coalizza e si aggrega unicamente per far perdere il Pd si pone come inidoneo ad assumere un ruolo di governo riformatore».

comi novelli

Il segretario regionale Francesco Comi e quello provinciale Settimio Novelli

Un documento, questo del Pd, che emerge tra il silenzio imposto dalla segreteria regionale. Bocche cucite da ormai dieci giorni con lo stesso Novelli che non ha più lasciato dichiarazioni. «Ora è più che mai necessario che si riapra immediatamente una nuova fase congressuale per fare chiarezza sui troppi lati oscuri che questo passaggio ha messo in evidenza. Vogliamo anche ringraziare il segretario provinciale che ha anteposto l’ascolto delle esigenze provenienti dagli amministratori e dai cittadini alle analisi strategiche dei calcolatori di mestiere e così facendo ha ben interpretato il senso di questa elezione di Area vasta. Purtroppo  questo tentativo serio di imboccare la strada del rinnovamento, che di certo non poteva essere affidata alla ricandidatura di Pettinari, a cui auguriamo comunque un buon lavoro, è stata strumentalizzata ed ostacolata come dimostrano i numeri da una parte dello stesso Pd. Sono quantomeno grotteschi i richiami all’unità nel post-elezioni alla luce dell’assenza di unità nel momento cruciale del voto.

Questa la lista dei firmatari: Andrea Gentili (sindaco Monte San Giusto), Leonardo Catena (sindaco Montecassiano), Osvaldo  Messi (sindaco Appignano), Paolo Teodori (sindaco Ripe San Ginesio), Giovanni Giri (capogruppo  Porto Recanati), Fausto Cavalieri (capogruppo Potenza Picena), Tonino Nardi (capogruppo  Mogliano), Luca Longo (capogruppo Montefano), Sara Simoncini (sindaco Poggio San Vicino) e  gli amministratori di comunali Valentina Campugiani, Giulia Foglia e Tommaso Gaballo (Potenza  Picena), Mauro Spinelli, Claudia Re e Simona Scopetta (Monte San Giusto), Katia Acciarresi,  Simone Fogante, Cinzia Paolucci, Paolo Carnevali, Graziano Paparelli, Marco De Marchis e  Fiorella Perugini (Montecassiano), Alessio Gianfelici, Rolando Vitali, Vittoria Trotta, Mariano  Calamita, Alessia Tarabelli, Natascia Compagnucci e Lucia Feliziani (Appignano), Paolo Monina e  Massimo Sparapani (Montefano), Massimo Candria (Mogliano), Anselmo Bordi (Belforte del  Chienti), Alfio Verdicchio e Robertino Paoloni (Loro Piceno), Fabio Pierucci (Urbisaglia), Alberto  Bevilacqua e Giovanni Piersigilli (Apiro) e i segretari di circolo Sante Basilli (Ussita, Visso e Castel  Sant’Angelo sul Nera), Tobia De Felice (Appignano), Sarah Gigli (Montecassiano), Benso Antonini  (Montelupone), Sandro Nardi (Treia), Enrico Garofolo (Potenza Picena), Domenico Mucci (segretario del circolo di Urbisaglia), Francesco Giubileo (segretario del circolo di Montefano) e Tonino Di Giulio (segretario del circolo Pd di Penna San Giovanni).

 



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