L’Aida (foto Antonio Tabocchini)
Lo spettacolo allo Sferisterio (foto Antonio Tabocchini)
Turandot, Madama Butterfly e Aida: dalle acque azzurre e profonde del Mediterraneo, lo Sferisterio volge lo sguardo verso le seducenti magie dell’Oriente, fil rouge della 53esima stagione lirica, in scena dal 21 luglio al 14 agosto 2017. Come anticipato da Luciano Messi pochi giorni fa (leggi l’articolo) lo Sferisterio segue le orme di Li Madou, padre Matteo Ricci, il gesuita che partì da Macerata alla volta dell’estremo oriente. Si conclude con la stagione 2017 il triennio “Mappe dell’anima”, iniziato con Nutrire l’Anima nell’anno di Expo e proseguito con Mediterraneo. Tra le novità assolute della prossima stagione c’è sicuramente il debutto del duo registico Stefano Ricci e Gianni Forte nel Teatro d’opera con la nuova produzione di Turandot che inaugura il Festival. Ricci/Forte, duo di registi contemporanei tra i più apprezzati per il loro stile estremo e innovativo, provocatorio ma necessario, con il quale portano in scena un sentimento di solitudine e di rifiuto proprio di una intera generazione. Registi di ricerca hanno la capacità di raccontare i drammi più strazianti del nostro essere con lavori che celano un appassionato amore per l’umanità e i suoi sentimenti. A dirigere l’Orchestra Regionale delle Marche è Piergiorgio Morandi.
Un momento dell’Aida
Dalla Cina al Giappone con Madama Butterfly: il secondo nuovo allestimento in programma e coprodotto con il Teatro Massimo Palermo, realizzato dal regista Nicola Berloffa, al debutto a Macerata con la direzione di Massimo Zanetti. L’Egitto, storicamente porta tra oriente e occidente, è la terza tappa del viaggio con l’Aida metatemporale di Francesco Micheli, ripresa dello spettacolo realizzato in occasione del cinquantenario in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna, che vede il ritorno di Riccardo Frizza sul podio dello Sferisterio. Charity partner della stagione 2017 è Anffas che, fondata nel 1958, opera sull’intero territorio nazionale e conta più 14mila soci suddivisi nelle oltre 160 associazioni locali che garantiscono quotidianamente servizi e supporto ad oltre 30mila persone con disabilità e loro genitori e familiari. Già in occasione dello spettacolo Medea, in programma giovedì 11 agosto allo Sferisterio, l’attore Cesare Bocci, protagonista dello spettacolo e testimonial Anffas, riceverà da Medici senza frontiere il passaggio del testimone, nel segno della continuità d’azione sociale che lo Sferisterio intraprende da ormai 3 anni. È già possibile prenotare i biglietti per la prossima stagione presso la Biglietteria dei Teatri.
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I Sigg. Stefano Ricci e Gianni Forte hanno” uno stile estremo e innovativo provocatorio ma necessario” perchè? proprio con l’opera lirica. Già le melodie Pucciniane raccontano i drammi. Non occorre smantellare una tradizione. Micheli vuol portare “il bel canto” tra i giovani, ed è giusto, e il suo impegno è straordinario, ma lo deve far conoscere con le idee dei compositori e non con le sue idee o con le stranezze di alcuni registri. Mi ripeto ancora una volta: L’OPERA E’ TRADIZIONE. Puccini, Verdi facciamoli riposare in pace.
Mi piace l’idea di affacciarsi, tramite la lirica, all’Egitto di Aida, al Giappone di Butterfly e alla Cina di Turandot.
Tra l’altro, il rapporto LI Madou-Turandot potrebbe essere il pretesto per iniziative culturali di sicuro interesse.
Speriamo solo di non vedere, l’anno prossimo allo Sferisterio, Butterfly in minigonna, Turandot in Mercedes e Aida in jeans……..