Area vasta, Morgoni sulle candidature:
“No ad accordi sottobanco”

VERSO LA NUOVA PROVINCIA - Il senatore del Pd auspica un accordo trasversale tra gli amministratori e incita a proseguire sul tavolo di lavoro lanciato dalla segreteria provinciale: "Spero che non si sovrappongano a questo altri tavoli, meno trasparenti e non riconoscibili"

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Mario Morgoni_Foto LB

Il senatore del Pd Mario Morgoni

Si avvicina la scadenza dell’8 agosto per la presentazione di liste e candidati alla presidenza della nuova Area vasta. In vista del 28 agosto, data in cui sindaci e amministratori dei 57 comuni saranno chiamati ad eleggere il presidente e i 12 consiglieri che collaboreranno con lui, il senatore Mario Morgoni lancia un appello alla trasparenza del processo che condurrà il Pd e le altre forze politiche all’individuazione di un candidato.

«Visto che l’Area vasta non sarà più il parlamentino della politica provinciale ma il luogo della collaborazione amministrativa – commenta il senatore – credo che sia utile ricercare, al di là delle appartenenze (che nei Comuni spesso non sono identificabili vista la presenza di realta’ civiche), un accordo che coinvolga tutti gli amministratori di ogni colore. E che produca un risultato che l’opinione pubblica possa apprezzare come passo coerente verso il necessario rinnovamento della politica e delle istituzioni. Se non fossimo capaci di perseguire questo obiettivo rischieremmo di riprodurre una dialettica politica che nel nuovo contesto si rivelerebbe, a mio giudizio, deleteria e non rispondente al nuovo assetto e ai suoi obiettivi. L’iniziativa della segreteria del Pd provinciale di istituire un tavolo di lavoro sulla questione e’ un positivo elemento di trasparenza e di concretezza. Dal Pd – che ha fortemente voluto questa riforma – e dai suoi amministratori, puo’ partire un’ iniziativa rivolta a tutti gli amministratori e capace di approdare ad un risultato positivo e condiviso».

 

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Il senatore Mario Morgoni con il ministro alle Riforme Maria Elena Boschi

I rischi secondo Morgoni si nasconderebbero in tentativi più o meno nascosti di scavalcare il tavolo provinciale del Pd per arrivare a candidature “a sorpresa”. «Spero che non si sovrappongano a questo altri tavoli, meno trasparenti e non riconoscibili – dice Morgoni – ma pur sempre molto attivi a tessere accordi sottobanco a beneficio non certo dei cittadini ma per salvaguardare interessi, ruoli e poteri del ristretto mondo della politica. Per evitare questi rischi occorre anche assumere l’impegno di rendere onestamente conto ai cittadini dei passaggi e delle motivazioni che porteranno all’ individuazione della candidatura del presidente e della lista dei 12 consiglieri. La fine delle Province e l’avvio della nuova stagione dell’ Area vasta rappresentano una trasformazione rilevante per le istituzioni e per i cittadini. Se ci sta a cuore la riabilitazione della politica cerchiamo di affrontare questo passaggio con la testa rivolta al futuro».



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