di Gianluca Ginella
«Spinta criminogena quasi inarrestabile. Mellino vicino alle ‘ndrine», così il gip Domenico Potetti nell’ordinanza di custodia cautelare con cui ha disposto, su richiesta della procura, gli arresti, eseguiti ieri, dell’imprenditore civitanovese Giuseppe Cerolini e di un suo collaboratore, Giovanni Aldo Mellino, 66 anni, crotonese che risiede a Civitanova (leggi l’articolo). Secondo il giudice c’è un «concreto e reale pericolo» che Cerolini e Mellino «proseguano nelle attività delittuose loro ascritte a fronte della personalità degli stessi, della pluralità delle violazioni poste in essere ininterrottamente e in modo frenetico da almeno cinque anni – dice il gip –, dalla estrema lucidità con cui pianificano, organizzano e portano a termine le frodi all’Erario, procurandosi profitti talmente cospicui da costituire (è ben ragionevole crederlo) una spinta criminogena quasi inarrestabile».
Il giudice aggiunge che si deve intendere che «in assenza di un intervento custodiale, sarà inevitabile la reiterazione delle condotte delittuose». Il giudice in merito alla reiterazione dei reati cita la ditta Adzhi Em-Eood, aperta in Bulgaria da Mellino e verso la quale la Meg srl riconducibile a Cerolini avrebbe emesso 8 fatture nel primo trimestre dell’anno, per un importo di 410mila euro, senza pagare l’Iva. Sul ruolo di Mellino, il giudice cita intercettazioni telefoniche e ritiene sia una figura di spicco nella presunta associazione (in tutto sono 9 le persone indagate come componenti del presunto sodalizio criminale volto all’evasione fiscale). Il gip parla di «indubbie capacità operative» di Mellino e della «sua vicinanza (spesso esibita con finalità di persuasione dell’interlocutore) alle ‘ndrine calabresi» come rivelerebbe, secondo il giudice, il tenore di alcune conversazioni intercettate dagli inquirenti.
Cerolini e Mellino, assistiti dagli avvocati Gabriele Cofanelli e Domenico Basile, compariranno martedì davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia. Per quanto riguarda la misura cautelare i legali hanno presentato istanza al tribunale del Riesame. Due le indagini che la guardia di finanza sta conducendo sulle attività del gruppo Cerolini. Da gennaio sono stati effettuati sequestri per equivalente per circa 21 milioni di euro.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati