Da sinistra: Luca Ceriscioli e il presidente della Commissione bilancio Francesco Giacinti
Da sinistra: Fabrizio Cesetti e Luca Ceriscioli
La Regione si riprende 14 milioni e mezzo di euro che la Provincia di Macerata non ha speso in questi anni e sblocca così fondi che serviranno, tra le altre cose, a sistemare le strade. Entra nel vivo la variazione di bilancio, approvata martedì notte, che ha riguardato anche il trasferimento di fondi legati alle funzioni non essenziali delle Province, ora tornate in mano alla Regione. Si tratta di funzioni come la manutenzione delle strade, i servizi sociali e la scuola e dei fondi a queste collegate che da tempo erano bloccati anche per i vincoli imposti all’ente dal patto di stabilità. «Sono somme che la Regione aveva versato alle Province e che gli enti non hanno speso – spiega l’assessore regionale al Bilancio Fabrizio Cesetti – Somme che vanno sotto il nome di “avanzo vincolato”. Dal momento che le funzioni non essenziali sono tornate alla Regione per legge devono essere ritrasferite anche le risorse collegate a queste funzioni. Non si tratta di tagli ma di un normale trasferimento». Che ha effetto immediato: «Sono risorse che abbiamo sbloccato e che sono già messe in bilancio – dice Cesetti – e servono per coprire le spese. Per il 95 percento andremo a investire». All’orizzonte anche tutti quegli interventi da anni attesi nel Maceratese, che ora potrebbero diventare realtà con le risorse di nuovo disponibili.
A confermarlo anche il governatore Ceriscioli in una nota a commento della manovra di martedì: «Sono in entrata 35 milioni di euro (il totale di tutte somme recuperate dalle Province, ndr) sulle funzioni che ci sono state trasferite dalle province e che riguardano, tra l’altro, la difesa del suolo e le strade ex Anas». Tra le altre novità della manovra di bilancio: «la scelta di ridurre le tasse per le nuove imprese con l’abolizione dell’Irap regionale – dice Ceriscioli – e la conferma delle voci di investimento per cultura, università, industria. La manovra inoltre consente di impiegare 70 milioni di euro complessivi per i sociale – conclude Ceriscioli – riesce a confermare infatti i 60 milioni di euro e prevede un incremento di circa 10 milioni con i fondi europei che da quest’anno iniziano a finanziare questo settore».
(Fe. Nar.)
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Fatemi capire: la regione prende dalle provincie fondi che erano “bloccati” per un totale di 35 mln di euro, di cui 14 dalla provincia di Macerata (poco meno della metà del totale). E che fa la regione? Ridistribuisce per tutti (ne investiranno in provincia circa sette -nella migliore delle ipotesi, perchè ci sono territori più estesi e popolosi del nostro-). Ho capito bene?
Sì, è evidente che i territori ci guadagnano con la soppressione degli enti “inutili”, sì proprio evidente.