di Laura Boccanera
Vince Civitanova rompe gli indugi e accelera sulle prossime amministrative, spiazzando tutti, anche eventuali alleati. Candida Fabrizio Ciarapica, ex assessore ai Servizi sociali della giunta Mobili. Un colpo di gas quello della civica di destra che conferma i rumors che da mesi si rincorrevano sulle ambizioni del candidato Ciarapica. Una candidatura che al momento però non sarebbe condivisa da tutto il centrodestra, tanto che la lista lancia un ultimatum: una risposta in tempi brevi (il messaggio per il centrodestra) o verranno presi in considerazione coalizioni alternative. Il tentennamento di forzisti o delle civiche non spaventa Vince Civitanova che spiega così i dubbi da parte del centrodestra più moderato. «Forse c’è chi, legato ai partiti nazionali, vuole o deve aspettare i risultati delle amministrative di Roma o di Porto Recanati per capire quale possa essere la coalizione vincente o quale il partito egemone – dicono Daniele Centioni e Fausto Troiani – forse c’è chi vuole perdere tempo in modo da poter giustificare le scelte affrettate dell’ultimo momento che pretenderanno di far convergere tutti su un provvidenziale salvatore, ma Vince Civitanova non essendo legata ad alcun partito nazionale, libera da qualsiasi vincolo ha ribadito la volontà di una forte e unita coalizione vincente alle prossime amministrative del 2017 e, soprattutto, capace di affrontare e risolvere i problemi e le criticità di Civitanova». Da qui la scelta di rompere gli indugi e battere tutti sul tempo a più di un anno di distanza dal voto amministrativo per Civitanova. Ciarapica è dunque il primo candidato a sindaco, ma la lista lascia aperta la possibilità di prendere in considerazione altre candidature, o a partecipare a primarie di coalizione. «Ovviamente non siamo contrari alle primarie – scrivono – quando queste siano garanzia di serietà e non farse aperte a clienti prezzolati. Nell’attesa di cortesi riscontri da parte di coloro che vorranno ritrovarsi in una forte coalizione di centro destra, Vince Civitanova continuerà a portare avanti iniziative e battaglie a favore di Civitanova e dei civitanovesi. Se i riscontri non giungeranno in tempi ritenuti utili per una lunga ed impegnativa campagna elettorale, Vince Civitanova si riterrà in dovere di promuovere e partecipare ad accordi di coalizioni alternative».
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ma come fate a presentare un candidato appena indagato??????
e che fate, come berlusconi con bertolaso??????
viene il sospetto che sia un altro accordo segreto per far rivincere il pd.
ma proprio non ce l’avete un altro?
magari uno meno usato??
Ciarapica, per fare il sindaco , ma fatto bene, bisogna avere in testa che cosa si vuole ottenere e fare per Civitanova. Cosa questa facilissima, basta fare tutto il contrario di ciò che hanno fatto, per adesso negli ultimi quattro anni, ma hanno ancora un del margine per qualche nuova chicca. Prendiamo, ad esempio l’attuale sindaco che crede di giocare bene le sue ultime carte e non si rende conto che più cerca di districarsi dall’idea che ci si è fatti di lui e più ci si intreccia. Basta l’ultima, quella di controllare la scoppiettante, fragorosa, Movida del Martedì notte, fino ad inoltrarsi nei meandri del porto tra pericolosi marinai e venditori di pesci senza scrupolo. Poi non lasciarsi influenzare troppo dagli amici di partito e dalle loro indicazioni se sono volte a favorire anche chi ha remato contro ma poi per opportunismo ha srotolato la lingua a mo’ di tappeto. Essere il sindaco di tutti va bene, ma esserlo anche di chi cerca di pugnalarti alla schiena è deleterio, anche perché chi vuole cambiare l’amministrazione sa già quello che vuole ed giusto che essa si dia da fare a favore e della città e dei meno abbienti dei quale ti sei già occupato come assessore e che adesso vede una situazione alquanto peggiorata e dei tanti problemi di commercianti ecc. che non bisogna soffocare tra tasse e divieti, cosa che non fa certamente una città con vocazioni turistiche( basta portare ad esempio l’ultima protesta di Marzetti sulla tassa dei rifiuti che va a penalizzare i B&B. Avere annientato nel corso di tante amministrazioni le possibilità di fare di Civitanova un richiamo turistico da quando veramente ” li milanesi sapevano quant’era bella Civitanova 40/50 anni fa, non significa non provarci ancora e non a forza di serate musicali in piazza che da sole non servono a niente se non a portare i nostri turisti nostrali che alla fine del concerto, se ne vanno precipitosamente per non rimanere invischiati nel traffico bestiale di Civitanova, che adesso se veramente si mettono a costruire il sottopasso in piena estate, forse i nostri amministratori devono fare come i Papi, portare il Comune ad Avignone. Inutile dire che presentando un progetto elettorale, poi non vada disatteso in nessun punto, quindi non promettere niente che si sa che non si può fare. Fare i buffoni con maschera e pinne quando piove al Palas non fa ridere, fa solo vergognare chi ha dato fiducia ad un’ amministrazione che seppur divisa in varie anime più o meno acclarate di sinistra ( naturalmente una sinistra vuota di qualsiasi significato e di estinti riferimenti ideologici ). I consiglieri di maggioranza, appaiono svuotati, degli automi che al momento del voto basta dare una ricaricatina e via col pigio del pulsante. La cementificazione, fatela se serve, soprattutto per costruire case per gli italiani perché sono nati e vissuti in Italia, per gli stranieri che però non devono far pesare il numero dei figli. L’affidamento e i criteri per le case popolari va completamente rivisto. Attenti alle grandi cementificazioni, dove facilmente si finisce nelle mani della Procura. Giustamente, oggi, in Italia, chi è che vede una gru o una escavatrice a pochi metri di distanza e non pensa all’ennesimo imbroglio? Ti consiglio se non l’hai fatto di leggere o rileggere “ Il Principe “ di Macchiavelli, che non è un libricino di cattiverie e cattivi consigli. Leggendolo ti accorgerai che da quando l’ha scritto ad oggi, gli uomini e le situazioni sempre quelle sono.