di Claudio Ricci
(foto di Andrea Petinari)
«La Francia ci ha insegnato l’arte del conversare. Oggi siamo qui per seguire quell’insegnamento, far crescere la nostra civiltà e non cedere al terrore». Sta nelle parole dell’assessore Stefania Monteverde il senso del flash mob di solidarietà alla Francia promosso dall’amministrazione comunale di Macerata e andato in scena questa sera davanti all’arena Sferisterio illuminata dai colori della bandiera francese. Un centinaio di persone hanno partecipato all’abbraccio del capoluogo a Parigi dopo gli attentati di venerdì sera. Tra loro il sindaco Romano Carancini, la deputata Irene Manzi, gli assessori Alferio Canesin, Mario Iesari, Marika Marcolini, Paola Casoni e il presidente dell’ Anpi provinciale Lorenzo Marconi. Tutti insieme hanno intonato la Marsigliese quasi a voler raggiungere il cuore dei cugini d’oltralpe e infondere loro coraggio in un momento così triste per la storia francese.
«Volevamo solo ritrovarci in piazza per fare comunità – ha spiegato Monteverde – Chiacchierare insieme a voce alta è il modo migliore per scongiurare il terrore e la diffidenza per affermare il senso di comunità. Noi oggi siamo con la Francia e con l’umanità». Parlare per scongiurare l’oblio della ragione in favore della paura e dell’odio è il messaggio che si leva da piazza Nazario Sauro.
«Uscire in strada è un segnale concreto a chi invece ci vorrebbe chiusi in casa – ha commentato Manzi – Recuperare il contatto personale anche per un confronto vero fuori dai pericoli di certi opinionisti che hanno preso d’assalto i social». Una testimonianza di solidarietà che Macerata rivolge soprattutto ai cugini della gemellata Issy Les Molineaux. «Ritrovarsi intorno allo Sferisterio che è il simbolo di Macerata è una testimonianza di affetto nei loro confronti – così Carancini – che porteremo con noi il 20 dicembre quando andremo ad Issy per festeggiare con loro la festa patronale della città. Quello che mi ha fatto piacere vedere a Macerata sono i piccoli gesti che ho trovato nella vita di tutti i giorni. Dal minuto di silenzio ad una partita di calcio di bambini a diverse bandiere francesi appese sui balconi e le finestre delle case». L’abbraccio a Parigi si stringe sulle note della Marsigliese intonate dai presenti. «Questo attacco non colpisce solo la Francia – ha sottolineato Lorenzo Marconi – ma qualunque democratico. Ora più che mi bisogna avere la capacità di riaffermare il modo razionale di affrontare le questioni. La violenza porta solo altra violenza. Il parlare in piazza serve a questo: razionalizzare l’emozione per non farsi prendere dalla reazione del momento».
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quanti inni dovremmo cantare a breve..
sarebbe anche ora di cominciare a cantare questa:
https://www.youtube.com/watch?v=pP-9GFMTFKg
https://www.youtube.com/watch?v=QcuVzPYbwzM
Andiamo figli della Patria,
il giorno della gloria è arrivato!
Contro di noi si è alzata
La bandiera insanguinata della tirannia !
La bandiera insanguinata della tirannia!
Sentite nelle campagne
Ululare questi feroci soldati?
Vengono fino alle nostre braccia
Per sgozzare i nostri figli e i nostri compagni !
Alle armi, cittadini !
Formate i vostri battaglioni !
Andiamo ! Andiamo !
Che un sangue impuro
Bagni i nostri campi !
Cosa vuole quest’orda di schiavi,
di traditori, di re congiurati?
Per chi queste ignobili catene,
questi ferri a lungo preparati?
Questi ferri a lungo preparati?
Francesi, per noi, ah! Che oltraggio!
Che rabbia deve suscitare !
Siamo noi che osano pensare
Di ridurci all’antica schiavitù!
Che !?! Queste corti straniere
Detterebbero legge a casa nostra !
Queste falangi mercenarie
Abbatterebbero i nostri fieri guerrieri!
Abbatterebbero i nostri fieri guerrieri!
Mio Dio ! Le mani incatenate
Le nostre teste di piegherebbero sotto il loro giogo !
Ignobili despoti diventerebbero
I padroni del nostro destino!
Tremate, tiranni e voi crudeli,
l’obbrobrio di tutti i partiti,
tremate! I vostri progetti parricidi
riceveranno presto il giusto compenso !
riceveranno presto il giusto compenso!
Si è tutti soldati per combattere contro di voi,
se muoiono, i nostri giovani eroi
la terra ne produrrà di nuovi,
contro di voi saremo tutti pronti a combattere!
Francesi, magnanimi in guerra,
sopportate o trattenete i vostri colpi!
Risparmiate queste tristi vittime,
Che malvolentieri si armano contro di noi
Che malvolentieri si armano contro di noi.
Ma questi despoti sanguinari
Ma questi complici di Bouillé,
tutte queste tigri, che, senza pietà,
lacerano il seno della loro madre!
Amore sacro per la Patria,
conduci, sostieni le nostre braccia vendicatrici !
Libertà, cara libertà,
combatti con i tuoi difensori!
Combatti con i tuoi difensori!
Sotto le nostre bandiere, che la vittoria
Accorri ai suoi virili richiami !
Che i tuoi nemici moribondi
Vedano il tuo trionfo e la tua gloria!
Entreremo nel cammino
quando i nostri antenati non ci saranno più
vi troveremo la loro polvere
e la traccia delle loro virtù
e la traccia della loro virtù
sopravvivere meno gelosamente di loro
che di dividere la loro bara
noi avremo l’orgoglio sublime
di vendicarli o seguirli!
…
….
…
Più chge un flash mob sarebbe stato meglio indire una grande manifestazione di solidarietà, con la richiesta di presenza di tutte le istituzioni, tutti i partiti, i sindacati, le associaizoni.
Purtrppo, fatta così in tono minore, sembra solo una sorta di pubblicità per i soliti presenti
Non male, per una città che presto andrà probabilmente riconosciuta come incubatore del terrorismo. Non sarebbe meglio essere più prudenti prima, che cantanti poi?
prima li accolgono a questi animali,dandogli vitto e alloggio,senza porsi minimamente il problema di chi sono,da dove vengono e se hanno diritto di rimanere qua a spese nostre,poi fanno le cerimonie commemorative….ipocriti.
@ Tramannoni.
Incubatore del terrorismo? E perché?
Qualcuno forse sta dicendo che Merano è incubatore del terrorismo? Non mi sembra, eppure lì hanno arrestato una personalità importante del mondo arabo che organizzava cellule terroristiche…forse che a Merano non possono cantare la Marsigliese perchè avevano la serpe in casa e non lo sapevano?
Difatti nel 1795 la Marsigliese s’impose come inno nazionale francese proprio perché negli anni immediatamente precedenti era stata cantata da gente che aveva aperto un sacco di salotti dove s’insegnavano l’arte del conversare ed il bon ton in genere.
molto indovinata anche la scelta di far risuonare queste voci celestiali, questo coro sublime non davanti alle sedi delle istituzioni ma davanti al tempio del canto lirico…
Non lasciamoci ingannare dalle apparenze, anche se ben confezionate. Ci sono regie che lavorano nascoste nell’ombra che usano abitualmente media di informazione di massa per manipolare l’opinione pubblica, per giustificare la guerra, quando basterebbe non fornire più le armi all’ISIS.
Viviamo in un mondo manipolato e spesso ci vengono dette bugie e falsità spacciandocele per verità.
Con la guerra tutto è perduto.
«Certo che con’inno così puoi pure anna’ a mori’»
( https://www.youtube.com/watch?v=1OF4N6zWDx0 )