Quando un commento condiviso in rete può rovinare non solo la reputazione ma anche gli affari di un attività. E’ quanto sarebbe successo al ristorante “Le Criniere” di Montecassiano dopo alcune recensioni comparse sul portale americano Tripadvisor che consente ai visitatori di conoscere un locale – hotel, ristoranti, bar – tramite i commenti (in anonimato) degli utenti iscritti. «Negli ultimi mesi abbiamo avuto un calo drastico dei clienti dovuto ad alcuni commenti negativi a cui abbiamo cercato di rispondere nel sito ma senza successo – così il titolare e cuoco dell’attività Paolo Monachesi – E’ inaudito che un sito accetti qualsiasi tipo di critica, sia positiva che negativa, su ristoranti, bar, alberghi senza avere la benché minima certezza che quel commento sia reale e fatto da una persona che effettivamente sia stata in quel ristorante. Abbiamo allora deciso di aderire alla campagna di “Italia a Tavola” per dire basta a TripAdvisor e al suo sistema di anonimato, di false recensioni e di conseguenza di classifiche totalmente truccate. Non si stanno contestando eventuali critiche, che è giusto che ci siano, quanto il metodo che sta alla base del sistema. Il problema è che ci si può nascondere dietro ad un nick name e molti commenti potrebbero essere pilotati in senso positivo o negativo come è successo per il nostro ristorante. Negli ultimi mesi abbiamo avuto un calo drastico. Abbiamo anche risposto ai singoli commenti e ne abbiamo parlato con un avvocato che però ci ha sconsigliato di intraprendere qualsiasi azione perché sarebbe tempo perso».
Ma i problemi non finirebbero qui. «Dallo stesso portale abbiamo ricevuto dei pacchetti in cui si proponeva la vendita a 50 euro di 10 recensioni positive per il nostro ristorante – continua Monachesi – oppure messaggi di persone che vogliono mangiare gratis e se non accetti ricevi recensioni negative. A questo punto abbiamo pensato alla polizia postale ma anche in questo caso si potrebbe fare ben poco visto che la società che gestisce TripAdvisor ha sede negli Usa».
(Cla.Ri.)
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Il problema è anche un altro solitamente si commenta in modo negativo, anche come rivalsa quando ci si trova male, ma quando si sta bene non si sente il bisogno di commentare, quindi molto spesso il commento diventa quasi un ricatto e poi come dice il signore dell’articolo, se uno si è trovato male potrebbe anche dirlo in faccia al ristoratore piuttosto che nascondersi dietro una tastiera. Ultima cosa è che ci controlla Tripadvisor?
Controllando Tripadvisor si nota che in tutto il locale ha 17 recensioni…di cui solo 6 tra scarso e pessimo…per di più la maggior parte delle persone che hanno fatto le recensioni hanno tutte o quasi sopra le 10 recensioni…tra tutti i corsi di web-marketing e web-reputation che ho frequentato posso quasi assicurare che di account finti non si può parlare…se le persone nn si sono trovate bene non si sono trovate bene punto….poi mi sembra anche assurdo rispondere prepotentemente alle persone..la risposta del locale è nata non per attaccare ma per dare spiegazioni e chiedere scusa…in conclusione…il problema non è tripadvisor ma l’ignoranza di chi crede di saperlo usare e invece non è capace
sono pienamente daccordo
Alcuni Ristoranti ed alcuni Alberghi di livello elevato hanno un addetto che, ad ogni recensione negativa, risponde cortesemente e confuta quanto il cliente “negativametne impressionato” scrive.
Però, se si vanno a leggere talune recenzioni, molte sembrano messe proprio a bella posta, per dare giudizi (positivi o negativi) della struttura.
Sembrano recenzioni “finte”, quasi come se ci fossero amici/parenti che scrivono recenzioni stupende e altri amici/parenti dei “concorrenti” che invece affossano volutamente la struttura.
Mi sembra di ricordare che, in altre nazioni, taluni siti di confronto/recenzioni abbiamo ricevuto multe per commenti “farlocchi” appositamente inventati ad arte.
E se non ricordo male mi sembra di aver letto che alcuni esercenti italiani, di livello alto, abbiamo ricevuto proposte di “commenti positivi” da inserire in questi siti, ovviamente dietro pagamento di una commisisone…
Tra l’altro più volte mi è capitato di leggere i commenti di taluni alberghi/resort RICONOSCIUTI INTERNAZIONALMENTE di livello elevastissimo e di rimanere un pò basito: non mi sembrava possibile che, assieme a commenti entusiasti e fortemente positivi (struttura perfetta, impiegati bravissimi, pasti da favola, camere da sogno, ecc. ecc.) ce ne fossero altri assolutamente negativi (cibo scadente, camere sporche, assitenza penosa, ecc. ecc.)
Poichè tale strutture erano veramente di livello altissimo, con tanto di certificazioni, riconoscimenti e di premi, era veramente strano, TROPPO strano che ci fossero decine e decine (in alcuni casi centinaia) di comenti PESSIMI, di critiche assolutamente feroci…
… L’impressione che ho avuto è che tali commenti fossero “finti” (l’impressione era che magari qualcuno avesse pagato, per fare commentare -da terrzi- negativamente un concorrente)
«Sono pienamente d’accordo a metà col mister»
Ottimo agriturismo, gente cordiale e prezzi buoni se magna vè. Abito a S. Egidio e vi garantisco che quanto dico corrisponde a realtà.
Bella scoperta .-.
e’ la societa’ piu’ inaffidabile e auto controllata che c’e’
Da recesore di trip confermo cmq che il sistema è completamente fuori controllo e che si basa solo sull’ etica e sulla correttezza delle persone che scrivono…e spesso sono o in malafede o false addirittura..
http://www.altalex.com/documents/news/2015/07/22/tripadvisor-recensioni-tar-roma-9355-del-2015
Assolutamente non deve esistere l’anonimato in questo tipo di valutazione, la società stessa non deve pubblicare scritti di anonimi.
Invece controllando i commenti quasi sempre negativi almeno che non siano autocelebrativi come quelli dei politici che di solito vengono criticati e duramente e giustamente bastonati seppure a furor di parole, non si avverte questo comportamento di rifiuto degli stessi. Infatti controllando sia su CM che sul sito specifico Trippapienapoliticiansadvisor ( trad. Consulenza su come riempire le trippe dei politici ), si nota che più glie se ne dicono, più continuano imperterriti a frequentare gli stessi ristoranti ( qui la parola ristoranti viene usata come metafora dei luoghi dove solitamente i politici concludono i loro affari). Un esempio nostrano è la recente elezione del sindaco di Macerata. In un paese dove l’intelligenza viene usata per scandagliare, raffrontare, verificare la bontà dei trascorsi, passare al setaccio tutto ciò che tra il dire e il fare ci si è messo di mezzo il mare, per chiedersi perché fanno la loro comparsa trenini che bloccano il già intasato traffico o perché si parla per mesi di un improbabile e gigantesco swatch di plastica costato l’ira di Dio o meglio l’ira di tanti cittadini, perché la chiesa ci ha messo di suo in tutta la faccenda ma non i soldi ma prediche e buoni consigli, mai e poi mai si rifarebbero gli stessi errori. E invece, No! Si rifanno, si rimettono sugli scranni se non le stesse persone ( questo non è il caso di Macerata ) cloni perfetti ,mentalmente simili, scappati da provette di laboratorio accidentalmente cadute in terra e da cui sono scappati i geni del DNA. Certo qualche genio si è perso e si nota quando questi cloni aprono bocca per dire cosa vorrebbero fare, come vedono le nuove Marche, che stavano tanto bene quando si stava male, quando nessuno tagliava le viscere dei marchigiani senza che avessero un letto e prima di morire o di stancarsi a fare tutte quelle cose che ti chiedono di fare che diventano lunghe, costose, mentre loro non fanno le file e forse neanche pagano per tutta quella serie di favori chi i politici hanno l’abilità di chiedere o di far chiedere all’amico dell’amico. Ed io devo farmi amministrare da questi furboni che confondono l’idiozia per furbizia, Mi sono stancato questo concetto lo spiego un’altra volta. Concludo chiedendo chi per voi è più buono, il fu Spacca o Ceriscioli supini a tutto prima di arrivare al potere e poi entrambi grandi statisti e supercondottieri delle provincie marchigiane in attesa che diventino romagnole o abruzzesi. Chiudo con Leonida Rubistein: “ Chi mangia con la bocca si riempie lo stomaco, chi mangia con l’anima si riempie d’aria”.
L’email con la proposta di avere 10 recensioni positive per 50 euro,va stampata e consegnata alla procura della repubblica.
io quando vado in un posto, ( e mi capita di girare abbastanza spesso) consulto tripadvisor, sia per le cose da vedere, che per i posti dove fermarsi a mangiare e devo dire che fino ad ora, ho trovato sempre riscontro alle recensioni trovate in rete. Bisogna usare un pò di scaltrezza anche nel valutare le recensioni; un esempio: poco più di un anno fa, sulla costa un locale ha cambiato gestione ed in poco tempo è balzato in testa alla classifica dei ristoranti del paese, quasi tutti commenti da 4/5 pallini,, il n2 in pochissimo tempo, io ci sono andato ed effettivamente vuoi per il fatto che ad inizio la proprietà voleva farsi un nome, vuoi perchè si mangiava bene a prezzi accettabili aveva una ottima reputazione. Forse troppo… ci sono tornato più volte e sempre con soddisfazione.Poi scende improvvisamente e di parecchio nella classifica cittadina, cose è successo? vari commenti negativi o molto negativi gli hanno fatto abbassare il rating, vado a vedere chi ha scritto ed erano account di persone aperte pochi giorni prima della recensione e con una o al massimo due recensioni. Morale: qualcuno invidioso o preoccupato del successo del nuovo locale aveva aperto account falsi e dato giudizi pessimi per abbassare la classifica, torno a mangiare in quel locale ed il servizio e le pietanze erano esattamente sempre ad ottimi livelli di qualità/prezzo.
Quindi vi dò un consiglio, andate pure tranquillamente su Tripadvisor ma valutate se chi scrive ha un certo ” curriculum” di recensore, ( da quanto è iscritto e quanti contributi ha inviato, e cosa non secondaria quanti “voti utili” ha collezionato) quelle sono le recensioni più affidabili e sicure. io sono iscritto e lo frequento dal 2008 e a me non ha mai dato nessuna sorpresa.
Ultima cosa: è utilissimo anche il forum dove si possono trovare consigli e furbizie di ogni tipo anche sulla destinazione che si vuole visitare e non solo su ristoranti o attrazioni turistiche, risparmierete diversi soldini in guide, e poi le maggiori città sono anche scaricabili sul cellulare e potete consultare tutto di quel posto anche senza connessione internet ( funzione utilissima quando si è all’esetro)
PS: Non sono un dipendente di Tripadvisor 🙂
Vi ricordate un certo Luigi Veronelli ? Una grande firma del giornalismo enogastronomico.
Lui i cibi li assaggiava in anonimato e poi scriveva le recensioni su carta stampata, il limite dei social è proprio questo.
Si da la possibilità a tanti di giudicare senza avere un palato raffinato e professionale.