L’ex ministro Cecile Kyenge, a cui era stata rivolta una scritta offensiva (“Kyenge torna in Congo”) si costituirà parte civile all’udienza preliminare in cui è imputato al tribunale di Macerata il responsabile provinciale di Forza Nuova (e candidato sindaco per Macerata) Tommaso Golini. Questa mattina era presente al tribunale di Macerata il legale dell’ex ministro, l’avvocato Gian Andrea Ronchi. Già oggi la Kyenge voleva costituirsi parte civile ma l’udienza è stata rinviata al primo luglio per un difetto di notifica. Oltre alla Kyenge si costituirà parte civile l’Arci, assistito dall’avvocato Fabio Baglioni. I fatti contestati a Golini risalgono alla notte tra l’8 e il 9 maggio del 2013 quando qualcuno, per la procura il responsabile di Forza Nuova, aveva apposto un manifesto al’ingresso della sede del Pd di via Spalato, a Macerata, con la scritta. “Kyenge torna in Congo”. A Golini, che ha sempre respinto ogni addebito, viene contestato il reato di propaganda di idee fondate sull’odio razziale, etnico e religioso.
(Gian. Gin.)
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