Residenti sul piede di guerra a Piediripa per le centinaia di cassonetti dei rifiuti usati accatastati in un’area di proprietà del Comune di Macerata dalla scorsa estate. A farsi portavoce è Marco Bernabei, titolare di un’attività in zona, il quale precisa subito che non ha intenzione di candidarsi alle prossime elezioni. «La mia non è propaganda politica ma solamente la denuncia dello scempio in cui viviamo da mesi. Dopo un paio di mesi dallo stoccaggio autorizzato dei cassonetti, nel luglio 2014 abbiamo scritto al sindaco Romano Carancini per segnalare che molti dei contenitori erano pieni, che nella zona si era diffuso un odore nauseabondo oltre al pullulare di insetti e per chiedere che venissero rimossi».
La segreteria del sindaco rispose qualche giorno dopo che la situazione era temporanea e legata all’esigenza di stoccare i cassonetti eliminati dall’area urbana della città in seguito dell’entrata a regime del “porta a porta”, oltre a spiegare che alcuni cassonetti erano stati portati pieni per un disguido, dovuto alla temporanea e breve indisponibilità delle macchine compattatrici.
«Da allora, però – continua Bernabei – nulla è cambiato, l’estate sta per tornare e i cassonetti sono ancora lì anzi, ormai formano cataste alte diversi metri. Questi contenitori sono stati usati perciò rappresentano un rifiuto essi stessi. Come tali devono essere tenuti in luoghi adibiti a questo. Non in quella zona dove vivono tre famiglie a distanza di 100 metri e dove operano diverse attività, di vario genere. Tra l’altro in passato quell’area era stata usata per far scendere l’eliambulanza. Non si può fare una discarica tra le case».
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Sarebbe da chiarire il perchè le tre famiglie che vivono in zona non hanno mai esposto il problema.
Le conosco e con me non hanno mai posto la questione.
Comunque è giusto che l’ Amministrazione risponda.
Se i cassonetti sono stati stoccati senza essere stati preventivamente lavati, allora credo si possa pensare ad una intimazione in tal senso a chi li ha messi lì…..
Quanto al fato che siano rifiuti……
Li vicino c’è la ORIM che tratta rifiuti ” speciali” e che ha già creato problemi .
Credo che, in quel senso l’ attenzione vada posta altrove.
Sono convinto che presto ne sapremo qualcosa di più.
Prove di apertura di campagna elettorale.
avvisate la Curia, ultimamente fa miracoli!
Li rivogliamo nei nostri rioni! Basta con questo scempio di spazzatura per le strade! Finiamola con la concorrenza a Napoli!
La soluzione più logica, economica, e decorosa sarebbe stata quella di lasciarli dove stavano. Ovvero nelle vie di quartieri cittadini e proseguire la raccolta come in precedenza. Di fatto non si comprende quali vantaggi ci siano con il nuovo metodo di raccolta, tutt’altro che decoroso e diciamo pure igienico. Ogni giorno e in tutte le ore della giornata sacchetti ovunque lungo i marciapiedi, e mezzi del Cosmari che girano in continuazione creando problemi anche alla circolazione con le continue soste per caricare i sacchetti. Non dà meno molti, che risiedono fuori, lasciano i sacchetti nei pressi di altri condomini dove si trovano a parcheggiare per motivi di lavoro o altro. In sintesi, non andando oltre, non è certo bello tutte le mattine vedere C.so Cavour e le altre vie addobbate con sacchetti che seppur “colorati” sono sempre monnezza e che, scusate ma dimenticavo, siamo anche costretti a tenere in casa per rispettare i giorni di raccolta.
La plastica magari è riciclabile ma la resina ?????
Alcuni erano pure non svuotati e davano cattivo odore. Avvisai i responsabili, ma come al solito i consiglieri comunali sono solo dei rampi pallle. Ha fatto bene l’imprenditore Marco Bernabei a mettere in risalto il problema. (lo ricordo presidente della Circoscrizione Piediripa molto attivo). La zona è commerciale e urbanizzata, questi depositi possono essere posizionati in zone di smaltimento. Oppure essere commercializzati a breve tempo.
Su CM si continua a leggere articoli su cassonetti e altre amenita’ (sono brutti ma non puzzano ne’inquinano) e non ho ancora letto una riga sul’ennesimo progetto di centrale a biomassa presentata in provincia, per la pluribistrattata zona del Botontano (cave di breccia, pannelli solari, discarica provinciale e adesso centrale a biomassa). Siete sponsorizzati?
Fabrizio come ti ho detto su facebook ed ora anche qui le famiglie residenti hanno esposto il problema a tempo debito e con le giuste maniere gia a luglio 2014 . Ma nulla di fatto. E come ti ripeto non è che se uno non sbraita in pubblico allora vuol dire che non si stia impegnando in privato, a luglio personalmente telefonai ad ARPAM , PROVINCIA , comune e COSMARI … I risultati sono visibili…. NULLA !!! Adesso basta , quanto ai vicinati ( ORIM ) quando sbagliano ne rispondono ma resta il fatto che sono autorizzati, soggetti a controlli ed organizzati per fare il loro lavoro.
Ma sì, torniamo indietro!!!!
Napoli????
Macerata è arrivata al 78% di differenziata grazie al porta a porta,
Ma di cosa parliamo??
Sempre i soliti provinciali a straparlare male napoli e perchè roma o lo stretto di brindisi dove alloggiano container di chissa ??indagavano e poi spariti ve lo meritate e anche peggio visto che li avete voluti voi i vostri rappresentanti ministri e senatori. E Napoli è la capitale dell’italia e l’italia rappresenta tutti noi genere che ci meritiamo.
intanto a Macerata:
http://postimg.org/image/lyd7nqzxj/
http://postimg.org/image/4yiw7g5tv/
qualcuno non potrà neanche salire in auto stamattina…
grazie all’assenza dei cassonetti, i maceratesi esasperati non sanno più come liberarsi dai rifiuti.
Le vostre statistiche (78%) mascherano l’evidente malcontento
Paolo Patrassi ha centrato in pieno la situazione.
Ogni altra discussione è futile.
I cassonetti andavano lasciati dove stavano.
E’ uno schifo doversi tenere dentro casa per più giorni alcuni rifiuti per poi lasciarli per strada, ma che schifo ma dove stiamo? cosa siamo diventati?
E’ civiltà questa?