Andrea Cecconi, Giovanni Endrizzi (in piedi) e Carla Messi
di Gabriele Censi
(foto di Lucrezia Benfatto)
Un affare da 86 miliardi di euro. Slot machine, “Gratta e vinci”, vlc, giochi on line, in Italia il gioco d’azzardo è diffusissimo: siamo dopo gli Usa e la Cina in cima alla classifica mondiale, contendiamo il terzo posto al Giappone. Su questo tema si sono confrontati i militanti del Movimento 5 stelle di Macerata stamattina all’Hotel Claudiani. La candidata sindaco Carla Messi, alcuni candidati consiglieri regionali e i cittadini intervenuti hanno ascoltato la relazione del senatore Giovanni Endrizzi e del deputato Andrea Cecconi sulla proposta di legge di M5S che è stata approvata in commissione all’unanimità ed è ferma per “mancanza di copertura”. Endrizzi con l’aiuto di tavole e esempi spiega il fenomeno della dipendenza dal gioco che ha assunto un rilievo enorme per i numeri e per la pericolosità sociale. “Vogliamo che parte dei proventi della tassazione sul gioco vadano – dice – al reddito di cittadinanza. Perchè tanti di quelli che sono in stato di indigenza sono vittime di questa patologia. Lo stato sottovaluta l’entità del fenomeno che supera in quantità l’insieme dei tossicodipendenti e degli alcolisti e non interviene allo stesso modo con politiche socio-sanitarie e di prevenzione”.
Secondo l’ultima indagine parlamentare citata da Endrizzi (2011 con dati 2008) sono classificati come giocatori” compulsivi” oltre 700 mila persone mentre circa 3 milioni sono quelli “problematici”. Numeri che le stime aggiornate danno in aumento. A rischio soprattutto i minorenni che nonostante il divieto di legge hanno nella pratica libero accesso al gioco. “Vogliamo dare poteri di intervento ai sindaci nelle regolamentazioni delle autorizzazioni su luoghi e orari- spiega Endrizzi – e alle Regioni, alcune lo hanno fatto, chiediamo di destinare parte della spesa sanitaria su questa emergenza. Intorno al gioco prosperano organizzazioni criminali che hanno anche potere di influenza sulle scelte politiche quindi la battaglia deve partire dal basso. Con la presa di coscienza dei cittadini sul danno sociale di questa pratica. La dipendenza nasce da meccanismi psicologici che se conosciuti si possono arginare. Siamo dipendenti anche da questa politica a cui deleghiamo la soluzione dei nostri problemi, non importa se abbiamo il 3 o il 30 % dei voti, l’obiettivo è diffondere una nuova consapevolezza, solo così possono cambiare le cose, nel comune come nella regione e in Italia.
Andrea Cecconi ha illustrato la proposta di legge nel dettaglio che prevede l’introduzione di un tesserino personale per giocare, l’abolizione della pubblicità. avvertenze ben visibili e veritiere: “Non possiamo dire che si vince per una percentuale che comprende nel totale anche un grattino pagato 5 euro che dà un premio equivalente di 5 euro… al massimo si è pareggiato, ma poi al 90% si rigioca perdendo”. E poi ancora: attività di prevenzione e sostegno ai malati con progetti finanziati come per le altre dipendenze.
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Ma io non capisco …..se c’è libertà o… I soldi sono miei se io voglio mangiarmeli tutti o giocarmeli a carte o regalarli al primo che passa , a voi cosa ve ne frega….
su 30 presenti quanti erano 5 stelle?
@polvero…Non è proprio così come la mette Lei. Le ricadute in termini di costi per la collettività vanno tenute in debito conto, proprio come per le altre dipendenze, mentre le società private (dove a guardare bene ci sono partecipazioni anche di politici o ex politici) guadagnano a mani basse, protette da una legislazione a dir poco ‘amica’. Ma tant’è! Questo Paese sta andando in rovina anche per l’incarico dei cittadini che non si lasciano coinvolgere e pensano ai fatti loro e facendoci così del male da soli…
Soprattutto liberarsi dei partiti. L’unico partito al quale ogni parlamentare o eletto in enti locali, dovrebbe essere il partito che impone il rispetto della costituzione Italiana. Con tale rispetto si fanno sia gli interessi dei poveri che dei ricchi; meno quelli dei ladri e dei nullafacenti. Evidentemente, che questo ai partiti, data la categoria di appartenenza non può star bene.
Mah non mi sembra un problema prioritario oltretutto sono leggi statali a cui un sindaco non credo possa fare molto, quindi perché non parlano dei problemi di MC invece di fare lotte inutili. ???
L’ideale sarebbe un referendum comunale per confinare il gioco d’azzardo in un unico luogo (un casinò).
sono a favore del 5s ma questo di macerata non riesce a entrare nella logica dei veri problemi, sembrano che vivano in un altro pianeta, non si contrasta un carro armato con arco e frecce, svegliatevi ci vuole altro, bisogna sputtanare, farsi valere e alzare il tiro. armarsi delle loro stesse armi, non avere paura e portare ai cittadini le soluzioni istantanee dei vari problemi veri che ci affliggono.
forza e coraggio senza paura.
i cittadini saranno con noi.
w grillo