Cronaca di una passeggiata
domenicale in centro
tra immondizia e degrado

MACERATA - Il foto-racconto di un lettore che ha condiviso una visita nel cuore cittadino con un amico svizzero, percependone il disagio alla vista dei rifiuti incontrati sul cammino. Da viale Leopardi all'incompiuta Longarini fino a Fonte Maggiore e viale Puccinotti tutte le discrepanze fra le bellezze della città e lo stato di sporcizia in cui versano le due aree
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Una passeggiata con il mio amico Hans”. Sembra un tema spensierato quello dedicato da un nostro lettore al gradevole momento condiviso con un amico svizzero domenica mattina a Macerata. In realtà l’esposizione racconta minuziosamente il degrado incontrato durante il tragitto attraverso il centro storico e immediatamente fuori dalle mura cittadine. Un report in cui il contrasto tra l’amenità dell’architettura maceratese entra in agghiacciante contrasto con “le lordure”(come le definisce lo stesso lettore) lasciate per strada o nelle strutture di servizio pubblico.

Lu greppu sotto le mura da vora

La scarpata sotto viale Leopardi, “Le mura da vora”

«Hans è un mio amico svizzero che è venuto a farmi visita – così l’incipit del racconto – La scorsa domenica mattina siamo andati a fare una passeggiata per Macerata. Siamo partiti da Viale Leopardi (le mura da bora) e subito Hans ha potuto ammirare il magnifico panorama che, da quella parte di Macerata, si può osservare. Esso spazia da Cingoli fino al Monte Conero. Ma camminando e contemplando la innegabile bellezza del paesaggio, vedevo che l’occhio di Hans si posava su lattine di Coca Cola o bottiglie di birra graziosamente adagiate sulle aiuole. Se ci si affaccia alla ringhiera, poi, e si guarda il dirupo sottostante la vista può essere rinfrancata da cartacce e rifiuti vari.

Parcheggio sotto Viale Leopardi1

parcheggio Garibaldi, un particolare

Arrivati all’ascensore di Via Leopardi (sporchissimo) e scesi nel sottostante parcheggio la nostra conversazione è amabilmente continuata mentre le tante lordure incontrate  accompagnavano il nostro cammino. Hans faceva finta di non vedere per non offendere il suo amico italiano; però, conoscendolo, riuscivo a percepire i lievi movimenti dello sguardo e sapevo cosa pensasse. Poi, la nostra passeggiata ha costeggiato l’”Incompiuta Nord” ormai invasa dalle erbacce ed allora il nostro amico svizzero non ha potuto resistere alla tentazione di chiedermi il motivo di quei viadotti abbandonati.

Un divano per ammirare fonte maggiore

Un divano per ammirare fonte maggiore

Come faccio a spiegare il piano di ricostruzione di Macerata, Longarini e storie di quaranta anni fa? Taglio tutto con un “errore di progettazione” e continuiamo a parlare del più e del meno fino a quando non arriviamo alla Fonte Maggiore. E di fronte a questa magnifica opera ed alla amenità del luogo lo sguardo di Hans si è illuminato. Ma anche in un posto magnifico come quello, ha fatto la sua irruzione quel virus che sta corrodendo il nostro paese: scritte sui muri, sporcizia, una sacchetto di immondizia a terra e, perfino, un divano abbandonato e lasciato li non certo per ammirare la bellezza del posto. Chiudiamo la mattinata in Viale Puccinotti potendo ammirare delle belle panchine di marmo imbrattate di vernice. La nostra passeggiata domenicale è finita ed  io ed Hans possiamo andare a pranzo.

PS: quale è lo scopo di questo racconto? Nessuno. Solo lo sfogo di un italiano stanco di vergognarsi di essere tale».

 

 

 

Street art in Viale Puccinotti

Street art in Viale Puccinotti

il cocktail abbandonato a Fonte Maggiore

Rifiuti abbanodnati a Fonte Maggiore. Sul muretto anche un bicchiere con un cocktail

Ascensore svizzero e pulizia italiana

L’ascensore di viale Leopardi, il pannello è molto sporco

Antico e moderno alla Fonte Maggiore

Antico e moderno alla Fonte Maggiore

raccolta differenziata a Fonte Maggiore

Raccolta differenziata a Fonte Maggiore

 

 

 

 

 

 

 

 



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