di Donatella Donati
“Dopo l’11 settembre è cambiato qualcosa anche qui a Recanati, per noi di origine marocchina. Anno dopo anno abbiamo percepito l’insorgere della diffidenza”. Così mi ha detto stamattina la giovane Kadjgia, cittadina italiana, madre di tre bambini nati in Italia e, come mi confessa subito, dell’Italia innamorata. Tanto più non s’aspettava che a suo fratello, studente dell’Istituto tecnico industriale di Recanati, potesse accadere quello che poco prima le aveva raccontato, sconvolto, al telefono.
Il ragazzo, che era stato invitato, mentre era nel corridoio della scuola con un compagno, a chiudere una porta che dà all’esterno, avendo visto che fuori c’era una bidella che doveva rientrare, ha risposto: “Non chiudo perché c’è la bidella”. Non s’aspettava che lei, infuriata, replicasse: “Bidella lo dici a soreta,” aggiungendo un aggettivo insultante e la parola jihadista. Il ragazzo, insieme con il compagno, è andato subito dal preside, per denunciare l’aggressione verbale, minacciando anche una querela alla bidella.
Di tutto questo sono venuta a sapere per una coincidenza singolare, perché avevo cercato qualcuno della famiglia Boukal, conosciuta nella metà degli anni Ottanta a Recanati, quando ero preside nella Media “Calcagni”, frequentata da due ragazzine della prima generazione di immigrati islamici. Il padre era venuto a iscriverle e io gli avevo chiesto, come di regola, se voleva che le figlie si avvalessero dell’insegnamento della religione cattolica: “Il Signore Dio è uno solo,” aveva risposto, “le mie figlie devono conoscere la religione dei loro compagni di classe”. Il signor Boukal veniva spesso a scuola per informarsi sul loro andamento e un giorno mi invitò a pranzo a casa sua: un’occasione memorabile. La casa era nel quartiere popolare “Le Grazie”, arredata in stile arabo con semplicità. A tavola era pronto il Cuscus, un piccolo vulcano fumante, nella cui cavità c’erano profumati pezzi di carne. Eravamo seduti in cerchio: lui, la moglie e le due figlie. Essi mangiavano prendendo il Cuscus con una mano e coprendosi la bocca con l’altra, ma a me diedero un cucchiaio. A metà pranzo Boukal andò a lavarsi le mani, tornò con il Corano e disse: “Lo apro nella pagina dove si parla di Maria di Nazareth. Questo lo faccio in suo onore”. Provai per quella famiglia una viva ammirazione e un’amicizia sincera: perciò in questi giorni così faziosi e carichi di ostilità ho sentito il desiderio di ricontattarla, per esprimerle la mia solidarietà.
Non immaginavo che nella civile Recanati mi sarei imbattuta in un episodio così triste e scabroso, e anche per questo ho telefonato al preside, il professor Giovanni Giri, che ha confermato l’episodio e mi ha detto che aveva già concordato un piano d’azione con la segretaria e che lunedì prossimo avrebbe avviato un’indagine e aperto una pratica disciplinare. Anche lui era sdegnato che proprio in una scuola, luogo di integrazione e di formazione civile, fosse avvenuto un fatto così grave.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Borgo selvaggio…
Medaglia d’ oro
Se ho ben capito, credo sia stata la bidella ad aggredire verbalmente lo studente. A questo punto mi viene da dire: che la bidella, abbia molto più bisogno dello studente di approfondire la sua cultura.
A casa la bidella!
…POI SARA’ COSI’ VERO IL RACCONTO DEL RAGAZZO??? E LA BIDELLA CHE DICE?? CI SAREBBE DA SENTIRE ANCHE L’ALTRA CAMPANA!!!
Non è detto che questa signora debba rimanere a lavorare nella scuola, a stretto contatto con il pubblico, ci sono diversi campi incolti alcuni talmente isolati da case e persone che non devi parlare con nessuno, mandiamola li a fare l’eremita
Che storia commovente….. ho pianto tutta la notte solo al pensiero. Signora Donati la prego di continuare a scrivere per questa testata, non potremmo fare a meno di questi articoli. Grazie, grazie, grazie
Le lingue der Monno
Sempre ho ssentito a ddí cche li paesi
hanno oggnuno una lingua indifferente,
che dda sciuchi l’impareno a l’ammente,
e la parleno poi per èsse intesi.
Sta lingua che ddich’io l’hanno uguarmente
Turchi, Spaggnoli, Moscoviti, Ingresi,
Burrini, Ricciaroli, Marinesi,
e Ffrascatani, e ttutte l’antre ggente.
Ma nnun c’è llingua come la romana
pe ddí una cosa co ttanto divario,
che ppare un magazzino de dogana.
Per essempio noi dimo ar cacatore,
commido, stanziolino, nescessario,
logo, ggesso, ladrina e mmonziggnore.
@Pelagalli Senza un’altra campana, giustamente non si può affermare nulla.
Fa molto piu’ notizia quando e’ l’uomo ad azzannare un cane. Ai miei tempi le scuole si scaldavano con le stufe. Io stressavo talmente la maestra che arrivava a tirarmi pezzi di legno. Naturalmente evitavo di raccontarlo ai miei genitori altrimenti mi beccavo altre legnate.
peraltro se la cara professoressa Donati oltre a parlarci del delizioso profumo del couscous ci avesse postato la sura 19, recitata in suo onore dal gentilissimo musulmano, forse sarebbe stato più chiaro a tutti che l’Islam non è una religione di integrazione civile e di formazione alla tolleranza pacifica ma piuttosto un delirio di terrori e terrorismi, ossessionato dalla prospettiva dei supplizi infernali che ineluttabilmente attendono tutti coloro che non adorano Allah e non lo difendono dalle offese degli infedeli… peraltro mi resta difficile ricordare la scuola come luogo di formazione civile anziché come un formicaio di bullismi e teppismi, popolato da una fauna umana isterica e nevrotica, in parte miserabile, in parte orrenda. Se una bidella mi avesse detto una parolaccia, mi sarei messo a ridere… se avessi voluto sporgere querela per ogni aggressione verbale o fisica subita a scuola, io, come ogni altro studente italiano, avrei intasato il tribunale… perché restare sconvolti per l’ipersensibilità di un extracomunitario?
La professoressa Donatella Donati non ha fatto altro che valorizzare un esempio riuscito di integrazione di una famiglia straniera di religione musulmana, stigmatizzando un comportamento che, fatte salve le verifiche preannunziate dal dirigente scolastico, si è tradotto in un’ingiusta aggressione verbale ad un ragazzo minorenne.
Penso che, oltre ad evidenziare i casi di rifiuto di qualsivoglia tentativo di integrazione, sia importante per tutti noi cogliere le situazioni positive e renderle note, perché esse possono giocare un ruolo molto importante nella problematica complessiva. D’altra parte, mi pare che anche la Lega non stia facendo una battaglia contro tutti gli immigrati e tutti gli stranieri che vivono nel nostro territorio, ma solo contro quelli che tale integrazione la rifiutano a priori, sia a livello concettuale che nei comportamenti concreti.
36. “In verità, Allah è il mio e vostro Signore, adorateLo! Questa è la retta via.”
37. Poi le sette furono in disaccordo tra loro. Guai a coloro che non credono, quando compariranno nel Giorno terribile.
38. Ah, come vedranno e intenderanno nel Giorno in cui saranno ricondotti a Noi! Ma gli ingiusti, oggi, sono in palese errore.
39. Avvertili del Giorno del Rimorso, in cui sarà emesso l’Ordine, mentre essi saranno distratti e non credenti.
40. Siamo Noi che erediteremo la terra e quanti che vi stanno sopra, e a Noi saranno ricondotti.
41. Ricorda nel Libro Abramo. In verità era un veridico, un profeta.
42. Disse a suo padre: “O padre, perché adori ciò che non vede e non sente e non può proteggerti da alcunché?
43. O padre, mi è stata data una scienza che tu non hai avuto, seguimi e ti condurrò sulla retta via.
44. O padre, non adorare Satana: egli è sempre disobbediente al Compassionevole.
45. O padre, temo che ti giunga un castigo del Compassionevole e che tu divenga uno dei prossimi di Satana”.
46. Disse: “O Abramo, hai in odio i miei dèi? Se non desisti, ti lapiderò. Allontanati per qualche tempo”.
47. Rispose: “Pace su di te, implorerò per te il perdono del mio Signore, poiché Egli è sollecito nei miei confronti.
48. Mi allontano da voi e da ciò che adorate all’infuori di Allah. Mi rivolgo al Signore, ché certamente non sarò infelice nella mia invocazione al mio Signore”.
49. Quando poi si fu allontanato da loro e da quello che adoravano all’infuori di Allah, gli donammo Isacco e Giacobbe ed entrambi li facemmo profeti.
50. Concedemmo loro la Nostra misericordia e un sublime, veritiero eloquio.
51. Ricorda Mosè, nel Libro. In verità era un eletto, un messaggero, un profeta.
52. Lo chiamammo dalla parte destra del Monte e lo facemmo avvicinare in confidenza.
53. E come misericordia da parte Nostra, gli demmo suo fratello Aronne, come profeta.
54. Ricorda Ismaele, nel Libro. In verità, era sincero nella sua promessa, era un messaggero, un profeta.
55. Imponeva alla sua famiglia l’orazione e la decima ed era gradito al suo Signore.
56. Ricorda Idris, nel Libro. In verità era veridico, un profeta.
57. Lo elevammo in alto luogo.
58. Essi sono coloro che Allah ha colmato [della Sua grazia] tra i profeti discendenti di Adamo, tra coloro che portammo con Noè, tra i discendenti di Abramo e di Israele e tra coloro che abbiamo guidato e scelto. Quando venivano recitati loro i segni del Compassionevole, cadevano in prosternazione, piangendo.
59. Coloro che vennero dopo di loro tralasciarono l’orazione, e si abbandonarono alle passioni. Incontreranno la perdizione.
60. Coloro che invece si pentono, credono e compiono il bene, entreranno nel Giardino e non subiranno alcun torto;
61. nei Giardini di Eden, che il Compassionevole ha promesso ai Suoi servi che [hanno creduto] nell’invisibile, ai Suoi servi, ché la Sua promessa è imminente;
62. e non ascolteranno colà nessun discorso vano, ma solo: “Pace!”, e verranno sostentati al mattino e alla sera.
63. Questo è il Giardino che faremo ereditare ai nostri servi che saranno stati timorati.
64. “Noi scendiamo solo per ordine del tuo Signore. A Lui appartiene tutto quello che ci sta innanzi, tutto quello che è dietro di noi e ciò che vi è frammezzo. Il tuo Signore non è immemore.”*
*[La tradizione riferisce che questo versetto scese per rispondere a Muhammad (pace e benedizioni su di lui) che aveva chiesto a Gabriele di aumentare la frequenza delle sue visite per rendere più intenso il rapporto con il wahy (la rivelazione)]
65. È il Signore dei cieli e della terra e di tutto ciò che vi è frammezzo, adoraLo dunque e persevera nell’adorazione. Conosci qualcuno che abbia il Suo stesso nome?
66. Dice l’uomo: “Quando sarò morto, chi mi riporterà alla vita?”.
67. Non si ricorda l’uomo che fummo Noi a crearlo quando ancora non era nulla?
68. Per il tuo Signore, li riuniremo insieme ai diavoli e poi li condurremo, inginocchiati, attorno all’Inferno.
69. Quindi trarremo da ogni gruppo quello che fu più arrogante verso il Compassionevole,
70. ché meglio di tutti conosciamo coloro che più meritano di bruciarvi.
71. Nessuno di voi mancherà di passarvi: ciò è fermamente stabilito dal tuo Signore.*
*[Disse l’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) che nel Giorno del Giudizio ogni uomo dovrà passare su di un ponte gettato sull’Inferno. La facilità e la rapidità di questo transito sull’abisso infernale dipenderà dal carico di peccati di ognuno: ci sarà chi passerà in un lampo, chi come un colpo di vento, chi come cavalcando un veloce destriero, chi camminando, chi ginocchioni. I peggiori saranno afferrati dagli angeli e saranno precipitati negli Inferi]
72. Salveremo coloro che Ci hanno temuto e lasceremo gli ingiusti in ginocchio.
73. Quando vengono recitati i Nostri chiari versetti, i miscredenti dicono a coloro che credono: “Quale dei due partiti ha miglior posizione e buona compagnia?”.
74. Quante generazioni abbiamo annientato prima di loro, più ricche di beni e di prestigio!
75. Di’: “Che il Compassionevole prolunghi [la vita] di coloro che sono sviati, finché non vedranno il castigo e l’Ora che li minaccia. Sapranno allora chi si trova nella peggiore situazione e [chi ha] la compagine più debole”.
76. Allah rafforza la guida di quelli che seguono la retta via. Le buone tracce che restano sono le migliori, per la ricompensa e per il miglior esito presso Allah.
77. Che ti sembra di colui che ha rinnegato i Nostri segni, asserendo: “Certo avrò beni e figli”?
78. Conosce il mistero o ha stretto un patto con il Compassionevole?
79. Certo che no! Annoteremo quello che dice, e molto accresceremo il suo tormento.
80. Saremo Noi ad ereditare ciò di cui parla, e si presenterà da solo dinnanzi a Noi.
81. Si sono presi dèi,> all’infuori di Allah, [sperando] che fossero loro d’aiuto.
82. Invece no! Essi rifiuteranno la loro adorazione e saranno loro nemici.
83. Non vedi, che abbiamo mandato i diavoli contro i miscredenti, per incitarli con forza?
84. Non aver fretta di combatterli. Siamo Noi a tenere il computo.
85. Il Giorno in cui riuniremo i timorati presso il Compassionevole, come invitati d’onore
86. e spingeremo i malvagi nell’Inferno, come [bestie] all’abbeveratoio,
Questo è l’Islam. Probabilmente l’ausiliaria scolastica in quella scuola è la persona più colta.
…….Ma basta………Ma facciamocela finita con la storia dell’integrazione…………non possono mai e in nessun caso considerarsi integrate……….Basta vedere come fanno vestire le mogli…..ma non vi fanno pena per niente????? Siete sadici :-D………e poi li a fare la MISTICA della bidella cafona che maltratta
verbalmente il povero ragazzo immigrato……PRIMO )…..e chi dice che le cose stiano veramente cosi ????
SECONDO )……tutti quegli immigrati ROZZI CAFONI ARROGANTI PREPOTENTI STRAFOTTENTI
FANNULLONI……….che passano dal BARCONE……….al PALMARE…….in un mese o due……..che vivono
( ormai in grande maggioranza ) sulle nostre spalle…….a cui tutto aspetta ( sussidi case esenzioni agevolazioni )……..NE VOGLIAMO PARLARE ????
Qui ci dicono sempre di non generalizzare…… ( per colpa di qualcuno poverini ci vanno di mezzo tutti )
Ma che dite ????………SEMMAI è il contrario………Se c’è qualche persona per bene ( e viva Dio ci sara’ pure )…………non per questo tutti gli altri restano quel che sono……..Per poche persone per bene non si puo’ certo dire che lo siano tutti
Ma vacci tu a casa Massimo……….chiuso dentro con qualcuno dell’ ISIS però 😀