di Alessandro Trevisani
C’è trepidazione a Porto Recanati alla vigilia della mareggiate previste per stanotte e per domani. Mentre il mare batte come uno schiaffo sul litorale sud, al Lido delle Nazioni sono in pericolo gli chalet Masaya, la Rotonda e Mauro. Quest’ultimo oggi è stato oggetto delle attenzioni di Astea e delle Ferrovie dopo che venerdì scorso le onde (leggi l’articolo)hanno spaccato l’asfalto creando un buco largo un metro tra la strada e la piattaforma dello stabilimento balneare con ristorante annesso, ormai rimasta in piedi come un’isola retta dai pilastri. «Astea, su nostra richiesta, ci ha chiuso oggi la condotta dell’acqua – spiega Mauro Antognini, titolare della struttura – e insieme abbiamo fatto la cessazione del contratto, dopo che il contatore era caduto giù in spiaggia con l’ultima mareggiata».
Tra la piattaforma e la strada si notano mucchi di grossi sassi. Li hanno messi quelli delle Ferrovie. Al Lido delle Nazioni, intanto, dopo le visite, domenica scorsa, del consigliere regionale David Favia e dell’assessore Paola Giorgi, è passato anche Francesco Acquaroli, a suo tempo già interpellato dagli operatori per la questione del braccio del Babaloo, quel molo che a molti bagnini appare troppo lungo e dannoso per il mulinello che sta divorando la spiaggia posta immediatamente a nord della ex discoteca.
Acquaroli ha discusso mezz’ora con gli operatori telefonando poi all’assessore Giorgi, auspicando una rapida conclusione dell’iter della variante al Piano della costa, che implementando la messa a mare di barriere rigide potrebbe salvare quella che il sindaco di Potenza chiama senza esagerare “la vita lavorativa” degli operatori.
«A Potenza la situazione è difficile – dice Acquaroli – il nostro territorio confina con Lido Nazioni e anche a sud il mare non scherza.
L’intervento dell’Astea allo chalet Mauro
Aspettiamo la revisione del Piano della Costa come una novità importante e diamo la nostra disponibilità a tutti i Comuni, da Sirolo a Civitanova, per acquisire insieme fondi europei e nuove attività di programmazione».
Intanto questa mattina gli operatori hanno protocollato in Comune la richiesta di un decreto per la somma urgenza, che da parte del sindaco Sabrina Montali non è ancora arrivato, ma che potrebbe sbloccare i lavori indispensabili, da parte di pubblico e privato, per salvare il salvabile a livello di fogne, acquedotto, sottopasso, strada, ferrovia e chalet. «Con l’ingegner Cittadini – dice Montali – stiamo studiando un’ordinanza per salvaguardare la strada pubblica e indirettamente anche le strutture private, con scogli da mettere a ridosso degli chalet. Sarà un bordo che nei nostri auspici tutelerà strada e ferrovia insieme con le utenze. Domani alle 10 ci incontriamo col Prefetto, la Delegazione del mare, l’Autorità portuale, la Regione, il tecnico della Difesa della Costa, il dottor Principi della Protezione Civile e la Provincia di Macerata».
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Bravo Acquaroli, sempre presente in mezzo alla gente che lavora.
“Il mare non scherza”. È la frase da ricordare ogni volta che si costruisce in riva al mare. Se millenni di giurisprudenza lo hanno vietato, rendendo di proprietà pubblica tutto lo spazio coperto dalle alte maree, forse qualche ragione c’era…