Da sinistra Rosetta Martellini, l’assessore alla cultura Giulio Silenzi, il professor Umberto Piersanti e Simona Carassai della biblioteca comunale
Una scuola di poesia, primo passo per ricostruire una cultura letteraria che riporti anche il premio letterario Sibilla Aleramo e l’istituzione di un concorso dedicato anche ad Annibal Caro. Durerà tre anni e sarà una vera e propria scuola dedicata a tutti coloro che non solo hanno il bisogno di scrivere, ma avvertono la necessità di ascoltare, di costruire una cultura letteraria e poetica.
Si chiama “Nel verso giusto”, durerà tre anni, sarà ospitata nella biblioteca Zavatti e diretta dal poeta e docente Umberto Piersanti. Il progetto, ideato dall’Assessorato alla Cultura sarà aperto a tutti, ma vedrà il coinvolgimento speciale dei giovani della città e delle scuole. L’obiettivo è quello di allargare la cultura poetica, con tre lezioni al mese e un incontro con un autore vivente, esercizi di scrittura, tecnica, ma anche sostrato culturale.
“E’ un onore avere il professor Piersanti a Civitanova – ha detto l’assessore alla cultura Giulio Silenzi – alla guida di questa iniziativa che qualifica l’offerta culturale. L’Amministrazione comunale ha finanziato il corso ritenendolo una occasione da non perdere, che impreziosisce le tante iniziative già realizzate sul fronte culturale”. Di grande fortuna e preziosa occasione per la città ha parlato anche Rosetta Martellini, legata da una profonda amicizia personale con il professor Piersanti e che ha rilanciato l’idea di premi letterari che recuperino grandi letterati legati a Civitanova: “Un lavoro sul linguaggio poetico è necessario perché connette con le radici del sentire – ha detto la Martellini – crediamo che da questa iniziativa possa partire il recupero e lo sviluppo di progetti legati a figure come Sibilla Aleramo e Annibal Caro”.
“L’Italia ha una grandiosa tradizione letteraria, eppure quasi nessuno conosce i poeti contemporanei – ha spiegato Umberto Piersanti – non intendo pensare ad una scuola di scrittura come ad un allevamento di poeti, ma a una scuola che tenga conto del bisogno che le persone hanno di scrivere, ma non in maniera naif, un bisogno che purtroppo nel nostro Paese trova sempre meno risposte”.
Gli elaborati degli allievi verranno discussi in aula e potranno essere pubblicati su riviste on-line e cartacee e si prospetta la pubblicazione presso editori marchigiani o di altre regioni italiane di antologie e di raccolte di singoli autori. Alla fine di ogni anno verrà rilasciato un attestato di frequenza e chi porterà a compimento l’intero corso di tre anni conseguirà un documento che ne riconoscerà la frequenza e l’impegno (valido, per gli studenti, come credito formativo). L’inizio del corso è previsto per il 26 ottobre. Per informazioni e iscrizioni ci si può rivolgere alla Biblioteca Zavatti. La tessera annua è di 50 euro e include tutte le lezioni.
(l. b.)
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Toh, l’assessore alla cultura Silenzi comincia ad accorgersi di figure importanti legate al nostro territorio. Perchè Umberto Piersanti, docente dell’università di Urbino, è una voce poetica tra le più significative del secondo Novecento italiano. Tanto che è stata avanzata la sua candidatura al premio Nobel per la letteratura. Bene il corso di poesia alla Biblioteca comunale, indispensabile che sia accompagnato dalla pubblicazione delle raccolte degli allievi migliori. Piersanti certamente si batterà affinchè queste opere siano edite a cura del Comune. Siccome l’assessore Silenzi ha iniziato questa collaborazione con Piersanti – che dovrebbe riguardare anche la valorizzazione di Sibilla Aleramo e Annibal Caro – ci si chiede perchè non estenderla a Futura Festival. Iniziativa quest’ultima senza una connotazione precisa, nè carne nè pesce, che sta scivolando con gli anni nel dimenticatoio. Piersanti, che è più presente sul territorio di Troli (impegnato nella direttrice Ancona-San Benedetto), potrebbe rivitalizzare il festival. Ovvero dare alla kermesse una nuova configurazione, anche attraverso il cambiamento del nome, che s’è visto non ha molto appeal per il pubblico. A Troli sarebbe eliminato l’antipatico “conflitto d’interessi” presidente Amat-direttore artistico di Futura Festival. Piersanti potrebbe portare i suoi vasti contatti con la cultura italiana non solo al corso di poesia, ma in una vetrina più ampia di un un festival, che abbia qualcosa da dire.