Le auto distrutte nell’incendio di via Dell’Artigianato, operazioni dei vigili del fuoco per ultimare lo spegnimento del rogo
di Gianluca Ginella
(Fotoservizio Guido Picchio)
“Abbiamo sentito un boato, poi ci siamo affacciati e abbiamo visto le auto parcheggiate davanti casa che bruciavano e le fiamme alte fin quasi al secondo piano della palazzina dove abitiamo, ci siamo spaventati”. Rosanna Dell’Avvocato, racconta così la notte choc vissuta dai residenti di via Dell’Artigianato, a Monte San Giusto. E’ lì che alle 23,10 di questa notte è scoppiato un incidendo che ha divorato quattro auto posteggiate sotto una tettoia, oltre a una Vespa, una moto, un quad e due biciclette. “Non abbiamo più niente” commenta amaramente Rosanna Dell’Avvocato, proprietaria di due delle auto distrutte (una Fiat Panda e una Land Rover). I mezzi erano posteggiati sotto una tettoia. Subito i residenti, viste le fiamme, hanno chiamato i vigili del fuoco. Sul posto sono arrivati mezzi da Macerata e da Civitanova.
I pompieri si sono occupati di spegnere le fiamme, alte circa 4 metri, sotto gli occhi delle due famiglie che vivono al civico uno, oltre a Dell’Avvocato ci abita la famiglia della cognata, Cinzia Piancatelli (sue e del marito una Lancia Y, una Bmw e una moto Rt nuova che sono state distrutte dall’incendio). Con loro anche numerosi vicini di casa sono usciti per osservare ciò che stava accadendo. Le fiamme hanno distrutto completamente le auto, di cui non è rimasto altro che la carcassa metallica, e hanno fatto esplodere il cemento del muro cui la tettoia si appoggia. Bruciati anche le travi in legno che sostengono il tetto della rimessa. I vigili del fuoco, una volta spento l’incendio, hanno svolto un sopralluogo insieme ai carabinieri della stazione di Monte San Giusto e del Nucleo radiomobile di Macerata per capire se l’incendio avesse una origine dolosa o se fosse stato causato da un problema ad una delle auto. E sarebbe quest’ultima l’ipotesi per spiegare il rogo: secondo i vigili del fuoco le fiamme si sarebbero generate da un corto circuito nel motore della Fiat Panda a metano, un’auto nuovissima, acquistata lo scorso febbraio. Un danno di migliaia e migliaia di euro per i residenti della palazzina, che è connessa alla falegnameria Foresi.
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Tutta la mia solidarietà alle famiglie coinvolte. Suggerisco che, se la causa di tutto possa essere un problema della nuova Panda a metano, di promuovere azione legale contro la Fiat e Marchionne. Chissa poi che Della Valle non vi metta a disposizione anche uno dei suoi migliori avvocati….
Connessa alla falegnameria Foresi!?