Dai Salesiani al Leopardi,
lieto fine per gli studenti senza scuola

Elisabetta Zaccari, con il modulo di iscrizione della figlia alla classe V del lingustico Leopardi

di Claudio Ricci

E’ più che soddisfatta Elisabetta Zaccari, mostrando il modulo di iscrizione della figlia al Liceo Classico Leopardi, documento che sancisce il lieto fine alla travagliata vicenda   dei tredici studenti rimasti senza una scuola, dopo la chiusura del linguistico dell’Istituto dei Salesiani di Macerata(leggi l’articolo). La notizia è arrivata in extremis, a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico al via il 15 settembre. Un vero e proprio sospiro di sollievo per  genitori e studenti, dopo che all’inizio del mese di agosto la conferma dell’attivazione della quinta al Leopardi non era per niente scontata:

“Ho telefonato al provveditore Luca Galeazzi ad inizio agosto – racconta la Zaccari, rappresentante di classe – e lui mi ha detto che stava ancora aspettando la risposta da parte del Ministero – La disponibilità da parte del provveditore era comunque cambiata. Al primo incontro i segnali erano infatti assolutamente negativi. Poi già dal secondo confronto si è dimostrato più comprensivo (leggi l’articolo). Infine, con la telefonata della settimana scorsa mi ha confermato il via libera ministeriale e la possibilità di iscrivere i ragazzi al Leopardi. L’impegno di Galeazzi  nella vicenda è stato comunque determinante”.
Necessaria quindi l’autorizzazione dal Ministero ad anticipare l’avviamento della classe quinta del percorso linguistico al Leopardi, ad oggi, già dotato di un indirizzo linguistico ma solo fino al terzo anno. “La buona volontà e l’impegno della dirigente del liceo Leopardi, Annamaria Marcantonelli, ha inciso molto sulla decisione finale. Per questo vorrei esprimere tutta la gratitudine dei genitori anche a lei. Adesso tutti e 13 gli studenti possono completare in tutta tranquillità, il percorso di studi, portando a termine nella propria città la scuola dell’obbligo senza dover trasferirsi, o affrontare l’impegnativa vita dei pendolari come si era prospettato all’inizio”.