Sono ben 15 gli alveari formati dalle famiglie di api che, da 15 giorni, si sono introdotte nell’abside della chiesa di San Giovanni Battista a Penna San Giovanni, prendendone praticamente possesso. Le api hanno così creato nel piccolo comune dell’entroterra maceratese uno degli apiari più grandi al mondo. La presenza degli insetti ha reso impossibile lo svolgimento delle funzioni religiose e i fedeli sono stati cacciati dalla chiesa. A sostegno delle api si sono schierati gli apicoltori che invece difendono la loro presenza. «Da oltre dieci anni – scrivono gli apicoltori in una lettera al sindaco Mancinelli- l’abside della chiesa di San Giovanni Battista di Penna San Giovanni è un luogo ambito dalle api che abitano il territorio. E’ lì, infatti, che da maggio a giugno gli sciami trovano casa posandosi sull’antico muro e scovando un passaggio tra le pietre. Il risultato è un’immensa arnia naturale. Questo raro “apiario” non forzato dall’uomo è testimonianza di un territorio eccezionalmente favorevole alla vita degli insetti impollinatori che garantiscono la propagazione della flora selvatica e l’impollinazione delle colture agrarie. In molti, infatti, non sanno quanto sia importante l’attività delle api per le attività umane e l’equilibrio ecologico». Tuttavia, quella che è una risorsa rischia di diventare prima di tutto un problema per coloro che frequentano la chiesa. Le api sono riuscite a entrare nella struttura, imbrattando statue e dipinti, ma soprattutto non permettendo di celebrare le funzioni religiose, come segnalato da alcuni cittadini.
“E’ un problema grosso, è difficile trovare da altre parti del mondo un apiario così grande – spiega il sindaco Giuseppe Mancinelli – Le api hanno trovato un varco e si sono introdotte nella chiesa parrocchiale. È qui che da circa due settimane la fanno da padrone volteggiando all’interno (è noto che le api defecano solo in volo) imbrattando suppellettili, arredi e – fatto gravissimo – statue, dipinti di valore storico-artistico, affreschi. I vigili del fuoco intervenuti su sollecitazione dell’amministrazione comunale e della polizia municipale non hanno risolto il problema. La situazione sta degenerando. Non possono essere più celebrate funzioni religiose (a breve ci sarà la festa del patrono San Giovanni), gli interventi necessari non possono gravare sul parroco e il Comune non dispone dei mezzi e del personale necessari. Si può auspicare un intervento della diocesi di Fermo, dotata di mezzi finanziari più adeguati al presumibile costo dell’operazione. E’ auspicabile anche una collaborazione fattiva da parte delle confraternite che sono le animatrici della comunità cattolica-cristiana. Qui da noi – conclude il sindaco – è in atto uno scontro tra i sostenitori dell’apiario e i fedeli che vedono come soluzione la distruzione degli alveari e l’uccisione delle api. Non è facile trovare una soluzione”.
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Affreschi e arredi possono essere coperti/messi al riparo….
Signor sindaco: non è che cacciando le api qualcuno troverà la scorciatoia per andar in paradiso!!!
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I fedeli possono trovare soluzioni alternative (non è mica vietato pregare in casa) e non distruggere l’alveari…
Non vedo perchè non debba essere la Curia di Fermo (o i suoi “delegati” locali) a farsi carico del problema. Anche perchè sembra che le api si siano introdotte nella chiesa attraverso un vetro rotto (da tempo) di una finestra, per cui sarebbe bastato un minimo di ordinaria manutenzione da parte dei “proprietari”.
La soluzione è semplice, basta chiamare un apicoltore, catturare le regine e metterle dentro un’arnia. Una volta entrate si trasporta l’alveare da un’altra parte. Contenti gli apicoltori, contenti i fedeli, contento il prete contento il comune.
ma siamo matti ad uccidere le api, e chi impollina?
Mi sembra che la soluzione prospettata da Daigass Quarantasei sia SEMPLICE e, ovviamente, la più naturale. Se poi si cerca la pubblicità e’ un’altra questione…….
Abbiate fede, prima o poi andranno via e preghiamo di poter assistere ancora a lungo a queste spettacolari meraviglie che la natura ci offre di vedere gratuitamente!
Voglio vedere se c’è l avete voi nelle vostre case messo in un posto angusto in cui un apicultore non riesce a recuperarle ,per di più anche allergici , Facile aprir bocca per fargli prendere fiato se ci sono stati WWF e apicultori e non ci sono riusciti chi dobbiamo chiamere HAMAS che c’è sgancia na pasticchetta ?
Caro parroco e cari fedeli, voi che credete nello spirito e nel divino dovreste essere ben contenti della presenza delle api nella vostra parrocchia e dovreste interpretarlo come un simbolo della benevolenza di dio, esattamente come certe apparizioni in santuari più famosi. Da millenni infatti l’ape è considerata un simbolo di dezione ed obbedineza, nonchè di operosità. Inoltre la loro struttura sociale gerarchizzata le fa associare all’obbedienza e alla sottomissione, tutte qualità esaltate anche dal cristianesimo.
Proprio nel cristianesimo, l’ape simboleggia Cristo, risorto dalla morte, e in genere conferma un valore positivo, che rappresenta l’ordine, la saggezza, l’operosità, l’umiltà, la diligenza e l’eloquenza. Dante identificava le api con gli angeli poichè (hanno in comune la funzione di servizio e la vicinanza al cielo). In generale, l’ape è correlata con la parte superiore dell’albero del mondo, che definisce il messaggio evangelico e la suprema autorità. In molte tradizioni le api comunicano direttamente con il Dio ed il Dio del Tuono. Le api sono la personificazione della saggezza suprema e l’ approccio al simbolismo della poesia e del poeta come appaiono in vari rituali e pratiche mediche. Alcuni popoli considerano le api il contatto con le anime dei morti.
E voi vorreste uccidere un simbolo così evidente? dov’è la vostra fede oltre che nella morale e nell’apparenza? possibile che non sappiate più leggere i simboli della volontà di dio? il mondo ne è pieno…
Alcuni fedeli vogliono la distruzione degli alveari e delle api?….è così che rispettano le creature create dal loro dio ? ma sarà forse che proprio il loro dio ha chiamato nelle sua casa le api per scacciare le anime maligne?
le api sono animali da reddito, è un reato ucciderle. Senza considerare l’indispensabile ruolo che rivestono nell’ecosistema . Senza api niente cibo. Esempio: L’erba medica; questa pianta è foraggio per mucche; ma la pianta, si deve seminare per farla crescere, il seme deriva dal frutto che a sua volta è prodotto dal fiore; il fiore dell’erba medica viene impollinato solo dagli insetti, quasi sempre api e bombi, e poco o nulla dal vento (come invece per altre piante); se il fiore NON viene impollinato dagli insetti, non produce frutto, e quindi seme, senza seme niente nuove piante di erba medica, senza erba medica, che diventa fieno per mucche e altri animali erbivori, niente cibo; senza mucche, niente carne….ecc ecc… è un piccolo esempio ma la stessa cosa accade per le piante da frutto e quasi tutti gli ortaggi, che se non vengono impollinate dalle api non producono frutti di cui noi umani ci nutriamo, quindi…uccidere le api, va contro di noi.
(in alcune regioni della Cina gli uomini salgono sulle delle lunghe scale per impollinare manualmente fiore per fiore piante da frutto dopo che nei decenni scorso hanno massicciamente usato pesticidi uccidendo ogni sorta di vita di insetti api comprese, e ora stanno pagando le conseguenze. pare che la paga sia di 80 yuan (9,2 euro) al giorno, e pare che il prezzo di frutta e verdura costi piu del tartufo e dell’oro messi insieme!!! :-))) pensiamoci.
Sottoscrivo quando scritto da Daigasss 46: anche se è un grande arniario naturale, le api si sono scelte il posto sbagliato e vanno fatte spostare. Non capisco chi le difende senza capire che con la loro presenza stanno danneggiando un diritto altrui.
Dopo la piaga dell’invasione delle cavallette, a distanza di millenni, Dio mandò le api.
Pregate peccatori !