Da sinistra il direttore artistico Gino Troli, il direttore della Pinacoteca Enrica Bruni, il sindaco Tommaso Corvatta e il presidente dei TdC Rosetta Martellini
Da uno spicchio di cocomero di una natura morta fino al manifesto di “Et” che vola verso la luna. Sono iconiche e suggestive le mostre che quest’anno Futura Festival presenta alla città. I due contenitori culturali di Civitanova Alta, la chiesa di San Francesco e Sant’Agostino, sono pronti ad aprire le porte a due grandi esposizioni che resteranno nella storia del patrimonio della città. “Se con gli incontri di Futura vogliamo ampliare l’offerta culturale – ha detto il direttore artistico Gino Troli – con le mostre, l’obiettivo è promuovere i nostri beni. Il cibo entra di forza quest’anno nel Festival, è uno dei temi dell’Expo 2015 che qui anticipiamo e, inoltre, per la prima volta, abbiamo uno spazio nel chiostro dedicato alla gastronomia. Sempre l cibo sarà al centro di alcuni interventi nell’ex pescheria e questo originale percorso nella mostra ci sembrava interessante. Visioni è invece un’esposizione che nasce nell’azienda Teatri e raccorda il tema del futuro attraverso la fantascienza”.
Il buono e il bello si incontrano nella mostra “Arte e cibo. Oggetti, dipinti, design dai Piceni ai giorni nostri”. E’ il titolo scelto da Enrica Bruni e Stefano Papetti per un viaggio all’interno delle opere che ritraggono il cibo. L’inaugurazione è prevista giovedì pomeriggio alle 18 nel chiostro di Sant’Agostino, a Civitanova alta.
Cento opere fra antichi manufatti archeologici prestati dal Museo Archeologico di Ancona, passando per la sezione delle nature morte del Novecento, rappresentate dalle tele di Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis, Galileo Chini, Osvaldo Licini, Francesco Casorati, Carlo Mattioli, Enrico Paolucci, Wladimiro Tulli, Tullio Crali, Mario Broglio, Mario Tozzi e Sante Monachesi. E poi ancora porcellane, vasellame fino alla plastica, con le opere d’arte, ma stavolta di design, della Guzzini, realizzate dai suoi designer più famosi, pezzi divenuti da museo. “L’idea è nata diverso tempo fa – spiega Enrica Bruni, direttore della Pinacoteca Moretti – e come tutte le mostre che realizziamo ha un doppio scopo: creare un’esposizione scientifica, con tanto di catalogo, e promuovere gli artisti marchigiani e le opere inedite mai esposte. Abbiamo selezionato una serie di manufatti e di tele e alla fine abbiamo costruito due sezioni: quella archeologica, dove abbiamo ad esempio un raro cratere a figure rosse o un olle per il vino, e quella pittorica dove dal ‘600 prende piede la natura morta”. Libri, manifesti, un vecchio ciak, libri, proiezioni e addirittura il primo proiettore del cinema Rossini, costruiscono il ricco repertorio di oggetti della mostra “Visioni”.
“Questo progetto nasce proprio all’interno dell’azienda – spiega la presidente dei TdC Rosetta Martellini –. Abbiamo voluto catalogare un patrimonio abbandonato, fatto di manifesti dei film proiettati dalla nascita del cinema Rossini ad oggi. Ora lo vogliamo rendere fruibile”. E quale tema migliore se non la fantascienza per legare la mostra a Futura Festival. Due i percorsi previsti all’interno di San Francesco: il primo, cronologico, composto dalle locandine dei film, da Metropolis del 1926 a Gravity del 2013; ventisei manifesti che hanno segnato la storia cinematografica. C’è poi il percorso tematico nella struttura centrale, dove sono stati raccolti frame di film e oggetti inerenti l’idea del viaggio nel tempo, nello spazio o l’ibridazione uomo/macchina. Allestita anche una sezione della biblioteca Zavatti che ha raccolto 100 titoli di letteratura fantascientifica. Nelle cappelle laterali spazio alle proiezioni di film storici, cortometraggi provenienti dal “Future Film Festival” di Bologna e un montaggio con le scene clou delle migliori pellicole selezionate attraverso il filtro dei supereroi o degli effetti speciali. Inoltre il 30 luglio e il 2 agosto, nel cortile dell’ex liceo classico, verranno trasmessi due grandi classici: “Blade Runner” e “2001 Odissea nello spazio”.
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Un momento, rispetto alla rassegna cinematografica, ciò che è presentato nel servizio non corrisponde a quanto presente nel programma di Futura Festival. Potrebbe, da quanto si legge, sembrare normale una mostra sulla fantascienza con proiezione di film dello stesso genere. Nel programma, invece, la scelta è più ardita, tale da configurarsi quale la “perla organizzativa” di Futura 2014. Poichè il festival avrà tra gli ospiti il regista Virzì, cosa concepisce la geniale mente degli organizzatori? Mettere in piedi una rassegna cinematografica dal titolo: “Vite e sogni tra Virzi e fantascienza”, avete letto bene, le recenti commedie di Virzi, inframezzate da classici della fantascenza, cioè a dire “come i cavoli a merenda”. Si parte con “Il capitale umano” e “La prima cosa bella” di Virzì, poi si vira su “2001: Odissea nello spazio” di Kubrik , per tornare a “Tutti i santi giorni” di Virzi e finire con “Blade Runner” di Ridley Scott. Insomma un fritto misto e una confusione totale, sarebbe stato meglio varare due rassegne distinte, bastava trovare un terzo film di fantascienza! La speranza è che il pubblico si informi bene, altrimenti magari va a vedere una commedia di Virzì e si ritrova le immagini inquietanti di Kubrik. Non è chiaro, infine, se il regista Paolo Virzì, sia stato informato dell’articolazione della rassegna che lo riguarda, perchè potrebbe rimanere turbato e porsi qualche dubbio sul valore degli organizzatori del festival a cui è stato invitato.