Da sinistra il sindaco Tommaso Corvatta, Domenico Bartolini dell’associazione dantesca e l’assessore alla cultura Giulio Silenzi
Dante Alighieri, il sommo poeta, come strumento per capire l’identità nazionale, quella Europea, il senso civico e la libertà. Argomenti da lettera maiuscola quest’anno per l’iniziativa del centro studi dantesco che apre la stagione, in attesa delle partecipatissime letture estive sul molo con un convegno in programma venerdì sera nell’aula consiliare del Comune. A proporre un’interessante chiave di lettura sarà il professor Luca Di Dio, ricercatore all’Università Cà Foscari di Venezia, già ospite a Civitanova quattro anni fa. Venerdì alle 21.30, terrà un convegno dal titolo “Dante e l’identità italiana”. L’evento è stato presentato questa mattina, a Palazzo Sforza, dal professor Domenico Bartolini, dal sindaco Tommaso Claudio Corvatta e dall’assessore alla Cultura Giulio Silenzi. “Questa settimana inizia un calendario di manifestazioni dedicate all’Unità nazionale – ha detto il Primo Cittadino – che si chiuderà con la Festa della Repubblica organizzata dalla Provincia proprio a Civitanova. Con questo interessante incontro, per il quale ringrazio l’associazione dantesca – diamo il via ad una riflessione complessiva sullo Stato italiano a cominciare dalla riscoperta di Dante per cercare una rinascita culturale e politica nel nostro Paese”. Il convegno affronterà tre concetti chiave dell’autore della Divina Commedia, e i fattori che possono cambiare la storia. “Un autore come Dante – ha spiegato Bartolini – ha molto da dirci sulla centralità e sacralità della persona, sulla libertà che è più cara del quieto vivere e del proprio tornaconto e sull’amore per il popolo e la patria che non è appannaggio politico ma valore universale”. L’assessore Silenzi ha ricordato le tante attività culturali di altissimo spessore organizzate dall’associazione dantesca, che richiamano centinaia di persone anche d’estate, coinvolgendo giovani e famiglie. “Il Comune – ha sottolineato Silenzi – è in prima linea con l’associazione dantesca nell’organizzazione di questi eventi perché sono portatori di valori di cui oggi abbiamo assoluto bisogno”.
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Se non tirano in mezzo i Rosacroce … e il significato iniziatico della Divina Commedia … non c’ha senso.
DOPO AVERE DISTRUTTO I CENTRI STORICI DEL FERMANO E DEL MACERATESE IL PARTITO DEMOCRATICO SI PRENDE ANCHE IL GUSTO DI INDIRE UN DOTTO CONVEGNO SU “DANTE E L’ IDENTITA’ ITALIANA” ….. LA CIRCOSTANZA E’ DI UN’IPOCRISIA GROTTESCA. CORVATTA MARAMALDO TU UCCIDI UN UOMO MORTO.