di Marco Cencioni
“E’ stata una scelta inaspettata e questo è gravissimo; le relazioni sindacali non possono essere basate su un comunicato stampa”. Così Primo Antonelli, responsabile dell’ Area sindacale territoriale di Tolentino, prende posizione in merito al passaggio di Poltrona Frau agli americani (leggi l’articolo). “Abbiamo chiesto alla nuova proprietà un incontro per sapere quale sarà il nuovo piano industriale e per salvaguardare i posti di lavoro. Ci incontreremo lunedì 24 febbraio a Monza nella sede dell’azienda, saranno presenti tutti i segretari delle federazioni nazionali di categoria. Nel frattempo, le organizzazioni sindacali locali incontreranno all’inizio della prossima settimana i vertici in relazione alla situazione dello stabilimento di Tolentino”.
Riguardo invece al passaggio del 28% della Gabrielli ai imprenditori libanesi (leggi l’articolo), Antonelli questa mattina ha detto che si esprimerà dopo aver raccolto le informazioni necessarie.
Intanto oggi il sindacalista ha illustrato la riorganizzazione della nuova area sindacale territoriale (Ast) di Tolentino. “Dopo il congresso dello scorso aprile ci siamo riorganizzati – sottolinea Antonelli – In questa ristrutturazione abbiamo diviso il territorio marchigiano in 13 aree. Per la nostra provincia ce ne sono tre, Macerata, Civitanova e Tolentino. All’interno di queste aree sono stati nominati i responsabili, fra cui il sottoscritto per la zona di Tolentino. Oggi pomeriggio si terrà il primo consiglio della nuova area sindacale territoriale, composto da due o tre delegati per ogni settore per un totale di quasi trenta componenti. L’area di Tolentino comprende 35 comuni, quelli più grandi sono Tolentino, San Severino, Camerino e Matelica. Nel consiglio di stasera, inizieremo a discutere gli obiettivi – afferma il responsabile – Fra questi, essere più vicini al territorio e tentare di intavolare trattative con i comuni per i bilanci preventivi sono sicuramente aspetti primari. L’altro obiettivo dichiarato è quello di concretizzare l’associazionismo comunale che mantenga dei servizi a costi adeguati. Per noi questo è un punto importantissimo, perché su 35 comuni 28 sono sotto i tremila abitanti ed entro la fine del 2014 saranno obbligati dalla normativa ad associarsi, per gestire le funzioni. Un altro aspetto che intendiamo concretizzare riguarda arrivare alla firma di un protocollo di intesa con l’università di Camerino, il quale prevederà l’istituzione di una consulta per il lavoro e la valorizzazione della persona. C’è già stato un primo incontro a dicembre ed è stato già avviato un confronto con il rettore dell’ateneo”. Durante l’incontro, inoltre, è stato fornito il report inerente al mercato del lavoro della provincia di Macerata. Al 31 dicembre 2013 sono state autorizzate 6.764.374 ore di cassa integrazione, il 5% in più rispetto al 2012. Per quanto riguarda il dato relativo ai settori, quello edilizio è il più in sofferenza con il 53% in più di cassa integrazione rispetto al 2012. “Dall’inizio della crisi, quindi negli ultimi cinque anni, l’edilizia ha perso il 50% degli occupati: la crisi è trasversale, ma la condizione di questo settore è drammatica “ ha affermato Antonelli. Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2013, inoltre, sono stati iscritti nelle liste di mobilità indennizzata (legge 223 del 1991), quindi licenziati, 772 lavoratori, contro i 603 del 2012, con un incremento del 28% rispetto al 2012. Il dato che fa riflettere riguarda l’area di Civitanova, con un aumento del 88%, mentre in quelle di Macerata e Tolentino c’è stato un decremento rispettivamente del 27% e 3%.
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Scelta inaspettata ? Le azioni qotate in borsa del pacchetto montezemoliano hanno avuto sempre il segno meno. Da novembre il valore è progressivamente salito anche grazie ad una auto acquisizione di azioni. Sul pacchetto di Montezemolo c era in pratica il cartello ‘ vendesi ‘. È arrivata un’offerta che non poteva essere rifiutata ed infatti è stata accettata , fruttando alla famiglia dell ‘ imprenditore 160 milioni.
Fa specie che il sindacato non si fosse accorto di nulla.
Ormai, sindacato o non sindacato, siamo in una dittatura camuffata (con le liste bloccate) in cui l’individuo conta niente e sulla sua pelle passano i grossi interessi degli speculatori e le prebende di una Casta politica inetta e parassita.
Scommettiamo che prima o poi la fabbrica della Frau andrà via dall’Italia, o in Cina, o in Romania, o nell’Ucraina, quando entrerà nell’Europa del Menga? Al Popolo del Bunga Bunga ormai puoi fare di tutto senza la vaselina.
D’altra parte, chi siamo noi per poter giudicare?
per colpa dei sindacati e del governo, gli imprenditori obbligati alla fuga o alla vendita delle aziende, il lavoro agli stranieri, l’Italia è finita…….
Per colpa dei sindacati……Eccome no. Invece gli elettori italioti che votano ripetutamente governi locali e nacionali incapaci non hanno nessuna colpa no ?
@ Marina Santucci
Certo che incontrare i vertici, dopo che l’accordo è stato chiuso, serve a molto…
Che dire?
Ben alzati, dormito bene?
Sicuramente i pazzoidi della finanza estrema son già tutti lì che se la fanno addosso per la paura di questa riorganizzazione territoriale dei sindacati italiani che minaccia di sottrarre loro un sacco di buoni investitori riconvertendoli all’industria ed all’economia sociale.
http://www.aduc.it/editoriale/finanza+estrema_21610.php
http://www.quifinanza.it/3424/soldi/finanza-estrema-bond-morte-scommettono-su-vita-anziani.html?shrbox=facebook
E voi, insieme agli incapaci che ci ostiniamo a farci governare, gli avete dato una buona mano per farli chiudere, grazie. Se non l’avessi vissuto sulla mia pelle mai avrei creduto di perdere il lavoro a 50 anni proprio per colpa vostra.