di Carmen Russo
C’è anche Giuliano Bianchi, il presidente della Camera di commercio di Macerata, tra i nuovi Cavalieri al merito della Repubblica.
All’ex componente del Consiglio di amministrazione di Banca Marche è stata attribuita l’onorificenza proprio come all’ex presidente dell’istituto di credito Lauro Costa, consegnatagli dal prefetto Pietro Giardina e dal vice sindaco Federica Curzi (leggi l’articolo).
A differenza di quest’ultimo, il presidente Giuliano Bianchi ha deciso di non essere presente alle cerimonia ufficiale in prefettura che si è svolta lo scorso martedì in seguito alla quale, poi, è nata la polemica proprio su Lauro Costa (leggi l’articolo).
Era metà di novembre 2012 quando Giuliano Bianchi, rassegnava le dimissioni dal Consiglio d’amministrazione di Banca Marche, di cui faceva parte dal 27 aprile dello stesso anno. Proprio l’allora presidente Lauro Costa, cercava di convincere Bianchi a tornare sui suoi passi, prima che scoppiasse lo scandalo per l’ammanco di oltre 800 milioni di euro e che Banca Marche fosse commissariata da Bankitalia.
“Il presidente Bianchi non era presente alla cerimonia perché era fuori per un impedimento momentaneo, credo fuori regione”, ha detto il viceprefetto aggiunto Salvatore Calvagna. “Probabilmente verrà in via ufficiosa, ma potrebbe anche non ritirare l’onorificenza”.
Non c’è stato, dunque, un rifiuto ufficiale da parte dell’ex componente Cda Banca Marche, che compare comunque nell’elenco dei cavalieri sul sito istituzionale della Presidenza della Repubblica. E come afferma il vice prefetto Calvagna è proprio dalla presidenza della repubblica che parte la nomina e che, eventualmente, può essere bloccata.
La procedura, infatti, per poter ricevere l’onorificenza al merito è lunga. Si valutano, infine, le risultanze sotto il profilo formale, soggettivo e fiscale.
Sia per Costa che per Bianchi “la richiesta è partita nei primi mesi dell’anno 2012, ma l’iter ancora prima, diciamo a metà 2011, dunque molto prima della vicenda”, continua il viceprefetto e aggiunge “di solito tutto inizia da istanze presentate da terzi, che propongono personalità con alle spalle un’intera vita lavorativa. Ora, a prescindere dal caso specifico, voglio sottolineare che si tiene conto di tutta la carriera e che non può una sola circostanza, sia pur difficile, infrangere un’attività lavorativa ultra-trentennale” e continua “Quello che si tiene in prefettura è un momento solamente celebrativo, ma il provvedimento arriva direttamente dalla Presidenza del consiglio che ritiene determinati soggetti meritevoli dell’onorificenza. Non possiamo entrare nel merito, né dare giudizi e le motivazioni con le quali vengono proclamate sono meramente indicative, non c’è una motivazione formale. Quella che noi diamo è una motivazione molto sintetica e relativa alle cose più appariscenti o più pregnanti attività che ha svolto il singolo soggetto”, conclude Calvagna. Contattato, oggi non è stato possibile parlare con Giuliano Bianchi.
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“Non è nostro il ruolo dell’assegnazione…È dalla presidenza della Repubblica che parte la nomina…Tutto inizia da istanze presentate da terzi…Il provvedimento arriva direttamente dalla presidenza del consiglio”. Chuediamo al Sig. Prefetto, se lecito, di verificare da chi è partita la proposta, su quali elementi è stata determinata la valutazione, per quale ragione non è stata alneno sospesa dato che già da un anno son venuti alla luce i disastri della banca, per quale motivo la presidenza del consiglio ha ritenuto di dare comunque alla Prefettura l’ordine di consegnarli. Oppure anche questa è una vicenda che finirà in…cavalleria? La ricostruzione dell’Afghanistan è in stao più avanzato di quella dell’Italia a quanto pare. Un grazie sentito alle Istituzioni per l’esempio che danno ai cittadini. Speriamo almeno che il Presidente Letta sia ugualmente sensibile e si adoperi per sostenere il risanamento della banca saccheggiata dai ‘suoi’ cavalieri. Grazie da tutti gli azionisti, dai dipendenti soprattutto precari, dai prenditori di denaro a prestito, dalla cittadinanza tutta!
Impedimenti o meno, meglio così !
Excusatio non petita, accusatio manifesta
Questo è stato più furbo..
Se qualcuno rinunciasse mi propongo …. Ma quando mai rinunciano.!!
Ambo, terno, cinquina e tombola!
Ripropongo, da http://www.ihow.it/come-si-diventa-cavaliere-della-repubblica/ :
«Il cittadino deve venire prima segnalato alla Prefettura del luogo la quale svolgerà una prima valutazione e invierà la richiesta ad uno dei vari Ministeri in base al campo nel quale il cittadino si è distinto. Entro febbraio i vari Ministeri inviano le richieste, insieme all’istruttoria con le motivazioni, al Dipartimento del Cerimoniale di Stato (Presidenza del Consiglio dei Ministri), Ufficio Onorificenze e Araldica, Via della Mercede, 9. 00187 Roma.
In casi particolari il Presidente della Repubblica può saltare la procedura prima descritta e conferire l’onorificenza motu proprio, in qualsiasi data.
Le onorificenze non motu proprio vengono invece conferite durante la cerimonia del 2 Giugno (Festa della Repubblica) o del 27 Dicembre, data in cui venne promulgata la Costituzione.»
Conosco Bianchi ed è una persona molto seria, mi sento di esprimere tutta la mia stima nei suoi confronti.
Non conosco l’ operato in BM ma penso che lui sia stato li di passaggio per salvare il salvabile e abbia fatto capire con le dimissioni che a certi giochetti non ci stava.
Per quanto fa e per come lo fa, in camera di commercio merita l’ onorificenza.
saluti
Massimo Giorgi ha riportato con precisione come si arriva alla proposta di nomina a Cavaliere o alla attribuzione di ad altre onorificenze a “cittadini emeriti”.
Francamente questo tentativo da parte del Prefetto di “svignarsela” sminuendo il ruolo delle Prefetture a mere passacarte lo trovo sgradevole.
Le “istanze presentate da terzi” vengono inviate in Prefettura. Poi, c’è un apposito ufficio che se ne occupa ed ha il compito di approfondire ed accertare lo stato delle cose. Finita l’istruttoria, il Prefetto FIRMA e se positiva, l’Ufficio della Presidenza della Repubblica nel 999% dei casi si attiene alle risultanze delle Prefetture ( salvo le nomine decise direttamente dal PdR – e sono poche ogni anno) e concede l’onorificenza.
Dunque, è la Prefettura che SOSTANZIALMENTE decide se un tizio “merita” di ricevere una onorificenza oppure no. Ciò vuol dire che il Prefetto di Macerata ( e gli uffici della Prefettura ) hanno nei fatti deciso che Costa e Bianchi meritassero il titolo di Cavalieri.
Si aggiunga che la stessa segnalazione “pervenuta da terzi” ( CHI ?) e la fase di istruttoria che ne è scaturita si sono svolte nel pieno delle vicende Banca Marche ( non si può dire che non si avessero elementi “pubblici” per “approfondire e vederci chiaro” ) e per taluni personaggi, non si tratta di un “piccolo periodo” della loro attività ma di un lunghissimo periodo di impegno proprio nelle massime responsabilità della Banca che oggi sta rischiando di colare a picco.
Dunque, il Prefetto avrebbe avuto tutte le ragioni per assumere un atteggiamento prudente e di buon senso: quanto meno “sospendere” la procedura e riprenderla nel 2014 ( sperando che nel frattempo alcune posizioni si chiarissero meglio) se proprio non “poteva dire di no” a certe “segnalazioni”.
C’è poco da girarci intorno Eccellenza: Lei ha fatto una “eccellente” caz**ta facendo fare una figura barbina perfino alla Presidenza della Repubblica. Buone Feste a tutti
Questo personaggio, seduto sulla calda poltrona dell’inutile ACI delle aziende, per anni ci ha trapanato le orecchie con i suoi predicozzi sull’economia marchigiana introducendo qualcuno dei tanti convegni promossi o patrocinati dalla Camera di Commercio nei quali si friggeva l’aria. È’ stato seduto tanto tempo sulla plancia di comando di una macchina che, a differenza dell’inutile Ente che presiede, poteva incidere sul famoso Territorio, parola con la quale tanti si sono riempiti la bocca. Guardate come e’ andata a finire. È proprio vero quel vecchio adagio in vernacolo maceratese che dice: “le chiacchiere fa li pidocchi”.
Non mi va nenache di commentare…. cavalli e cavalieri ma ci vogliono gli stallieri,, ci fa rima che bravo che sono ” forse mi fanno diventare cavaliere per carnevale”
talmente di passaggio che sta in b.m. dalla sua costituzione: 20 anni.Non mi risulta che sia mai dimesso,piuttosto è stato commissiarato.Se non voleva stare a “certi giochetti” li doveva denunciare non chiudere gli occhi.Invece di “FIAT LUX sicuramente ERIT NOX” ovviamente per lui e i suoi amici.
per fortuna ha avuto il “decoro” di non presentarsi…. meglio tardi che mai
Per ulteriore precisione diciamo anche che, com’è vero che ogni popolo ha i governanti che si merita, è anche vero che ogni repubblica ha i cavalieri al merito che si merita.
beh…almeno riconosciamo che ha avuto il pudore di non presentarsi !
e a quando l’onorificenza a Volpini ???
UN VECCHIO ADAGIO POPOLARE RECITAVA ” UN TEMPO I LADRI SI APPENDEVANO ALLE CROCI OGGI LE CROCI SI APPENDONO AL PETTO DEI LADRI ” CHE AVESSERO AVUTO RAGIONE I NOSTRI AVI ???
prima considerazione,questa vicenda delle nomine conferma la distanza siderale che ormai si e’ creata tra cittadini normali ed istituzioni.Ma al prefetto e co. con i disastri che hanno nel loro territorio,e non parlo solo di bmarche,non hanno di meglio da fare che insignire dei politicanti ambiziosi quanto incapaci che nella migliore delle ipotesi niente hanno fatto o tutto hanno omesso affinche! le malefatte venissero denunciate?
seconda considerazione: fin quando ci saranno persone che per ‘amicizia’ o per tornaconti personali difendono posizioni e persone indifendibili,le cose in italia non potranno mai cambiare(fiat lux capito?tra l’altro il coraggio del tuo pensiero esprimilo senza scomodare i latini,ma con un nome e cognome,cosi Bianchi sa a chi promuovere o a chi dare un incaricuccio,non trovi.?)
E’ evidente,oramai, che esiste un Sistema di Potere, autocelebrativo e spesso corrotto,che si fermerà solamente con la soppressione dei Loro poltronifici, costituiti da tutti questi Enti Inutili, sparsi nel territorio Provinciale, comprese le Camere di Commercio. Al Dott. Bianchi, come specificato dal Prefetto, la libertà di ritirare il titolo in via ufficiosa o rinunciare all’assegnazione. Io consiglirei al Presidente , per evitare l’imbarazzo. la spedizione a casa del Titolo, in contrassegno ,senza spese a suo carico!
Ogni volta ci sono puntualmente delle polemiche sul cavalierato…
poi queste persone, il più delle volte nell’anonimato, magari la domenica danno l’encomio a quello che ha fatto il gol, al festival danno l’encomio a quello che ha cantato meglio, a Stoccolma danno l’encomio a chi si è distinto scientificamente, etc. etc. quindi non capisco queste persone che quotidianamente dicono bravo a questo o a quell’altro, gli dicono “sei forte”, “sei bravo”, “sei il meglio”, poi, schizzofrenicamente non accettano l’encomio istituzionale che, in poche parole, dovrebbe essere espressione di quella famosa “meritocrazia” che manca in Italia… Paese dei misteri e delle contraddizioni.
Non mi sembra giusto che per uno “bacato” si getti fango su tutto il resto, si getti fango sull’Istituzione. Ci sono persone che hanno preso questo encomio dove, ognuno a modo suo, ha cercato di fare del bene alla collettività.
Se quello ha salvato la vita di una persona, è logico e legittimo che gli venga dato un encomio, mentre, è altrettanto logico che chi, è dimostrato che abbia truffato migliaia di cittadini, non solo debba avere la giusta punizione, ma anche debba vedersi ritirare l’encomio ricevuto.
Giovanni Falcone disse “Credo che Ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni, non le parole. Se dovessimo dar credito ai discorsi, saremmo tutti bravi e irreprensibili”. Infatti, come diceva lui, le belle parole le sanno dire tutti, quello che conta sono i fatti e quindi, un conto è il Cavaliere che ha dei meriti REALI su ciò che ha FATTO, un conto è questo o quel personaggio che non ha fatto niente di buono per la collettività..
Certo che a vedere certi avvenimenti e comportamenti a Macerata, non solo è decaduta rispetto a 30 o 20 anni fa, ma non ci si può aspettare niente di buono per il futuro.
A buon intenditore, poche parole.
Fedele
@fedele prosperi – Caro Fedele, dopo aver visto la puntata di Rai Report sul tema non si può non constatare che il titolo viene assegnato più per meriti ‘politici’ che per meriti specifici. Magari ci saranno eccezioni, ma la regola è confermata da queste ultime assegnazioni, del tutto inopportune, anzi, del tutto provocatorie! Un segnale forse per dire: “costoro non si toccano”? Facciamoci forza ed indignamoci ancora, altrimenti di questo Paese, dopo il fango, resteranno solo macerie.
Della serie: eccone un altro …… Cavalieri al merito o ordine del fantasma formaggino?