Nuova ordinanza antiprostituzione
Vietato “vestirsi come una lucciola”

Valida fino al prossimo 30 ottobre a Porto Sant'Elpidio, Fermo e Porto San Giorgio. Multe salate fino a 200 euro, il sindaco Franchellucci annuncia controlli a tappeto

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prostituzioneProibito “atteggiarsi” o “abbigliarsi” in modo da sembrare una prostituta o un viado. Confine sottile, ma multa assicurata (fino a 200 euro) nei tre comuni marchigiani di Porto Sant’Elpidio, Fermo e Porto San Giorgio in cui un’ordinanza emessa oggi e valida fino al prossimo 30 ottobre dichiara guerra alla prostituzione di strada.

La svolta è stata decisa dopo il far west del 21 agosto scorso a Porto Sant’Elpidio (leggi l’articolo): l’aggressione a colpi di spranga a una coppia di romeni nell’ambito della lotta fra bande per il controllo del sesso di strada. D’ora in poi lungo le strade, nelle piazze e negli spazi pubblici del centro abitato delle tre cittadine sarà proibito “negoziare, concordare prestazioni sessuali a pagamento, intrattenersi con soggetti che, per l’atteggiamento, l’abbigliamento ovvero per le modalità comportamentali, manifestano l’intenzione di esercitare l’attività consistente in prestazioni sessuali”. Vietato anche “fermare il veicolo in cui si è a bordo al fine di contattare il soggetto dedito alla prostituzione e consentirne la salita”.

Alla sanzione di 200 euro può aggiungersi “il sequestro cautelare delle cose che servirono o furono destinate a commettere la violazione o che ne sono il prodotto”, e l’allontanamento dal territorio in caso di reiterazione del comportamento scorretto.

Il sindaco di Porto Sant’Elpidio Nazareno Franchellucci annuncia “due mesi di controlli a tappeto, ispezioni serrate e continue che verranno effettuate da una task force composta da Forze dell’ordine locali, provinciali ma anche provenienti da fuori regione”. Per il primo cittadino, l’ordinanza avrà un peso normativo anche nei controlli “visto che la mancanza di presupposto giuridico di urgenza che era stata rilevata nelle precedenti ordinanze si è potuta superare con l’insorgenza di fatti criminosi legati al fenomeno della prostituzione”.

E non è finita qui: “non è escluso che nelle prossime settimane vengano coinvolti cittadini e associazioni per mettere a punto azioni dimostrative e creare un’azione di disturbo e conseguentemente dissuadere indirettamente il fenomeno della prostituzione nella fase della contrattazione con gli eventuali clienti”.



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