di Filippo Ciccarelli
Dalle strade di Macerata alla serie A: il passo, per il colonnello Leonardo Bertini, è stato breve, perché dal 3 gennaio è stato nominato collaboratore della Procura Federale della Figc guidata da Stefano Palazzi. L’Ufficiale dei Carabinieri, che da tre anni presta servizio al Comando Provinciale di Macerata ed è a tutti gli effetti maceratese d’adozione, ha fatto il suo esordio a bordo campo in un match per niente semplice, quello tra Fiorentina e Milan. La gara, condizionata da numerose decisioni arbitrali controverse, è stata tesa in campo e sugli spalti: i calci di rigore concessi (e negati), l’espulsione del giocatore viola Tomovic, la contestazione all’ad del Milan Galliani per cui sono scattati 4 Daspo e 2 denunce sono stati gli episodi principali di un confronto teso. Ma ce n’è un altro che ha fatto arrabbiare i tifosi rossoneri: la maxi squalifica comminata a Balotelli, che ha rimediato tre giornate di stop per aver rivolto frasi ingiuriose all’arbitro di porta dopo essere stato espulso.
Quelle parole sono state sentite – e riportate alla Procura Federale – da Bertini e dagli altri suoi colleghi della terna marchigiana sorteggiata per la partita, composta dagli anconetani Pericle Truja e Marco Malatesta:
“Tra i nostri compiti – spiega Bertini – c’è quello del controllo circa l’applicazione della normativa sportiva, ma anche quello di acquisire tutte le informazioni concernenti le criticità in occasione delle gare sportive, segnalare frasi blasfeme, ingiuriose e minacciose anche all’interno del terreno di gioco. A Firenze però, oltre all’episodio di Balotelli, abbiamo segnalato anche i tanti insulti razzisti che il pubblico rivolgeva proprio all’attaccante del Milan, e per cui la società toscana è stata sanzionata dal giudice sportivo con 20 mila euro”.
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anche quando un arbitro s’inventa un rigore lo segnalate??
Se uno dice ” stro..o” ad un calciatore, è un insulto; se lo dice a Balotelli, è razzismo. Non ho niente contro Balotelli ci mancherebbe, averne di calciatori così, ma non è possibile che tutto quello che si dice a Supermario venga considerato razzismo. Hanno voluto consentire che il calcio e di conseguenza gli stadi, divenissero una zona franca dove tutto è consentito, dove la gente non va ad assistere ad uno spettacolo ma a scaricare le proprie frustrazioni, adesso che pretendono? Viene data voce a chi reclama per un rigore non dato, insinuando chissà quali disegni, senza considerare che all’avversario ne sono stati negati due. Comunque è meglio che il popolino litighi per il calcio, non sia mai dovesse occuparsi di cose tremendamente più serie!
certo che il mix tagliavento + un maceratese porta proprio sfiga al milan,,,