di Filippo Ciccarelli
E’ il sesto spacciatore arrestato dall’inizio dell’anno grazie al lavoro dei carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Macerata: si tratta di un pluripregiudicato 36enne residente in città, Cristian Fedeli. L’uomo aveva venduto una dose di eroina ad una studentessa maceratese di 25 anni nella nottata di ieri. Lo scambio è avvenuto ai Cancelli di piazza Annessione, un luogo più volte finito nel mirino delle forze dell’ordine anche grazie alle segnalazioni dei residenti del centro storico: ad intervenire, dopo la cessione di un grammo di eroina bianca alla giovane, un gruppo di militari in borghese, che sono stati supportati da un gruppo di colleghi motociclisti del Radiomobile. La vendita della droga aveva fruttato 80 euro al 36enne: dalla perquisizione effettuata nel suo domicilio sono spuntate fuori sostanze utili al taglio e al confezionamento delle dosi, nascoste in un pannello dell’impianto Hi-Fi.
Le indagini dei carabinieri erano in atto da due giorni ed il lavoro degli investigatori ha permesso di stroncare l’attività appena ripresa dal soggetto, che dopo aver scontato alcuni anni di pena in carcere era ritornato a casa. Fedeli era riuscito ad assicurarsi diversi clienti nella settimana appena trascorsa: il 36enne è stato arrestato per spaccio, con l’aggravante della continuazione del reato secondo quanto previsto dall’articolo 81 del codice penale. Al momento si trova nel carcere di Montacuto, a disposizione della magistratura. Nel 2012 stati catturati dal Nucleo Operativo Radiomobile di Macerata 28 pusher e sono stati denunciati in stato di libertà altri 31 soggetti per detenzione illecita di stupefacenti. I militari hanno sequestrato e distrutto circa mezzo chilo delle droghe più disparate nel corso del 2012.
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Fosse per me farebbero la fine dei pirati…
Voleva ritornare in carcere… per quello si è fatto beccare !!! Invece di campare a spese dei tossici, è meglio a spese dello Stato… ovvero, a nostre spese…!!! Aveva nostalgia dei compagni di cella…!!! “Spero” (?) che per un bel periodo non lo vedremo in circolazione… e non ci saranno notizie di un altro arresto…!!!
macche’!!!Tra 2 settimane ricomincia a spaccia’ perche’ lo faranno uscire di nuovo
le forze dell’ordine hanno fatto un colpo eccezionale ha sequestrato un panetto di mannitolo che si vende in farmacia a 3 euro e un grammo di eroina alla tossica di turno che ha fatto da esca al pusher!!
Evviva hanno scartato i cancelli !!!!!!!!!
Mentre leggevo l’articolo e i commenti, sono approdato – qui sotto – alla pubblicità del libro sulla nuova fidanzata di Berlusconi. La tristezza incombente per la tragedia che si porta via troppi nostri giovani per la droga si è completata con la tristezza imbarazzante di questo vecchietto che non accetta di essere vecchio e della ragazzina (rispetto a lui) che gli va appresso: un’altra droga, non meno peggiore della prima, sebbene vesta meglio in società (perché significa soldi, prestigio, potere, visibilità).
Un assillo che mi rovina da dentro è come poter fare per aprire il cielo sopra la testa dei ragazzi che si comprano la morte mentre il loro tempo li chiama alla vita. E vedendo i libri come quello sotto che vengono stampati, mi chiedo anche come fare per consegnare il vecchietto a un paradiso dorato (purché ci vada e ci rimanga), restituendo la fanciulla al giusto della vita.
Non leggo nei confronti del delinquente italiano che spaccia gli stessi commenti carichi di odio riservati al delinquente egiziano che accoltella. Forse i reati sono diversi a seconda di chi li commette?
Conosco Cristian da quando eravamo bambini e fin da bambino è sempre stato “attirato” da evasioni e/o comportamenti al di fuori della sua portata, ma una cosa è certa, stiamo parlando indubbiamente della persona più buona che esista a Macerata. Qui non si tratta di uno spacciatore, delinquente, che rovina la vita degli altri per tornaconto personale e tantomeno economico, qui stiamo parlando di un tossico, di un ragazzo purtroppo perso per strada da ormai troppi anni, qui parliamo di una persona bisognosa di aiuto. Non voglio giustificare il suo gesto e tantomeno pretendere di comprenderne le motivazioni, ma sicuramente non è il pesce grosso capace di mettere in atto un giro di spaccio di chi sa quale entità. E’ troppo facile “beccare” lui, difficile invece è scovare chi c’è dietro. Ripeto, non lo sto giustificando, ma conoscendolo, so per certo che il carcere non lo aiuterà, non è di questo che persone come lui hanno bisogno per uscire dalla droga. e pensare alla studente universitaria che ha acquistato l’eroina, 25 anni, 25!
Per Oscar
Qualunque spacciatore, anche se a sua volta tossicodipendente, è un potenziale assassino. Chi, cedendo droga ad altri, si assume questo rischio, non può essere “la persona più buona del mondo”.
Nel caso, specifico, sicuramente c’è chi è sopra di lui nella filiera della droga, così come è vero che il carcere non aiuta nessuno a risolvere il problema della tossicodipendenza. Però può essere utile per decidere di scontare la pena in una comunità.
La verità è che, anche se molto più facile,è semplicemente ridicolo correre dietro al piccolo spacciatore…perché non bloccare il traffico di stupefacenti alla fonte? Meditate gente…
Per Giuseppe Bommarito
Concordo pienamente con il suo intervento, probabilmente non riesco a vedere il fatto in modo obiettivo in quanto conosco il diretto interessato da troppo tempo. Non metto in discussione il reato di spaccio con tutto quello che ne consegue, penso però che in alcuni casi, come in questo forse, chi spaccia non sia così consapevole di ciò che fa e delle conseguenze. A volte si tratta di persone spregiudicate che non hanno e non danno alcun valore alla vita umana, propria e degli altri, ma a volte si tratta invece di persone, mi passi il termine, troppo “semplici” per realizzare in pieno cosa sia diventata la loro vita. Forse una comunità potrebbe aiutarli, ma forse proprio per questa “semplicità, non prenderanno mai in considerazione l’idea di entrarci in una comunità, l’ultima volta che ho incontrato Cristian prima di andare in galera, mi ha salutato e con il suo modo “incoscente” mi ha detto, ciao, scappo, vado a farmi l’ultima che poi domani mi mettono dentro e chi sa per quanto se ne riparla! Secondo lei questo è un deliquente o un semplice incoscente? Le assicuro che questo ragazzo ha ancora gli occhi dolci che aveva da bambino e magari ci fosse per lui la possibilità di essere salvato da una comunità, il problema però è che bisognerebbe fargli il lavaggio del cervello per convincerlo ad entrarci e non lo spauracchio della galara quando la paura più grande è quella di non potersi fare di nuovo.
Tra un mese sara’ gia’ fuori….. A che serve arrestarlo???
Per Oscar
Nessun tossicodipendente sceglie liberamente di andare in comunità, perchè è schiavo dell’eroina e vuole continuare ad assumere eroina. Solo quando tocca il fondo (generalmente un arresto, oppure un’overdose che non porta alla morte) può decidersi ad entrare in comunità. Certo, non è una scelta libera, ma nel corso del trattamento può divenire tale.