Sanità, Carancini: “Nessuno dalla Regione
per la conferenza dei sindaci”

Riunione straordinaria della Giunta regionale per discutere l’andamento dei conti del sistema sanitario e l'avvio della riorganizzazione della Rete dell’emergenza. Intanto l'assemblea riunita per discutere sui tagli si rifiuta di fornire un parere stigmatizzando l'assenza dei rappresentanti politici

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Piero Ciccarelli

Piero Ciccarelli

Preoccupazione per l’andamento dei conti del sistema sanitario e avvio della riorganizzazione della Rete dell’emergenza. Sono le due questioni che la Giunta regionale ha affrontato oggi, nel corso di una riunione straordinaria, alla quale è seguito un confronto con il Coordinamento dei direttori, presieduto da Paolo Galassi. «La Giunta  – si legge in una nota – ha analizzato l’evoluzione dei dati economici che evidenzia una situazione più grave rispetto a quanto preventivato. È emersa la necessità di procedere, con determinazione, nell’avanzamento dei Piani di Area vasta, dando attuazione alle decisioni di riordino già previste. Contestualmente la Giunta regionale ha preso atto della proposta di riorganizzazione dei 13 piccoli ospedali, presentata dal Coordinamento, e dato mandato al direttore dell’Asur, Piero Ciccarelli, di procedere a una verifica con i territori per definire gli standard delle nuove strutture, in funzione delle singole esigenze locali. I bisogni espressi localmente, è stato specificato, dovranno risultare funzionali alla riorganizzazione del sistema sociosanitario in fase di definizione. “A ogni comunità – è stato ribadito – verrà offerta una disponibilità di servizi compatibile con gli interessi generali della nostra regione. Solo dopo questo confronto si passerà all’adozione del provvedimento amministrativo”. Nel corso della seduta, la Giunta regionale ha dato il “via libera” al potenziamento della rete dell’emergenza e del soccorso delle Marche (Potes), prevedendo più mezzi e più servizi soprattutto nelle zone dell’entroterra. L’atto è stato trasmesso alla Commissione consiliare per richiederne previsto il parere. Il Coordinamento degli enti del Sistema sanitario regionale ha lavorato attraverso un’analisi dell’esistente e nell’ottica di razionalizzare la rete ospedaliera e territoriale di soccorso ed emergenza con l’obiettivo di migliorare i livelli qualitativi dei servizi ai cittadini, nella consapevolezza che l’emergenza è un tema essenziale per l’intero sistema sanitario.
L’obiettivo principale è fornire la risposta più appropriata e tempestiva nel luogo dove si verifica l’evento, garantendo il supporto delle funzioni vitali, identificando nel minor tempo possibile i bisogni diagnostici e terapeutici e trasportando in sicurezza il paziente nella struttura più idonea per il trattamento definitivo. Per rispondere a queste esigenze si è intervenuto su due versanti: quello dei mezzi e quello dei servizi sul territorio. Per la valutazione teorica del fabbisogno di mezzi di soccorso avanzati (equipaggio composto da medico, infermiere e autista soccorritore) sono stati presi a riferimento i principali modelli standard, ma rielaborati in considerazione della specifica orografia del territorio di ogni singola Centrale operativa 118 e della relativa densità abitativa. Il Coordinamento ha quindi definito un piano di riconversione e riorganizzazione delle Potes nei numeri, nella tipologia, nella dislocazione e nella disponibilità oraria».

il sindaco Romano Carancini

il sindaco Romano Carancini

Intanto si è svolta oggi la conferenza dei sindaci dell’Area Vasta 3 che non ha espresso alcun parere sulla proposta di riorganizzazione sanitaria. Scelta fatta  per stigmatizzare la totale assenza della componente politica regionale.  “In un momento così delicato,– ha detto il Presidente Carancini – non si può lasciare alla sola parte tecnica  per la quale ringraziamo il direttore Bordoni, la discussione. Le nostre osservazioni critiche sono rimaste senza esito. Un organo consultivo concorre alla formazione delle decisioni e questo non significa che non  accettiamo con grande senso di responsabilità i tagli necessari, ma questi debbono avere un percorso condiviso. Oggi abbiamo assistito ad una vera mancanza di rispetto per i cittadini che rappresentiamo e per stigmatizzare questo comportamento ci siamo rifiutati di fornire un  parere. Nel merito l’istanza principale che pongo come primo cittadino di Macerata è di conoscere i costi per abitante dell’Area Vasta 3 per confrontarla a quella degli altri territori,  in modo di non sentirsi cittadini di serie B.

Francesco Fiordomo, sindaco di Recanati

Francesco Fiordomo, sindaco di Recanati

 

Rinforza le dure parole di Carancini il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo: «C’era solo il direttore dell’Area Vasta Bordoni nessuna rappresentanza isituzionale e politica della Regione. Posso usare il termine vergogna? Penso proprio di si. Vogliono disarticolare il sistema sanitario e non hanno neppure il coraggio di parlarne con i sindaci»



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